Stop di Golden State a Philadelphia, con il record personale del n°30 che viene rinviato. Ok Denver, Miami e Cleveland
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Gli Utah Jazz passano a Washington e centrano il successo di fila numero 7. Notte da dimenticare per Steph Curry e la sua San Francisco, sconfitta a Philadelphia: il n°30 è autore di 18 punti e rimanda il sorpasso a Ray Allen per triple in carriera. Nikola Jokic domina contro San Antonio, mentre non servono i 33 punti di Zach LaVine a Chicago per evitare il ko contro Miami. Cleveland vince ancora, Memphis supera Houston. I Clippers beffano Orlando.
WASHINGTON WIZARDS-UTAH JAZZ 98-123
Gli Utah Jazz portano a sette la propria striscia di successi consecutivi e chiudono bene sul 4-0 di record il giro di trasferte a Est. Donovan Mitchell segna 28 punti; Rudy Gobert ne aggiunge 20 con 11 rimbalzi. Dominanti in area gli ospiti, con i due centri (compreso Whiteside) che combinano per un quasi perfetto 17/19 al tiro in area. Gli ospiti, dopo un primo tempo molto equilibrato, erano già scappati via nel risultato nel secondo, complice i 73 punti arrivati dopo l’intervallo lungo. Utah rimane così in terza posizione nella Western Conference. Quarta sconfitta nelle ultime 5 per Washington nonostante i 21 punti di Beal e i 14 con 11 rimbalzi (doppia doppia) di Gafford.
PHILADELPHIA 76ERS-GOLDEN STATE WARRIORS 102-93
Festa rovinata a Steph Curry da parte di Philadelphia, che si prende un successo meritato contro gli Warriors trascinata dai 26 punti e 9 rimbalzi di Joel Embiid, i 16 realizzati da Tobias Harris e una super difesa sul n°30 di Golden State. Quinta vittoria nelle ultime sette e, soprattutto, sesto posto a Est per i Sixers. Prestazione modesta proprio per Steph Curry, che si ferma a soli 18 punti segnati con 6/20 dal campo e soprattutto 3/14 dall’arco, condizionato anche dall’idea che 10 canestri da lontano gli avrebbero permesso di superare Ray Allen nella classifica all-time per triple in regular season. Il campione ex Celtics e Heat invece dista ancora sei bersagli da tre punti: l’appuntamento è fissato per la gara contro Indiana.
SAN ANTONIO SPURS-DENVER NUGGETS 112-127
Match perso senza appello da San Antonio contro Denver, con i texani incapaci di andare oltre i 16 punti di Lonnie Walker IV, i 15 punti di Devin Vassell e i 14 a testa di Bryn Forbes e Keldon Johnson. I Nuggets ritrovano così il 50% di record e il settimo posto a Ovest grazie a un’altra straordinaria prestazione di Nikola Jokic, autore di 35 punti in 34 minuti, con 15/24 al tiro, 17 rimbalzi, 8 assist, 2 stoppate, 4/6 dall’arco e un eloquente +32 di plus/minus. Il centro serbo fa letteralmente di tutto in campo e stende nettamente gli Spurs, seguito da un Markus Howard da 21 punti (suo massimo in stagione) in uscita dalla panchina e un Monte Morris da 19 punti.
MIAMI HEAT-CHICAGO BULLS 118-92
Vince molto bene in casa Miami, che riesce a fermare Chicago. La compagine della Florida inizia decisamente meglio la sfida; i Bulls non riescono a reagire, chiudendo sotto di 13 lunghezze all’intervallo lungo (52-65). Nel secondo tempo la musica non cambia, con gli Heat che continuano a spingere, impedendo così agli ospiti di rientrare in partita e gestendo il vantaggio fino alla sirena finale. Duncan Robinson è il top scorer degli Heat con 26 punti, seguito da Dewayne Dedmon con 20 punti. Doppia doppia per Kyle Lowry con 16 punti e 14 rimbalzi, mentre la sfiora P.J. Tucker con 8 punti e 11 rimbalzi. Ai Bulls non bastano i 33 punti di Zach LaVine, insieme ai 15 messi a referto da Lonzo Ball.
CLEVELAND CAVALIERS-SACRAMENTO KINGS 117-103
Cleveland indirizza il match a proprio favore fin dalle prime battute grazie a due quarti sopra di 30 punti con i quali si issa sul +29 all’intervallo lungo. Sacramento ritorna sul parquet agguerrita con un tentativo disperato di rimonta, ma non basta per colmare il divario costruito dai padroni di casa nei parziali precedenti. Sono ben tre i giocatori dei Cavaliers a chiudere la sfida siglando una doppia doppia: Jarrett Allen (19 punti e 11 rimbalzi), Evan Mobley (15-15 alle medesime voci statistiche) e Darius Garland (14 punti e 13 assist). Da segnalare anche i 18 punti di Cedi Osman e i 15 di Ricky Rubio. Il migliore realizzatore per Sacramento, invece, è Buddy Hield con 21 punti messi a referto.
MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 113-106
Successo di fronte al proprio pubblico anche per Memphis, che supera gli Houston Rockets. I Grizzlies partono subito a razzo con un primo quarto da 29-40 con cui mettono la sfida sui binari giusti. I texani provano a reagire al rientro dagli spogliatoi con un terzo quarto da 30-23, ma non è sufficiente ad impensierire la squadra del Tennessee, che si porta così a casa la sfida. Dillon Brooks segna 25 punti, mentre Desmond Bane chiude con 19 punti a referto. Per i Rockets, invece, doppia doppia di Christian Wood (22 punti e 11 rimbalzi). Armony Brooks segna 18 punti.
LOS ANGELES CLIPPERS-ORLANDO MAGIC 106-104
Successo sofferto per i Los Angeles Clippers, che beffano gli Orlando Magic grazie al canestro (con un jumper) realizzato a 2.2 secondi dalla sirena da Reggie Jackson, determinante con i suoi 25 punti a bersaglio (nove dei quali arrivati negli ultimi cinque minuti di gioco). Fondamentali anche i 23 di Luke Kennard, il quale tira 7/11 dall’arco e realizza la tripla più importante del match, dopo quella di un Cole Anthony ultimo a mollare con i suoi 23 punti e autore del canestro che porta il punteggio sul 104-104 e illude Orlando di poter forzare l’overtime. Per gli ospiti ci sono anche i 22 di Terrence Ross e i 20 di Franz Wagner.