I campioni in carica e gli Warriors battono Utah e Washington, Denver sorprende i Sixers. Gialloviola e Bulls ko contro Toronto e Sacramento
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Nella notte Nba, spiccano i successi di Milwaukee e Golden State: i campioni in carica battono 117-111 Utah (30 punti per Giannis Antetokounmpo), mentre Curry ne mette a referto 47 nel 126-112 degli Warriors su Washington. Crollano, invece, Philadelphia, Chicago e i Lakers: 76ers ko in casa contro Denver (114-110), mentre i Bulls perdono 112-103 a Sacramento e i gialloviola si fanno battere in casa da Toronto (114-103).
UTAH JAZZ-MILWAUKEE BUCKS 111-117
Milwaukee supera Utah e si avvicina alla vetta della Eastern Conference: a parità di sfide disputate, Miami è avanti di due partite. I Bucks passano 117-111 in casa di Utah in un match in cui risulta decisivo ai fini del risultato finale il 28-18 nell'ultimo periodo da parte dei campioni in carica, che rispondono al +13 del terzo quarto dei Jazz. Una vittoria che porta ancora la firma di Giannis Antetokounmpo: il greco mette a referto 30 punti e 15 rimbalzi con il 50% al tiro (12/24) e il 33% (2/6) dall'arco. Numeri che vanificano i 29 messi a referto sia da Conley che da Donovan Mitchell, con quest'ultimo che però si ferma 10/32 dal campo. La formazione di Budenholzer chiude con solo tre giocatori in doppia cifra, ma tutti oltre quota 20: ci sono anche Jrue Holiday (29) e Middleton (23). Questo ko provoca, per Utah, l'aggancio di Dallas al quarto posto ad Ovest.
GOLDEN STATE WARRIORS-WASHINGTON WIZARDS 126-112
Non poteva festeggiare nel miglior modo il suo 34esimo compleanno: Steph Curry sfodera un'altra clamorosa prestazione nel 126-112 degli Warriors a Washington, un risultato che consente alla formazione di Kerr di ottenere il quarto successo di fila e conservare il secondo posto ad Ovest insieme a Memphis. Il recordman di triple mette a referto 47 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, facendo registrare percentuali incredibili: 16/25 dal campo, con 7 triple sulle 14 tentate e la solita perfezione (8/8) ai liberi. Numeri che aiutano Golden State a chiudere la pratica già in un primo tempo da 73 punti, con Poole e Thompson a quota 20 e Kuminga a 12. Gli Wizards, invece, mandano sei giocatori in doppia cifra, ma Porzingis (25 con 10/10 in lunetta) è l'unico a superare il muro dei 20 punti. Quarta sconfitta di fila per Washington, che rischia di vedersi allontanare sempre di più la zona play-in della Eastern Conference.
SACRAMENTO KINGS-CHICAGO BULLS 112-103
A sorpresa, Sacramento beffa Chicago e vince 112-103: un risultato che non consente ai Bulls di prendersi momentaneamente il terzo posto e approfittare del ko di Philadelphia. I Kings dominano il primo tempo, chiuso sul +20 (63-43), e resistono al tentativo di rimonta degli ospiti, che si aggrappano inutilmente ai 71 punti segnati dal trio composto da LaVine (27), Vucevic (23 con 10 rimbalzi) e un deludente DeRozan (21 con 7/17 al tiro). A spingere Sacramento, invece, è un super De'Aaron Fox: 34 punti con 13/25 al tiro, con anche Sabonis a quota 22 (10/10 ai liberi). Con questa vittoria, Sacramento interrompe la striscia di quattro sconfitte, ma resta comunque distante dalla zona play-in della Western Conference.
PHILADELPHIA 76ERS-DENVER NUGGETS 110-114
Non bastano 58 punti complessivi realizzati da Embiid e Harden: Denver batte 114-110 Philadelphia, che resta terza nella Eastern Conference. Nonostante il +15 iniziale, i Sixers subiscono la rimonta dei Nuggets, che vincono grazie al +11 (33-22) dell'ultimo periodo. Il camerunense realizza 34 punti con 11/20 al tiro, mentre l'ex Brooklyn ne mette a referto 24 con 11 assist, andando ad un rimbalzo dalla tripla doppia e con 11/12 a cronometro fermo. Denver, però, può contare sul solito apporto dell'Mvp della scorsa Regular Season: Nikola Jokic realizza 22 punti con 13 rimbalzi, con anche Hyland (21) e Barton (20) oltre quota 20. Questo successo consente a Denver di tenere a distanza Minnesota nel testa a testa per confermarsi in zona playoff.
LOS ANGELES LAKERS-TORONTO RAPTORS 103-114
Perdono ancora i Lakers: Toronto si impone 114-103 a Los Angeles, proseguendo la sfida a distanza con Cleveland per il sesto posto ad Est. LeBron James è la solita macchina da punti: ne realizza 30 con 11/19 al tiro e 4/7 dall'arco, ma come spesso in stagione non bastano ad evitare il ko in una partita che vede i Raptors avanti di 21 punti (33-12) dopo il solo primo quarto. Inutile il tentativo di rimonta dei gialloviola, anche perché solo Horton-Tucker (20), Anthony (14) e Westbrook (14) vanno in doppia cifra. Toronto, invece, può contare sui 28 punti di Trent, su 27 con 11 rimbalzi di Siakam e i 21 di Barnes, vincendo nonostante la serata non ottimale al tiro (3/14) di VanVleet (11). Los Angeles ha solo due gare e mezzo di vantaggio sull'undicesimo posto che esclude dalla post Season, mentre Toronto centra il quarto successo di fila e resta ad una partita da Cleveland.
CLEVELAND CAVALIERS-LOS ANGELES CLIPPERS 120-111
Proprio i Cavs trovano un successo fondamentale per restare in zona playoff ad Est: 120-111 ai Clippers in un match che si decide all'overtime, dopo il 106-106 dei tempi regolamentari che vede la formazione di Lue rimontare il -6 di fine terzo quarto con il 25-19 dell'ultimo periodo. Cleveland può sorridere grazie ai 30 punti con 13/22 al tiro di Mobley, mentre Darius Garland realizza una doppia doppia da 24 punti (ma con 8/21 dal campo) e 13 assist. I Clippers, invece, non vanno oltre i 24 con 14 rimbalzi e il 67% al tiro (10/15) di Zubac e perdono nonostante sei giocatori in doppia cifra, restando comunque ottavi ad Ovest davanti ai rivali cittadini dei Lakers. Cleveland, invece, è a 39-29 di record: il sesto della Eastern Conference con Toronto a 38-30 sempre a caccia dell'aggancio.
ATLANTA HAWKS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 122-113
Con un'altra prestazione strepitosa di Trae Young, Atlanta batte Portland e centra il terzo successo di fila confermandosi in zona play-in, allungando sull'undicesimo posto ad Est di Washington. Gli Hawks, privi di Danilo Gallinari, passano 122-113 in un match che li vede rimontare il -9 (58-67) di metà gara: un vantaggio annullato già a fine terzo quarto (31-17 di parziale). Merito di un super Trae Young, che mette a referto 46 punti con 12 assist, con 5 triple (seppur sulle 14 tentate) e 11/11 ai liberi: altra incredibile prestazione dopo i 47 rifilati ai Pacers. I Blazers, invece, non vanno oltre i 31 di Hart, con Watford e Williams rispettivamente a 22 e 20 punti, gli stessi di Hunter per gli Hawks, e vedono allontanarsi, seppur non in modo decisivo, il decimo posto vista la vittoria dei Pelicans su Houston.
SAN ANTONIO SPURS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 139-149
A San Antonio va in scena la miglior prestazione in termini di punti di una Regular Season prossima alla conclusione: il vincitore della gara da 3 punti all'All Star Game Karl-Anthony Towns ne mette a referto addirittura 60. Record stagionale, massimo di carriera e di franchigia per il trascinatore di Minnesota, che vince 149-139 in casa degli Spurs. KAT è devastante: 19/31 al tiro, 7/11 dall'arco e 11/15 ai liberi, e in tutto questo aggiunge anche 17 rimbalzi. Gara da Mvp che permette ai Timberwolves di imporsi in una sfida ad alto punteggio che li vede per due volte, nel primo e terzo periodo, andare oltre i 40 punti. I 60 di Towns vanificano i 34 di Johnson e i 30 con 12 rimbalzi di Dejounte Murray, regalando inoltre a Minnesota un successo fondamentale per restare a contatto con la zona playoff della Western Conference, nella quale San Antonio è ancora quartultima: play-in sempre più lontani per la formazione di Popovich.
OKLAHOMA CITY THUNDER-CHARLOTTE HORNETS 116-134
Okc crolla 134-116 contro Charlotte, che centra il secondo successo di fila e allunga su Washington consolidando il piazzamento in zona play-in. Gli Hornets rimontano il -12 (41-29) del primo quarto andando avanti di un punto già all'intervallo lungo (65-64), per poi scappare con il +17 della ripresa (69-52). I Thunder si aggrappano inutilmente ai 32 punti di Gilgeous-Alexander (12/20 al tiro) e ai 25 di Bazley, mentre Charlotte può contare su tre giocatori oltre quota 20: Rozier (30 con 11/17 al tiro), Bridges (27) e LaMelo Ball che si ferma a 21. Per Oklahoma è il sesto ko di fila, un record di 2-8 nelle ultime 10 partite: il penultimo posto ad Ovest sembra ormai inevitabile.