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Nba: vincono Phoenix, Chicago e i Lakers. Golden State ancora ko

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© Getty Images

Nella ricca notte Nba, vincono le prime ad Est e a Ovest: Chicago batte 125-118 Sacramento, con Phoenix che supera 124-121 Houston. Sorridono anche i Lakers, che si impongono 106-101 su Utah, mentre perde ancora Golden State: Denver passa 117-116 al Chase Center. Va a Brooklyn il derby con New York (111-106), Atlanta domina (130-109) in casa di Orlando: 11 punti per Danilo Gallinari. Detroit e Portland sorprendono Boston e Memphis.

PHOENIX SUNS-HOUSTON ROCKETS 124-121
Continua l'inarrestabile marcia di Phoenix in vetta alla Western Conference dell'Nba: i Suns, infatti, battono 124-121 Houston in un match in cui, però, i vicecampioni soffrono e sono costretti alla rimonta per superare i Rockets. All'intervallo lungo, infatti, gli ospiti sono avanti 67-59, e serve il 35-26 dell'ultimo periodo per avere ragione della squadra di Silas. Serata non esaltante per Devin Booker, top scorer con 24 punti ma con un pessimo 7/22 al tiro, mentre sono 23 con 9/15 per Ayton. Il migliore di Houston è Schroeder (23), ma non basta: settima vittoria di fila per Phoenix, ora a 48-10 di record, mentre per Houston è il ko numero 42, il sesto consecutivo.

CHICAGO BULLS-SACRAMENTO KINGS 125-118
Sorride anche al capolista ad Est: Chicago supera 125-118 Sacramento al termine di un match in discussione fino all'ultimo e con i Bulls che chiudono sul +7 grazie soprattutto al 35-30 dei 12 minuti conclusivi, visto che il +6 (65-59) dell'intervallo lungo viene in parte assorbito dai Kings nel terzo periodo. Senza LaVine, arrivano comunque 79 punti complessivi per DeRozan (38) e White (31), più di metà di quelli realizzati da Chicago, mentre a tentare di tenere a galla Sacramento è Sabonis, in doppia doppia con 22 punti e 12 rimbalzi. L'ottima partita dell'ex Indiana, però, non basta: Chicago stacca momentaneamente Miami e si porta a 38-21 di record contro il 37-21 di Miami, mentre i Kings restano terzultimi ad Ovest con 38 sconfitte in 60 partite.

NEW YORK KNICKS-BROOKLYN NETS 106-111
Impresa di Brooklyn che, sotto di 28 punti nel corso del primo tempo, rimonta e batte 111-106 New York nel derby del Madison Square Garden. Dopo i 12 minuti di apertura, è addirittura 38-18 in favore dei Knicks, con il 65-44 di metà gara che sembra già una sentenza. Invece, i Nets trovano una splendida reazione, un secondo tempo da 67-41 e, in particolare, in clamoroso 38-19 nel quarto periodo, spinti dai 21 di Thomas e dai 20 di Curry, con Aldridge (18 con 10 rimbalzi) in doppia doppia. Randle (31 con 10 rimbalzi) non basta invece a New York, al terzo ko di fila. Brooklyn trova il secondo successo consecutivo e si riavvicina, seppur di poco, alla zona playoff.

LOS ANGELES LAKERS-UTAH JAZZ 106-101
Sorridono i Lakers, che vincono 106-101 in casa contro Utah grazie soprattutto al 35-22 dell'ultimo periodo, che vale la rimonta dopo il +8 (79-71) di fine terzo quarto. Ottima prestazione per LeBron James, che realizza 33 punti a cui aggiunge 8 rimbalzi e 6 assist con 14/23 al tiro, mentre sono 17 quelli di Anthony Davis. Utah si aggrappa al 13/24 dal campo di Donovan Mitchell, che realizza 5 triple e 37 punti: numeri che, però, non evitano ai Jazz la sconfitta dopo sei successi consecutivi. Dopo tre ko, invece, si rialzano i Lakers, potenzialmente ad una partita di distanza dall'ottavo posto ad Ovest occupato dai rivali cittadini dei Clippers.

GOLDEN STATE WARRIORS-DENVER NUGGETS 116-117
Continua il periodo negativo di Golden State: quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, con il secondo posto ad Ovest ora a rischio. Al Chase Center, Denver si impone per 117-116 rimontando il -8 di fine terzo periodo, trascinata naturalmente dall'Mvp della scorsa Regular Season Nikola Jokic: 35 punti, 17 rimbalzi e 8 assist per il serbo, che trova anche 3 triple sulle 5 tentate. Sono 25, invece, quelli di Steph Curry, decisamente impreciso dall'arco (1/7) ma più concreto in area (9/12) e ai liberi (4/4). Sono 16, invece, per Thompson, mentre oltre a Jokic i Nuggets, che consolidano il sesto posto ad Ovest, possono contare anche sui 22 di Forbes.

ORLANDO MAGIC-ATLANTA HAWKS 109-130
Atlanta passeggia in casa di Orlando e vince ancora dopo il successo su Cleveland. Gli Hawks si impongono 130-109 in un match già ben indirizzato a metà gara (72-53), con i Magic che non riescono a rendere meno amaro il ko numero 47 in Regular Season. Il migliore di Atlanta è Bogdanovic con 23 punti, uno in più di un Young che realizza 20 dei suoi 22 punti tra triple e liberi. Dopo il suo massimo stagionale contro Cleveland, Danilo Gallinari ne mette invece a referto 11 con 3/7 al tiro. Con questa Vittoria, Atlanta si porta a 28-30 di record, il decimo ad Est davanti a Washington (26-31).

BOSTON CELTICS-DETROIT PISTONS 111-112
Sorpresa al TD Garden: Detroit passa 112-111 in casa di Boston in un match deciso dal canestro di Grant, che impone ai Celtics il primo ko dopo nove vittorie consecutive. I padroni di casa, avanti di 8 punti a meno di cinque minuti dalla fine, si fanno rimontare e sbagliano la conclusione del possibile 113-112 con Tatum, che realizza 22 punti a fine gara. Non bastano neanche i 31 di Brown, che prova a trascinare Boston con il suo 12/21 al tiro e le sue 3 triple. I Pistons, invece, chiudono con tre giocatori oltre quota 20 punti: sono Grant (24), Bey (20 con 11 rimbalzi) e Cunningham (20). Boston resta comunque sesta ad Est ma con Toronto in rampa di sorpasso, mentre Detroit stacca Orlando ma resta penultima.

MEMPHIS GRIZZLIES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 119-123
L'altro sorprendente colpo esterno lo firma Portland, che si impone 123-119 a Memphis vanificando la super serata di Ja Morant: 44 punti, 11 assist e 5 rimbalzi per il trascinatore dei Grizzlies, che non riescono a ribaltare il -11 (68-57) di metà gara. Non bastano neanche i 30 di Desmond Bane, visto che oltre a Clarke (12 con 10 rimbalzi), nessuno tocca la doppia cifra. I Blazers, invece, volano grazie ai 63 punti combinati di Nurkic (32) e Simons (31), trvando il quarto successo di fila e consolidando il decimo posto ad Ovest che vale il play-in. Memphis, invece, fallisce l'occasione di agganciare Golden State per numero di vittorie, ma resta comunque vicina al secondo posto degli Warriors.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-TORONTO RAPTORS 91-103
Colpo esterno di Toronto, che passa 103-91 in Minnesota e si riavvicina al sesto posto ad Est di Boston. I canadesi sorridono grazie al 31-17 dell'ultimo periodo, un parziale che vale la vittoria dopo il +2 (74-72) di fine terzo quarto. A trascinare i Raptors è Trent, che ne realizza 30 con 10/24 al tiro (e 5/12 dall'arco), vanificando la doppia doppia (24 con 11 rimbalzi) ei Karl-Anthony Towns e i 18 di McDaniels. Con tre gare in meno, Boston è a 34-26 contro il 32-25 di Toronto, che punta dunque a prendersi un posto nei playoff. Minnesota, invece, cade dopo due vittorie di fila e si allontana, seppur leggermente, dal sesto di Denver.

INDIANA PACERS-WASHINGTON WIZARDS 113-108
Vince Indiana, che si impone 113-108 in casa contro Washington, staccata ora dalla zona play-in. I Pacers, trascinati da Haliburton (21 punti e 14 assist) si portano sul +8 a fine terzo quarto, mantenendo comunque il vantaggio nel finale. Caldwell-Pope (27) e Kuzma (26) realizzano 53 punti con 11 triple complessive, ma non bastano di fronte ai sei giocatori in doppia cifra di Indiana, che torna a vincere dopo sette sconfitte di fila ma resta comunque terzultima ad Ovest. Con 26-31 di record, invece, Washington è ora undicesima nella Eastern Conference: ad oggi, non andrebbe oltre la Regular Season.

OKLAHOMA CITY THUNDER-SAN ANTONIO SPURS 106-114
Vittoria in trasferta per San Antonio, che si impone 114-106 in casa dei Thunder mettendo un'ipoteca sul successo già a fine primo tempo, quando il punteggio dice +15 (73-58) in favore della formazione di Popovich. Okc, spinta dai 24 punti di Mann, dai 22 di Maledon ma soprattutto da un'altra tripla doppia di Giddey (17 con 10 rimbalzi e 10 assist), deve comunque arrendersi agli Spurs, che si aggrappano ai 22 di Johnson, ai 20 con 17 rimbalzi di Poeltl e ai 18 di Dejounte Murray. Una vittoria che permette a San Antonio di non allontanarsi dal decimo posto ad Ovest di Portland, mentre Oklahoma è sempre penultima con 18-40 di record.

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