BASKET

Nba: un super Gallinari non salva Atlanta con i Pelicans, Phoenix vince ancora

Il "Gallo" mette a referto 27 punti, ma gli Hawks crollano in casa. I Suns passano a Sacramento, perdono Philadelphia e Golden State

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© Getty Images

Nella notte Nba, Phoenix vince ancora e batte Sacramento all'overtime: 127-124. Un super Danilo Gallinari, invece, non basta ad Atlanta: i suoi 27 punti non evitano il ko degli Hawks per 117-112 in casa contro i Pelicans. Perdono anche Philadelphia e Golden State, battute rispettivamente da Toronto (93-88) e San Antonio (110-108). Sorridono Memphis e Boston, che si impongono a Houston (122-98) e a Denver (124-104).

ATLANTA HAWKS-NEW ORLEANS PELICANS 112-117
Atlanta crolla 117-112 in casa contro i Pelicans nonostante l'ottima prestazione di Danilo Gallinari: l'italiano è il giocatore con il minutaggio e il punteggio più alto, con 27 punti in quasi 42 minuti di gioco, nei quali mette a referto anche 5 rimbalzi e 3 assist. Ottime anche le percentuali: 11/21 al tiro, 3/9 dall'arco, 2/2 ai liberi. Numeri che, però, non aiutano gli Hawks a completare la rimonta, visto che New Orleans, dopo i primi 12 minuti, è già sul +17: un vantaggio che i Pelicans non sprecheranno più, nonostante il 36-26 dell'ultimo periodo per i padroni di casa. Atlanta scivola al decimo posto ma resta comunque saldamente in zona play-in, i Pelicans agganciano i Lakers al nono posto ad Ovest.

SACRAMENTO KINGS-PHOENIX SUNS 124-127
Serve l'overtime per decretare la quinta vittoria di fila di Phoenix, ormai vicinissima a blindare la vetta della Western Conference. A Sacramento finisce 127-124 per i Suns dopo il 110-110 dei tempi regolamentari, nei quali i primi in classifica ad Ovest rischiano di cedere, trovando però la rimonta dal -4 di fine terzo quarto. Coach Williams può godersi i 31 punti con 11/21 al tiro di Devin Booker, con Bridges che ne mette a referto 27 con il 50% (9/18) dal campo. Inutili, invece, i 28 punti di Mitchell e la doppia doppia di Sabonis (18 con 12 rimbalzi) per i Kings, al terzo ko di fila e sempre più terzultimi.

PHILADELPHIA 76ERS-TORONTO RAPTORS 88-93
Serata storta, invece, per Philadelphia: i Sixers perdono in casa contro Toronto e falliscono l'aggancio al secondo posto di Milwaukee. Un ko che matura nel finale, visto il 24-14 in favore dei Raptors, dopo un match con tanti parziali netti: si parte dal +10 per Philadelphia, a cui i canadesi rispondono con il +13 (30-17) del secondo quarto. Un match in cui va in scena una sfida tutta camerunense: a vincerla è Siakam, che con 26 punti, 10 rimbalzi e il 50% al tiro (10/20) batte nel duello a distanza il connazionale Joel Embiid, 21 punti ma con appena 6/20 dal campo. Toronto può contare anche sui 21 di Achiuwa, mentre sono 17 con 4 triple per Harden, vicino alla tripla doppia con 9 rimbalzi e 8 assist. I Raptors restano settimi alle spalle di Cleveland nel testa a testa per i playoff.

HOUSTON ROCKETS-MEMPHIS GRIZZLIES 98-122
Tutto facile per Memphis, che si impone 122-98 in casa di Houston e si conferma al secondo posto ad Ovest visto il ko di Golden State. I Grizzlies partono forte e sono sul +12 (56-44) a metà gara, con l'allungo decisivo che arriva nell'ultimo quarto grazie al 38-27 dei 12 minuti conclusivi. Senza Morant, a trascinare Memphis sono Desmond Bane (24 punti con 8/13 al tiro) e Dillon Brooks, che ne mette a referto 20. Ai Rockets, invece, non bastano i 17 di Schroeder, i 15 di Martin e i 14 di Porter: è ancora ultimo posto dopo il quinto ko di fila. Memphis, invece, è ora potenzialmente a due gare di distanza dagli Warriors quando ne mancano appena dieci alla fine della Regular Season.

GOLDEN STATE WARRIORS-SAN ANTONIO SPURS 108-110
Seconda sconfitta di fila proprio per Golden State, che lascia il secondo posto ad Ovest a Memphis a causa del ko per 110-108 contro gli Spurs. Al Chase Center, nella prima senza Curry dopo l'infortunio contro Boston, gli Warriors cedono nel finale, con San Antonio che gioisce grazie al canestro quasi a ridosso della sirena di Keldon Johnson. Un match che vede subito inseguire la formazione di Kerr, sotto di 14 punti dopo il primo quarto, ma Golden State, trascinata da Poole (28 con 11/21 al tiro) e da Thompson (24 con 6 triple) recupera tutto lo svantaggio e arriva fino al 108-108, ma Johnson evita l'overtime e regala ancora una speranza play-in agli Spurs: gli uomini di Popovich sono a 28-44 contro il 30-41 dei Lakers.

DENVER NUGGETS-BOSTON CELTICS 104-124
Terzo successo di fila per Boston, che si avvicina al terzo posto ad Est di Philadelphia. Il quarto che decide la gara è il secondo: il 124-104 finale, infatti, matura soprattutto grazie al +19 (35-16) del parziale che precede l'intervallo lungo. Decisiva, per stendere un Jokic da 23 punti e 8 rimbalzi (ma anche 8/23 al tiro), la solita, strepitosa coppia composta da Jaylen Brown e Jayson Tatum, entrambi a quota 30 punti e capaci di tirare rispettivamente 12/19 e 11/17 dal campo. Sconfitta pesante per Denver, agganciata al sesto posto ad Ovest da Minnesota: restano dieci partite per evitare il play-in, con i Timberwolves pronti al sorpasso.

NEW YORK KNICKS-UTAH JAZZ 93-108
Colpo esterno di Utah, che passa 108-93 in casa di New York e consolida la zona playoff in una Western Conference più accesa che mai per quanto riguarda i piazzamenti post Regular Season. I Jazz accelerano nella fase centrale di gara (34-22 e 25-20 i parziali di secondo e terzo quarto), trascinati da un Donovan Mitchell capace di realizzare 36 punti con un clamoroso 7/12 dall'arco, oltre al 7/7 a cronometro fermo. Numeri che, uniti ai 23 punti di Clarkson, vanificano gli sforzi dei Knicks, tra i quali il migliore è Barrett a quota 24. Utah stacca Dallas e mette nel mirino il terzo posto di Golden State, Knicks sempre più lontani dal play-in ad Est.

INDIANA PACERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 129-98
Indiana domina e travolge 129-98 Portland in un match senza storia, deciso ben prima della sirena finale. All'intervallo lungo, infatti, è +21 per i Pacers, avanti 69-48. Il punto esclamativo arriva comunque nell'ultimo quarto: un 35-16 che non lascia scampo ai Blazers, che crollano nonostante i 26 punti di Hart che sbaglia solo dall'arco (8/8 in area e 3/5 dalla lunga distanza). Indiana, invece, sorride grazie ai 24 punti di Brissett e ai 18 di Anderson. Quarto ko di fila per Portland: una sconfitta che sa di sentenza per la zona play-in. Indiana, invece, resta terzultima ad Est nonostante il secondo successo di fila.

ORLANDO MAGIC-OKLAHOMA CITY THUNDER 90-85
Nella sfida tra due delle squadre col peggior record stagionale, vince Orlando: 90-85 contro Okc in un match che si decide grazie al 28-21 dell'ultimo quarto, con i Magic che ribaltano il -2 maturato a fine terzo periodo. I padroni di casa si godono la super prestazione di Carter: 30 punti con 16 rimbalzi e 12/15 al tiro, numeri che stendono Okc in una gara dal punteggio comunque basso. Il migliore per i Thunder è Bazley con 18 punti, insufficienti a evitare la nona sconfitta consecutiva. Oklahoma resta penultima ad Ovest, Orlando si conferma fanalino di coda della Eastern Conference.

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