Sulle pagine de Il Resto del Carlino, Alessandro Pajola (playmaker Virtus Segafredo Bologna) ha presentato così la serie di quarti di finale di playoff LBA contro Venezia: "Scudetto? Speriamo di vincerlo. Ma sappiamo bene che si conquista affrontando una partita alla volta. Vogliamo iniziare bene. Sapendo anche che il cammino sarà comunque lungo. Taylor? Me lo ricordavo come avversario. Un ragazzo ostico. Più basso di me. Di solito con quelli più piccoli, soffro parecchio. Per fortuna che gioca con noi. Credo che Brandon ci possa dare una mano. Siamo nel momento più importante e difficile della stagione: più siamo e meglio è. Eurolega? Impone trasferte lunghe, che tolgono forze ed energie: quest'anno ci siamo trovati in difficoltà. Quando è diventato chiaro che non avremmo più potuto aspirare a nulla, le difficoltà sono cresciute. L'atmosfera si è fatta pesante. Come ne siamo usciti? Ci siamo parlati, confrontati. La squadra ha ritrovato equilibri e certezze. E siamo ripartiti. Ivanovic? Un cambio tecnico genera sempre una scintilla. Una reazione. È stato così anche per noi. Ma, al di là del momento iniziale, Dusko ha portato un approccio e un'abitudine diverse. Senza rivoluzionare nulla, ha portato il suo modo di vedere la pallacanestro. Ma senza stravolgere nulla. Migliori partite in Virtus? Forse la finale di EuroCup, quando vincemmo il trofeo. Ma fu addirittura meglio la semifinale. Trionfammo in Spagna, a Valencia. E quando esci da un posto dove, magari, ti hanno insultato dall'inizio alla fine vale doppio. Poi, direi la gara-4 della finale tricolore del 2021".