NBA

Nba: vincono Bucks e Celtics, non si fermano più i 76ers

Super Antetokounmpo e Tatum rispettivamente contro Pistons e Raptors, ma a Est tutti inseguono Philadelphia. Doncic stravince il duello con Harden, esordio per Mannion

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La notte di Nba regala successi per Milwaukee e Boston, che contro Detroit e Toronto vengono trascinate rispettivamente da Antetokounmpo e Tatum, autori di 43 e 40 punti. Tuttavia a Est rimane in testa Philadelphia, che stende Charlotte. Proseguono gli ottimi momenti di Orlando e New York. A Ovest successi per Dallas, con Doncic che stravince il duello contro Harden, e San Francisco: 30 punti per Steph Curry nella serata di esordio di Nico Mannion.

nico mannion
Getty Images

MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 125-115
Arriva la prima grande partita da MVP per Giannis Antetokounmpo, dominante e decisivo contro Detroit, come spesso successo in passato. Una gara terminata dal n°34 dei Bucks (leader di una squadra che termina il match con sei giocatori in doppia cifra) con 43 punti a referto; 30 dei quali arrivati in una prima frazione giocata al limite della perfezione. I Pistons sono sempre sotto nel punteggio e sprofondano anche sul -18; riportano però nell’ultima frazione lo svantaggio in singola cifra e costringono Milwaukee a fare gli straordinari per chiudere i conti. Detroit non riesce in alcun modo a contenere il leader greco, nonostante un buon Jeremi Grant.

TORONTO RAPTORS-BOSTON CELTICS 114-126
Trascinati da un super Jayson Tatum, i Celtics si prendono con un grande prova di forza la vittoria in trasferta contro dei Raptors sempre più spaesati e ormai giunti alla quinta sconfitta stagionale su sei partite in questo complicato avvio di stagione. La svolta arriva dopo un quarto d’ora, quando Boston scappa via nel punteggio e non si volta più indietro, sfruttando i 21 punti nella seconda frazione firmati da Tatum. Per quest’ultimo alla fine sono 40, in una sfida in cui Boston, senza Walker, Smart e Teague, ha raccolto ben 23 punti e 8 assist dal rookie Payton Pritchard. Toronto non riesce ad andare oltre i 35 punti di Fred VanVleet, 14 dei quali arrivati in un primo quarto che aveva illuso i canadesi.

PHILADELPHIA 76ERS-CHARLOTTE HORNETS 118-101
Quarto successo consecutivo e miglior record Nba per Philadelphia (6-1) che batte Charlotte grazie ai 22 punti di Tobias Harris e alla doppia doppia da 14 e 11 rimbalzi di Joel Embiid e rimane capolista a Est. Terminano in doppia cifra anche Green, Simmons, Maxey, Curry e Miltaon. Sono sei i giocatori in doppia cifra anche in casa Hornets, guidati dai 18 punti di un Gordon Hayward al 50% dal campo che aggiunge anche otto rimbalzi. Sono 12 invece i punti raccolti in 30 minuti giocati in uscita dalla panchina da LaMelo Ball: 5/16 al tiro, tanti errori e nessun canestro dalla lunga distanza, ma tripla doppia non troppo lontana, visti i sette rimbalzi e nove assist messi a referto.

HOUSTON ROCKETS-DALLAS MAVERICKS 100-113
Dallas ha bisogno di un parziale di 14-3 nell’ultimo periodo per staccare definitivamente i Rockets, dopo un ottimo avvio dei Mavericks. Houston sbaglia 5 tiri consecutivi, perde due palloni nel momento decisivo e tira con percentuali sotto il 40% dal campo e con solo 11/40 (27.5%) da tre. Troppo poco per resistere allo show di Luka Doncic, dominatore assoluto e autore non solo di una tripla doppia straordinaria (33 punti, 16 rimbalzi, 11 assist), ma capace anche di collezionare la sua terza gara sopra i 30+15+10 a meno di 22 anni di età. Ottimo anche l’apporto di Tim Hardaway Jr, che risponde con 30 punti alla scelta di coach Carlisle di farlo uscire dalla panchina per promuovere Willie Cauley-Stein in quintetto.

GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 137-106
Steph Curry riprende il discorso 24 ore dopo avere segnato canestri à gogo contro Portland. Anche se non arriva il massimo in carriera, si tratta comunque di un match giocato e vinto da protagonista contro i Kings. Ne bastano 30 per avere la meglio di Sacramento, 23 dei quali arrivati in un primo tempo da 7/11 al tiro con quattro triple. Sacramento crolla così oltre le 20 lunghezze di svantaggio, non avendo mai una chance di riportarsi a contatto nella ripresa. Di sicuro questa è una partita speciale soprattutto per Nico Mannion: il giovane talento azzurro infatti debutta in Nba, restando sul parquet per otto minuti: due assist e due rimbalzi a referto, mentre è rimandato l’appuntamento con i primi punti in carriera.

ORLANDO MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 103-83
Sei triple a segno e massimo in stagione da 24 punti per Aaron Gordon, protagonista nel successo raccolto da Orlando che porta il suo record sul 5-2 e risale al secondo posto a Est al pari degli Indiana Pacers. Alla sirena finale sono 23 punti per Nikola Vucevic e 15 per un sempre più convincente Terrence Ross in uscita dalla panchina. Dopo il successo ad Atlanta, Cleveland cade per la terza volta in questo inizio di stagione (4 sono le vittorie). Il top score è Collin Sexton, con 24 punti, 2 rimbalzi e 2 assist; bene anche Osman, ma non basta ai Cavaliers per uscire imbattuti.

ATLANTA HAWKS-NEW YORK KNICKS 108-113
Prosegue in casa Knicks l’ottimo avvio di stagione di Julius Randle, che nel successo contro Atlanta si ferma a un assist dalla tripla doppia e colleziona 28 punti e 17 rimbalzi con un efficace 11/19 al tiro. Anche per RJ Barrett è una gara da doppia doppia con 26 e 11 rimbalzi. Sempre senza Danilo Gallinari, non manca il potenziale offensivo agli Hawks, trascinati dai 31 con 14 assist del solito Trae Young e incoraggiati anche dall’ennesima prestazione maiuscola di DeAndre Hunter (23 con 8 rimbalzi e 9/15 al tiro. Ma è in difesa che la squadra della Georgia soffre, concedendo ai Knicks il 50% abbondante al tiro.

MIAMI HEAT-OKLAHOMA CITY THUNDER 118-90
Gli Heat ottengono contro i Thunder un facile successo grazie al 20-0 di parziale piazzato nel terzo quarto, che si rivela il colpo del ko per OKC, sprofondata sul -35 a un quarto d’ora dalla sirena finale e incapace di reagire. Miami è guidata dai 20 punti con 9/10 al tiro di Bam Adebayo e dai 19 punti con 5/7 da tre punti di un chirurgico Kelly Olynyk partito in quintetto. A Oklahoma, senza l’infortunato Aleksej Pokusevski, non resta che incassare la quarta sconfitta nelle prime sei gare. Shai Gilgeous-Alexander è ancora una volta il miglior realizzatore dei Thunder con 18 punti e 7/15 al tiro.

NEW ORLEANS PELICANS-INDIANA PACERS 116-118 OT
Un parziale di 6-0 dei Pacers firmato Victor Oladipo negli ultimi 20 secondi costringe i Pelicans a cedere poi all’overtime quando sembravano ormai averla vinta. Indiana trova la spinta giusta per prendersi una vittoria siglata dal canestro decisivo di Malcolm Brogdon a 1.7 secondi dalla fine. Il miglior marcatore per Indiana è proprio Oladipo, che segna 25 punti con 5/11 da tre punti ma ci aggiunge anche 6 assist, 5 rimbalzi e 2 recuperi. Brandon Ingram continua a giocare da All-Star e da leader: contro Indiana chiude a quota 31 punti, anche se ci vogliono altrettanti tiri (ma ci aggiunge 8 assist).

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