![Virtus Bologna-Segafredo: cosa è successo e cosa succederà - foto 1](https://img-prod.sportmediaset.mediaset.it/images/2024/05/15/081203542-d5ff0123-13e9-40aa-9de2-5251ff14807e.jpg)
Tutto inizia ieri mattina, quando la Segafredo Zanetti attraverso una nota annuncia la decisione di non rinnovare il contratto di sponsorizzazione in scadenza a giugno 2024 con la Virtus Bologna per un cambio di strategia commerciale e di marketing a seguito del cambio della compagine azionaria del gruppo.
Cambio avvenuto pochi mesi fa con l'arrivo del fondo di private equity QuattroR che ha ora il 50% delle quote della Massimo Zanetti Beverage Group, la controllante - tra gli altri marchi - di Segafredo. Il fondo, oltre alle quote, ha acquistato anche la maggioranza dei diritti di voto, particolare non trascurabile.
Nel mondo Virtus scoppia il terremoto, per modi e tempistiche di una comunicazione di questa portata. Servono le parole del patron Massimo Zanetti a rasserenare (parzialmente) l'ambiente: "È semplicemente scaduto il vecchio contratto e stiamo negoziando quello nuovo. Non cambierà niente, restiamo a Bologna e alla Virtus".
![Virtus Bologna-Segafredo: cosa è successo e cosa succederà - foto 2](https://img-prod.sportmediaset.mediaset.it/images/2024/05/15/081201744-8489bea1-4c71-41bd-b2a6-bf32eddc7b92.jpg)
Certo è che la tempistica dell'annuncio lascia perplessi: la Virtus è nel pieno dei playoff di LBA e pure in attesa di novità riguardo al rinnovo della wild card per partecipare alla prossima Eurolega.
Leggendo il comunicato di Segafredo e le successive parole di Massimo Zanetti resta la certezza che tra il fondo QuattroR e il patron le posizioni non siano certo convergenti sul rinnovo della sponsorizzazione al club.
Ballano cifre importanti: attualmente l'azienda che appare sulle maglie di Belinelli e compagni versa una dozzina di milioni nelle casse del club, linfa vitale per sostenere un profilo di alto livello in campo nazionale e internazionale.
Cosa succederà adesso? Possibile - ma non scontato - un rinnovo della sponsorizzazione, ma a cifre decisamente più contenute. E possibile, a questo punto auspicabile, l'ingresso di nuovi soci. Per dare continuità a un progetto che prevede la nuova arena tra poco più di due anni. Ma che a stretto giro di posta avrà bisogno di certezze per pianificare l'immediato futuro.
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