BASKET PLAYOFF

Playoff Serie A: Olimpia, Virtus e Brindisi partono forte. Venezia ok all’overtime

Milano batte Trento 88-62, le Vu Nere schiantano Treviso 91-72 (Belinelli 16). I liberi di Daye regalano il successo alla Reyer su Sassari (92-91), i pugliesi affondano Trieste 85-6

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I playoff della Serie A di basket iniziano con la vittoria di tutte le quattro di teste di serie più alte in gara-1. Milano batte Trento 88-62 (Shields 16), la Virtus Bologna supera 91-72 Treviso (Gamble 17, Belinelli 16), Brindisi ha la meglio su Trieste 85-64 (Harrison 16). Equilibrio solo al Taliercio: Venezia batte Sassari 92-91 dopo un overtime, decidono i liberi di Daye allo scadere. Domani si replica con gara-2 sugli stessi campi.

ettore messina olimpia milano armani
ipp

AX ARMANI EXCHANGE MILANO-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 88-62
Pronostico ampiamente rispettato al Forum di Assago, dove la testa di serie numero uno di questi playoff, nonché candidata principale per la conquista del Tricolore, ha agilmente la meglio in gara-1 di playoff scudetto su una Dolomiti Energia che soltanto nel primo quarto (in cui raggiunge anche i cinque punti di vantaggio, prima di chiudere sotto 20-26) riesce a dare l’impressione di potersela giocare. Milano, infatti, vola grazie al 23-14 di parziale nella seconda frazione, guidata da un attacco bilanciato in cui tutti si rendono utili senza acuti particolari da parte dei singoli, e vola verso il successo dopo l’intervallo, quando si scatenano Shavon Shields, autore di 16 punti complessivi, Kevin Punter, che ne mette a segno 13, e Kyle Hines, che ne aggiunge 12. Trento non ha contromisure adeguate contro la profondità del roster a disposizione di coach Ettore Messina e nonostante la volontà e il talento di Gary Browne (16 i suoi punti) non riesce mai a rientrare in partita. Per l’Olimpia sfiorano poi la doppia cifra Gigi Datome e Riccardo Moraschini (9 per entrambi), ma non serve strafare per trovare il successo alla sirena finale, con un netto 88-62. L'Aquila Basket di coach Lele Molin dovrà necessariamente rispondere con un altro approccio in gara-2, in programma domani sempre al Forum, se vorrà pareggiare la serie.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-DE’ LONGHI TREVISO 91-72
Treviso combatte per due quarti e poco più, ma deve poi arrendersi alla furia offensiva di una Virtus che, tornata ai playoff per la prima volta dal 2015, si scatena nella ripresa e vola fino al +19 finale. Dopo un ottimo inizio, le Vu Nere sbandano nel secondo periodo e permettono ai biancoblù di rientrare soprattutto grazie al talento di David Logan (17 i punti del veterano alla sirena), ma la difesa della squadra di Sasha Djordjevic sale prepotentemente di livello negli ultimi due periodi e concede soltanto 29 punti, con l’attacco che invece ne segna 43 utili a iniziare bene il cammino nei playoff. Ben quattro i giocatori in doppia cifra tra i felsinei: il migliore è un dominante Julian Gamble, autore di 17 punti e 6 rimbalzi, seguito dai 16 di Marco Belinelli, dai 14 di Vince Hunter e dagli 11 di Milos Teodosic, che al suo tabellino aggiunge anche 9 assist. Ottimo anche il contributo di Alessandro Pajola, che va oltre gli 8 punti e i 5 rimbalzi del suo score ed è determinante per abbassare le percentuali degli avversari in difesa.

HAPPY CASA BRINDISI-ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE 85-64
Parte forte anche Brindisi, seconda classificata nella regular season: al PalaPentassuglia i pugliesi guidati in panchina da Frank Vitucci hanno la meglio senza particolari problemi su una Trieste che soffre maledettamente in attacco e non raggiunge mai quota 20 punti in ciascuno dei quattro periodi di gioco. Ma non è solo la difesa brindisina a brillare: dal lato del campo opposto, infatti, i giuliani non hanno contromisure adeguate contro D’Angelo Harrison, che conclude a quota 16, Josh Bostic, che ne segna 14, e Derek Willis, che approfitta della sua fisicità per mettere a referto 13 punti e 9 rimbalzi. Sulla prestazione complessiva di Trieste, cui non bastano 12 di Milton Doyle, pesano le prove non esattamente da ricordare di Juan Manuel Fernandez e Andrejs Grazulis (rispettivamente 3 e 9 punti), entrambi reduci da un periodo difficile dal punto di vista della condizione fisica. Il rischio per coach Dalmasson è che le energie si siano esaurite nella corsa per raggiungere i playoff: gara-2 sarà importante per capire se effettivamente è così.

UMANA REYER VENEZIA-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 92-91 (overtime)
Che dovesse essere la serie più equilibrata era nelle previsioni, ma Reyer e Dinamo portano direttamente all’estremo il concetto di equilibrio in una gara inaugurale di playoff che viene decisa soltanto negli ultimi istanti del tempo supplementare. Pur senza Gianmarco Pozzecco in panchina (il coach degli isolani sta scontando la sospensione interna inflittagli dalla dirigenza), Sassari se la gioca fino in fondo, trascinata da 19 punti di Miro Bilan, 15 di Eimantas Bendzius e 14 di Stefano Gentile, autore dell’ultimo canestro dei regolamentari che porta le due squadre sull’81-81. Dall’altra parte, però, c’è una Venezia mai doma, guidata da un Jeremy Chappell da 19 punti e dal duo Julyan Stone-Andrea De Nicolao, a tabellino con 15 punti a testa. Ma il match winner è Austin Daye (12 per lui), che a 1.2 dalla sirena, sul -1, subisce fallo su tiro da tre da parte di Gentile: l’ex Pistons sbaglia il primo ma mette gli altri due per il sorpasso, sulla successiva rimessa Spissu e Bilan non si intendono e Venezia conquista il primo atto della serie.
 

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