Nazionale, Quagliarella: "Un orgoglio rivestire l'azzurro, pensavo mi volessero nello staff..."

"Indossare questa maglia è pesante, consiglio ai giovani di stare sereni. Prima o poi i gol arriveranno"

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Fabio Quagliarella torna in Nazionale. E lo fa con lo spirito di un ragazzino e l'esperienza di un veterano. "Arrivare adesso di nuovo in Nazionale è motivo di soddisfazione e orgoglio, significa che il ct guarda tutto e tutti, dai 18 anni in avanti - ha spiegato -. Per me la Nazionale è sempre stato un traguardo, significa che stai facendo più che bene, ma per l'età che ho devo navigare a vista". "Quando mi hanno informato della chiamata ho chiesto: ma mi vogliono nello staff?", ha aggiunto ridendo. 

Protagonista di una stagione esaltante e attuale capocannoniere della Serie A con 16 reti, Quagliarella è tornato a vestire l'azzurro a 36 anni dopo quasi 4 anni. Un riconoscimento importante per quello che sta dimostrando sul campo e per insegnare ai giovani a non mollare mai. Il segreto della sua "seconda giovinezza", del resto, per Quagliarella dipende solo da buone regole da atleta. "Occorre allenarsi bene, riposare bene, soprattutto dopo i 30 anni, è importante l'alimentazione e il modo di allenarsi - ha spiegato -. Quando mi alleno, spingo perché ne ho bisogno". "La tenuta fisica è dovuta a quello che hai fatto negli anni e quello che continui a fare - ha aggiunto -. Il lavoro premia".

Sulla squadra che sta formando il ct, l'attaccante della Sampdoria ha poi aggiunto: "Vedendola da fuori è molto più propositiva, crea tante occasioni e quando perde palla cerca subito di recuperarla. E' una squadra che invoglia e trascina, questo è quello che mi ha trasmesso dall'esterno". E la difficoltà degli azzurri ad andare in gol, palesata nelle prima gare sotto la guida si Mancini, non preoccupa Quagliarella. "L'Italia ha avuto comunque tante occasioni e poi i gol arriveranno - ha spiegato il bomber blucerchiato -. Indossare questa maglia è pesante, il consiglio che do ai più giovani è restare sereni e prima o poi i gol arriveranno".

Poi qualche battuta proprio sulle giovani leve. "Mi piacciono tantissimo Chiesa e lo stesso Zaniolo, che sta dimostrando di poter giocare a certi livelli - ha precisato Quaglia -. Infatti il ct non se li fa scappare". Infine qualche considerazione sul girone di qualificazione agli Europei che attende gli azzurri: "Siamo l'Italia, non dovremmo neanche guardare le avversarie. Ma e' giusto rispettare tutti altrimenti si prendono le mazzate. Con grande umiltà dobbiamo tornare a essere quello che siamo sempre stati".

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