NBA

Nba: vincono Celtics e Grizzlies, Davis trascina i Lakers

Dodici punti per Fontecchio nel ko di Utah a Boston, mentre Banchero trascina Orlando segnandone 30. Successi per Memphis, Philadelphia e i Suns, Los Angeles regola Minnesota

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Nba: vincono Celtics e Grizzlies, Davis trascina i Lakers - foto 1
© Getty Images

Notte intensa in Nba, con una protagonista decisa: i Boston Celtics regolano anche Utah (122-114) coi 39 punti di Tatum e si confermano in grande forma. Ne realizza 12 Fontecchio, mentre Banchero è il trascinatore di Orlando: 30 punti e i Magic sconfiggono i Wizards. Successi importanti per Grizzlies e 76ers, Cleveland va ko contro i Knicks e i Suns sconfiggono i rimaneggiati Nuggets. Anthony Davis (38) trascina i Lakers, vincenti a Minnesota.

BOSTON CELTICS-UTAH JAZZ 122-114
Le tante trasferte non fermano i Boston Celtics, che sconfiggono 122-114 Utah grazie a due quarti centrali di altissimo livello: il parziale di 66-49 ottenuto a cavallo della ripresa consente loro di regolare i Jazz e gestirsi relativamente nel finale. Sono ben 17 le triple per i Celtics, nonostante le assenze di Horford e Robert Williams, con un Jayson Tatum in grande spolvero: 39 punti per l'All-Star di Boston, già protagonista nel successo su Milwaukee, che si ripete in una serata da 11 rimbalzi e 12/17 ai liberi. Lo sostengono Brogdon (19) e White (17), secondi violini di una squadra con sei giocatori in doppia cifra, che resta seconda nell'Eastern Conference (54-24) a una vittoria e mezza dal primo posto dei Bucks. Arriva un altro ko, invece, per la rimaneggiata Utah: non bastano i 28 punti di Horton-Tucker e i 20 di Walker Kessler, con un Fontecchio da 12 punti in 31' (due triple). L'azzurro parte nuovamente nel quintetto, ma non riesce ad evitare la sconfitta dei suoi, 12mi a Ovest (36-41) e quasi fuori dalla post-season. 

MEMPHIS GRIZZLIES-LOS ANGELES CLIPPERS 108-94
I Clippers dominano in avvio, portandosi addirittura sul +20, ma vengono rimontati e sconfitti dai Memphis Grizzlies. Un ribaltone travolgente, quello dei padroni di casa, che nell'ultimo periodo si portano sul +22 prima del relax finale. Stavolta arriva una controprestazione per tutta la formazione di Los Angeles, con Westbrook fermo a 4 punti e Kawhi Leonard a quota 12. Di contro, nonostante la giornata-no di Morant (10 punti), i Grizzlies trovano un leader in Desmond Bane: 22 punti per lui, ben assistito dall'ex Luke Kennard (17), che realizza cinque triple dalla panchina. Memphis conferma così la sua regolarità e mantiene saldamente il secondo posto a Ovest (49-28), coi Clippers quinti (41-37). 

PHOENIX SUNS-DENVER NUGGETS 100-93
Uno dei possibili big match della notte viene smorzato dalle tante assenze dei Nuggets, che devono fare a meno di Jokic, Murray e Porter Jr. tra gli altri. Hanno buon gioco i Suns, che si portano sul +27 prima del rientro dei rivali e di un concitato finale, che li vede però vincitori. Phoenix ha in Kevin Durant il suo trascinatore, con una prestazione da 30 punti (11/15 al tiro), mentre Devin Booker si ferma a quota 27. Prestazione negativa invece per Chris Paul, con soli 5 punti, ma 13 assist. L'unico superstite di Denver è Aaron Gordon, che infatti suona la carica nel momento più difficile: per lui 26 punti e l'onore delle armi. I Nuggets restano comunque primi nella Western Conference con 51 vittorie e 26 ko, Suns sempre quarti (42-35) con la quarta vittoria consecutiva. 

PHILADELPHIA 76ERS-TORONTO RAPTORS 117-110
I Sixers tirano col 77% nel primo tempo e chiudono sul +20 a metà partita (77-57) dopo un secondo quarto da 46 punti, ma spengono completamente la luce nella ripresa e rischiano di veder sfumare la vittoria. Gli ospiti rientrano infatti sul +2, prima dello scatto definitivo di Philadelphia, che ha ormai in tasca il terzo posto nell'Eastern Conference (51-26). I trascinatori sono sempre loro, Joel Embiid e James Harden: 25 punti e 12 rimbalzi per il centro, 23 con 11 assist per l'altra stella dei 76ers. Non bastano, a Toronto, i 29 punti di Scottie Barnes e i 19 di vanVleet: pesa anche la serata-no di Siakam (14), in una serata che vede i Raptors sconfitti e al nono posto di Conference, con lo stesso record degli Hawks ottavi (38-39). 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-LOS ANGELES LAKERS 111-123
Arriva un'altra vittoria per i Lakers, trascinati alla rimonta da uno strepitoso Anthony Davis, che si fa male alla caviglia e stringe i denti per portare i suoi al successo. Il momento di svolta arriva nel terzo quarto, quando la formazione di Los Angeles rimonta dal -10 fino al +7 con un parziale di 35-18. Da lì in poi è tutto in discesa per gli ospiti, che vincono con un margine rassicurante. Anthony Davis, come si diceva in precedenza, è il migliore della gara con 38 punti e 17 rimbalzi: una prova da All-Star a cui fanno seguito quelle di LeBron (18) e Reaves (15) per blindare la vittoria dei Lakers. A Minnesota non bastano i 25 punti di Conley e i 23 di Towns per evitare la sconfitta casalinga, che consente proprio a Los Angeles di scavalcarla al settimo posto: 39 vittorie e 38 ko per LeBron e compagni, che agganciano i Pelicans, mentre i T'Wolves sono noni nella Western Conference (39-39). 

CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 116-130
Arriva una sconfitta per i Cleveland Cavaliers, che vanno ko contro i Knicks, privi di Julius Randle. La sfida, che potrebbe ripetersi nei playoff, vive un primo tempo vibrante: i Knicks lo chiudono sul 79-72, con un elevato punteggio, salvo poi rischiare la rimonta nel terzo periodo. Il parziale di 14-2 per i newyorkesi nell'ultimo quarto, però, spegne le velleità dei Cavs. Non bastano i 42 punti di Donovan Mitchell, per l'undicesima volta sopra i 40 punti in stagione (battuto LeBron per il record di franchigia), con Garland a quota 20 e Mobley a 14. Mancano Okoro e Allen, assenze che tolgono profondità e forza al quintetto e alla rosa di Cleveland, sconfitta dalla grande notte di Jalen Brunson: 38 punti e 7/12 da tre per la stella dei Knicks, faro di una squadra che porta sette giocatori in doppia cifra nonostante qualche screzio in campo. La vittoria consente alla formazione newyorkese di blindare, di fatto, il quinto posto a Est (45-33). Cavs sempre quarti con 48 vittorie e 30 ko. 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-SACRAMENTO KINGS 114-138
Le riserve di Portland risultano essere la vittima perfetta per i Sacramento Kings, che festeggiano il ritorno ai playoff con una comoda vittoria e una partita mai in discussione. Il +12 di metà partita viene infatti ampliato man mano che passano i minuti da una squadra in pieno controllo, che porta quattro giocatori a quota 20 punti: De'Andre Fox, Domantas Sabonis, Keegan Murray e Malik Monk. I Kings tirano al 61% di squadra e sono prodigiosi al rimbalzo, portando sette giocatori in doppia cifra e due (Fox e Sabonis) a sfiorare la tripla doppia. La gara perfetta che fa da contraltare alla quinta sconfitta consecutiva dei Trail Blazers, a cui non bastano i 27 punti di Sharpe in un finale di stagione da puro tanking, con Lillard "in vacanza". Portland resta 13a a Ovest (32-45), Sacramento è sempre terza con 47 vittorie e 30 ko. 

GOLDEN STATE WARRIORS-SAN ANTONIO SPURS 130-115
Sesta sconfitta consecutiva per i San Antonio Spurs, che crollano solo nell'ultimo e decisivo quarto contro Golden State, dopo essere stati addirittura sul +1 al termine del terzo periodo. Un parziale da 43-27 consente ai Warriors di prendersi la vittoria e rinsaldare il sesto poto nella Western Conference (41-37), con lo stesso record dei Clippers quinti. Il trascinatore è Steph Curry, con 33 punti e 7/11 da tre, un dato imitato da Klay Thompson che chiude a quota 31, mentre Poole si ferma a 27 punti. La formazione di San Francisco prosegue la sua risalita in classifica, mentre gli Spurs vivono le ultime fasi di una stagione disarmante: non bastano i 22 punti di Keldon Johnson e i 19 di Branham, uniche note liete di una formazione che è penultima a Ovest (19-58) da tutta la stagione e punta alla prima scelta Nba per iniziare a ricostruire. 

BROOKLYN NETS-ATLANTA HAWKS 124-107
Successo prezioso per i Brooklyn Nets, che allungano sul settimo posto dell'Eastern Conference e consolidano il proprio piazzamento con una vittoria netta e mai in discussione. Il terzo quarto, da 42-24, è il momento della svolta che consente ai Nets di blindare il successo contro una formazione che tira malissimo da tre (8/37). Il miglior realizzatore di Brooklyn è ancora Mikal Bridges con 42 punti, frutto di un eccellente 16/24 al tiro: i suoi 461 punti nel mese di marzo sono il secondo miglior risultato nella storia della franchigia. Bene anche Finney-Smith (19) e Cam Johnson (16), mentre agli ospiti non bastano i 21 punti di Dejounte Murray e i 16 di Saddiq Bey, nella serata-no di Trae Young (-33 di plus-minus). Restano sesti a Est, dunque, i Nets (42-35), mentre gli Hawks sono ottavi (38-39) in tandem con Toronto. 

WASHINGTON WIZARDS-ORLANDO MAGIC 109-116
Nella sfida tra due formazioni ormai virtualmente fuori dai play-in e dalla post-season, la spuntano gli Orlando Magic. La formazione ospite, dopo essere stata sotto nel punteggio per quasi tutta la partita, regola la squadra della capitale con un parziale di 31-13 nell'ultimo quarto. La grande prova è di Paolo Banchero, semplicemente maiuscolo nei 34' in campo: 30 punti, 12 rimbalzi e 6 assist per l'italoamericano, che resta un forte candidato al titolo di miglior rookie Nba. Lo supportano alla perfezione Fultz (25) e Wagner, mentre ai Wizards non bastano i 27 punti di Kispert (9 triple) e i 21 di Wright. Pesano come macigni le assenze di Beal, Porzings e Kuzma per Washington, sempre 11a a Est con 34 vittorie e 43 ko. 13° posto per i Magic (33-44), che sognano quantomeno di recuperare un paio di posizioni nel finale di stagione. 

CHARLOTTE HORNETS-CHICAGO BULLS 91-121
Si interrompe di schianto la striscia di vittorie degli Hornets, fermati dai Bulls dopo tre successi di fila. Mancano molti protagonisti nelle fila di Charlotte, che perde anche PJ Washington nel secondo quarto e affonda definitivamente con un ultimo periodo da 14 punti. Il +30 dei Bulls è meritato, per una formazione che sembra aver blindato l'ultimo posto utile per i play-in: ci sono infatti tre vittorie tra il decimo posto di Chicago (37-40) e l'11° dei Wizards. Grandi prove per LaVine e DeRozan, che chiudono con 23 punti, mentre ne realizza 21. Tra gli Hornets si salvano in pochi, su tutti Bouknight che chiude a quota 22. Charlotte resta penultima nell'Eastern Conference (26-52), la posizione con cui chiuderà la sua stagione. 

INDIANA PACERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 121-117
Sconfitta pesantissima in chiave play-in per Okc, che rimette in gioco i Dallas Mavericks e mette a rischio il suo piazzamento nella corsa alla post-season. Contro i Pacers, la sconfitta matura nell'ultimo quarto e porta la firma di TJ McConnell, che chiude con 21 punti e nove rimbalzi, in una serata che vede Mathurin a quota 18. Non pesano le assenze di Haliburton e Turner per Indiana, che riparte dopo sei ko nelle ultime sette gare portando sette giocatori in doppia cifra, ma è ormai fuori dalla post-season. Oklahoma, di contro, si arrende nonostante i 39 punti di Shai Gilgeous-Alexander e i 21 di Giddey, che predicano nel deserto. Il ko vede i Thunder decimi a Ovest (38-40), con le stesse sconfitte di quella Dallas che potrebbe superarli e rientrare nella zona play-in. 12a posizione, invece, per i Pacers a Est (34-44). 

HOUSTON ROCKETS-DETROIT PISTONS 121-115
Serve il confronto tra le peggiori squadre Nba per far tornare al successo gli Houston Rockets, reduci da sette sconfitte consecutive. L'equilibrio, contro i Pistons, viene spezzato nell'ultimo quarto e il trascinatore è Kevin Porter Jr.: 33 punti per lui con sette triple, mentre Jalen Green chiude con 32 e Sengun si ferma a 15 punti e 13 rimbalzi. Houston torna così al successo, ma resta in fondo alla Western Conference con 19 vittorie e 59 ko. Ultimissimi a Est e nel record-Nba i Detroit Pistons, con 16 vittorie e 61 sconfitte che li rendono la peggior squadra stagionale. Non bastano i 21 punti di Bagley III e i 18 di Ivey per evitare l'ottava sconfitta di fila. 
 

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