Nella notte Nba, vincono le big ad Est: Boston soffre ma batte 120-118 Toronto, mentre Milwaukee e Philadelphia si impongono su Cleveland (119-111 in Ohio) e Houston (131-127 sul campo dei Rockets). Colpo di Oklahoma, che domina (119-93) in casa dei campioni in carica di Denver. Sorridono anche i Clippers e Phoenix, che stendono Memphis (117-106) e Charlotte (133-119), Knicks e Nets ko contro Orlando (117-108) e Washington (110-104).
BOSTON CELTICS-TORONTO RAPTORS 120-118
Boston rischia fino alla fine di essere trascinata ancora all'overtime, ma alla fine batte 120-118 Toronto. I Celtics partono meglio e volano addirittura sul +15 dopo 12 minuti (35-20) e all'intervallo lungo (58-53), ma i canadesi rischiano di recuperare nell'ultimo quarto anche se non riescono a creare il possesso del sorpasso. Decisivi, per la capolista ad Est, i 31 punti di Jalen Brown, i 21 di White e i 20 di Komet in un match senza Jayson Tatum, mentre non bastano i 30 di Barnes e i 27 di Siakam ai canadesi. Toronto è così ancora undicesima con 12-19 di record.
CLEVELAND CAVALIERS-MILWAUKEE BUCKS 111-119
Milwaukee tiene il passo dei Celtics e si impone 119-111 in casa dei Cavaliers grazie alla solita, scatenata coppia composta da Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard, che mettono rispettivamente a referto 34 (con 16 rimbalzi) e 31 punti, vale a dire più della metà dei punti di squadra. Fondamentale l'allungo nel terzo quarto, un 40-21 che consente alla franchigia del Wisconsin di avvicinarsi all'ultimo periodo con un ampio margine. Cleveland perde nonostante i 34 punti di Donovan Mitchell e i 30 di Allen. Milwaukee resta seconda con 24-8 di record contro il 25-6 di Boston, mentre Cleveland è ancora sesta in solitaria.
HOUSTON ROCKETS-PHILADELPHIA 76ERS 127-131
In assenza di Joel Embiid, ci pensa Tyrese Maxey, con 42 punti a trascinare Philadelphia, che si impone 131-127 a Houston. Nonostante un altro forfait dell'Mvp della scorsa Regular Season, i Sixers riescono a sorridere e lo fanno in rimonta, visto il 41-30 dell'ultimo quarto fondamentale per recuperare il 97-90 in favore dei texani a 12 minuti dalla fine. Oltre a Maxey, ci sono anche i 22 di Tobias Harris, mentre non bastano i 33 di VanVleet e i 31 di Jalen Green ai Rockets, che ad Ovest scivolano al decimo posto con il record in parità (15-15). Philadelphia ancora terza ad Est.
DENVER NUGGETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 93-119
Il vero colpo di serata lo firmano però i Thunder, che dominano in casa dei campioni in carica: finisce 119-93 per Okc a Denver. Ospiti in vantaggio di 6 punti all'intervallo lungo (54-48), ma è con il 34-20 del terzo periodo che il divario si allarga in modo decisivo: il 31-25 dell'ultimo quarto serve soltanto a rendere ancora più clamorosa la vittoria di Oklahoma, trascinata dai 40 punti di Shai Gilgeous-Alexander, aiutato dai 24 del rookie Holmgren. Serataccia, invece, per Denver: il solo Jokic, 19 punti con 9/10 dal campo, 10 rimbalzi e 7 assist, non riesce a trascinare i campioni in carica, che scivolano al terzo posto in classifica superati proprio dai Thunder.
LOS ANGELES CLIPPERS-MEMPHIS GRIZZLIES 117-106
I Clippers non sbagliano e vincono 117-106, infliggendo la seconda sconfitta di fila a Memphis. Dopo il 59-54 dell'intervallo lungo, la franchigia di Los Angeles scappa con il 35-21 del terzo periodo, resistendo nel finale al tentativo di rimonta dei Grizzlies. Decisivi i 23 punti di Paul George e i 15 con addirittura 20 rimbalzi di Zubac, non bastano i 22 di Smart e Jackson per gli ospiti. Ad Ovest, i Clippers sono ora quarti e riducono le distanze da Denver, mentre Memphis resta terzultima.
PHOENIX SUNS-CHARLOTTE HORNETS 133-119
Tutto facile per Phoenix, che impiega 36 minuti ad assicurarsi la vittoria (133-119) su Charlotte. I Suns scappano già nel primo tempo, chiuso sul +10 (68-58), allungando ulteriormente ad inizio ripresa e gestendo nel finale. Booker mette a referto 35 punti, mentre sono 24 per Nurkic e 21 per Durant e Gordon (dalla panchina). Non bastano i 42 di un super Rozier: gli Hornets restano terzultimi con 7-23 di record e vedono avvicinarsi Washington.
ATLANTA HAWKS-SACRAMENTO KINGS 110-117
Colpo esterno di Sacramento, che si impone 117-110 ad Atlanta. In Georgia, i Kings hanno bisogno del 31-19 dell'ultimo quarto per ribaltare il +5 (91-86) in favore degli Hawks dopo tre periodi. Decisivi, per il ribaltone, i 31 punti di Fox e i 25 con 10 rimbalzi di Sabonis, mentre i 24 di Trae Young e un quintetto titolare tutto in doppia cifra non salvano la franchigia della Georgia. Sacramento quinta ad Ovest, mentre ad Est Atlanta è fuori dalla zona play-in con 12-19 di record, lo stesso di Toronto.
ORLANDO MAGIC-NEW YORK KNICKS 117-108
Lo scontro diretto in zona playoff ad Est va ad Orlando, che batte 117-108 i Knicks. I Magic allungano grazie soprattutto al 29-15 del terzo quarto: all'intervallo lungo è 55-44 per i padroni di casa, che nella ripresa gestiscono il vantaggio e portano a casa una vittoria fondamentale per tenere il passo delle primissime ad Est. Fondamentali i 32 punti di Franz Wagner e i 29 con 10 rimbalzi di Banchero, mentre non bastano i 38 di Julius Randle ai Knicks, che incassano così il terzo ko nelle ultime quattro partite e restano settimi, in zona play-in.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-SAN ANTONIO SPURS 134-128
Portland si prende la rivincita: dopo il ko per 118-115, batte 134-128 San Antonio, rimettendo a distanza gli Spurs nel poco felice testa a testa per evitare l'ultimo posto ad Ovest. La formazione di casa scappa a fine primo tempo (71-56 il risultato dell'intervallo lungo), così gli uomini di Popovich non riescono a completare la rimonta nella ripresa. Senza Wembanyama ci prova soltanto Keldon Johnson dalla panchina con i suoi 29 punti, mentre sono 22 per Vassell. I Blazers, invece, sorridono grazie ai 27 di Grant e Brogdon, oltre ai 25 a partita in corso di Walker.
WASHINGTON WIZARDS-BROOKLYN NETS 110-104
Washington torna a sorridere dopo tre ko di fila e batte 110-104 Brooklyn. Un match che si decide nell'ultimo quarto, visto che dopo 36 minuti la distanza è soltanto di due punti (86-84 in favore dei Nets). Decisivi i 26 punti di Kuzma e i 21 di Avdija, inutili i 19 di Bridges e i 17 di Dinwiddie per gli ospiti. I capitolini si allontanano così ulteriormente dall'ultimo posto della Eastern Conference, occupato inevitabilmente da Detroit. Restano invece noni i Nets, che con 15-17 di record hanno un margine poco rassicurante sull'undicesimo posto.
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