Nba: super Gallinari fa sognare i Clippers, la tripla doppia di Simmons guida i Sixers al riscatto

L'azzurro gioca una partita da 24 punti e LA strappa il fattore campo a Golden State, serie in parità anche tra Brooklyn e Philadelphia

  • A
  • A
  • A

Il cuore di Gallinari fa sognare i Clippers. L'azzurro gioca una partita da 24 punti e guida LA alla rimonta da -31, fino al 135-131 finale, che riporta in parità la serie contro Golden State. A preoccupare coach Kerr sono le condizioni di Cousins, uscito dopo 3 minuti per un infortunio muscolare. Grazie a un terzo quarto da 51 punti e alla tripla doppia di Simmons (18+10+12), i Sixers travolgono Brooklyn 145-123 e si portano sull'1-1 nella serie.

GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES CLIPPERS 131-135 (serie sull'1-1)
Una vittoria di grinta, di orgoglio, di grande determinazione. Una vittoria da squadra. I Los Angeles Clippers espugnano la Oracle Arena, strappano il vantaggio del fattore campo e riportano in parità la serie contro i Golden State Warriors grazie alla vittoria per 135-131 in gara-2. Un successo che arriva a coronamento di una rimonta da urlo (-31 all'inizio del terzo quarto) e che porta la firma di due trascinatori assoluti: Danilo Gallinari e Lou Williams. L'azzurro chiude con una prestazione da 24 punti, 4 rimbalzi e 6 assist, mentre il sesto uomo dell'anno ne aggiunge 36 (con 11 assist), uscendo dalla panchina. Sotto di 23 punti dopo i primi due quarti di gioco, LA sprofonda anche sul -31 in seguito a uno scoppiettante avvio di terzo periodo (9/9 dal campo) dei campioni Nba in carica. Nonostante lo svantaggio siderale, però, i Clippers non si scompongono e recuperano punto su punto, chiudendo i conti nel finale con il rookie Landry Shamet, protagonista a sorpresa di una sfida al cardiopalma. L'ex Wichita State University trasforma la tripla del sorpasso a meno di 16 secondi dalla sirena finale ed è poi Montrezl Harrell (25 punti per lui), dalla lunetta del tiro libero, a scrivere la parola fine sul match. Davvero indecifrabile, invece, la partita di Golden State: avanti senza alcun affanno per quasi mezz'ora, gli Warriors si sciolgono come neve al sole nel finale, allargando le maglie della propria difesa e concedendo la bellezza di 34 punti da palle perse agli avversari. Il miglior realizzatore per i campioni Nba in carica è Steph Curry, che chiude con una prova da 29 punti e 6 assist, a cui si aggiungono i 21 di Kevin Durant e i 17 di Klay Thompson. Oltre alla sconfitta, che riporta la serie in perfetta parità, a preoccupare coach Steve Kerr sono soprattutto le condizioni di DeMarcus Cousins, uscito dopo appena 3 minuti dal parquet per un problema muscolare. La presenza di 'Boogie Man' in gara-3 sarà fondamentale per gli Warriors per non rischiare di trovarsi a inseguire contro una squadra che non si arrende mai.

PHILADELPHIA 76ERS-BROOKLYN NETS 145-123 (serie sull'1-1)
Una vittoria che vale il pronto riscatto. Dopo la sorprendente sconfitta in gara-1, che aveva fatto saltare il fattore campo, i Philadelphia 76ers riportano in parità la serie contro i Brooklyn Nets grazie a una gara-2 da record. Al Wells Fargo Center finisce 145-123 in favore dei ragazzi di coach Brett Brown, che spaccano in due la partita in un terzo quarto da 51 punti segnati, che pareggia i 51 dei Los Angeles Lakers contro i Detroit Pistons del 1962. Come spesso accade, l'anima di Philadelphia è Joel Embiid, che si accende dopo l'intervallo lungo, realizzando 13 dei suoi 23 punti finali nella terza frazione, aperta con un super parziale di 14-0. Per il centro camerunense, che aggiunge anche 10 rimbalzi al proprio bottino, però, la partita finisce anzitempo a causa di un contatto con Rondae Hollis-Jefferson, che gli provoca una leggera distorsione alla caviglia. Non dovrebbe trattarsi di nulla di grave e il centrone dei Sixers dovrebbe essere regolarmente in campo in gara-3 al Barclays Center di Brooklyn. Oltre alla doppia doppia di Embiid, i Sixers si affidano anche a Ben Simmons che, dopo l'opaca prestazione nel primo episodio della serie, risponde con una tripla doppia da 18 punti, 10 rimbalzi e 12 assist, la seconda in carriera nei playoff. A questa, si aggiungono anche i 19 punti di Tobias Harris, i 17 di JJ Redick e i 14 di Boban Marjaovic. Brooklyn, brava a restare a contatto nel primo tempo, paga dazio al rientro dagli spogliatoi, quando si ferma a 23 punti segnati con 8/21 al tiro e 6 errori dalla lunga distanza. Il migliore tra gli ospiti è Spencer Dinwiddie, che ne mette 19 in uscita dalla panchina, a cui si aggiungono i 15 Rondae Hollis-Jefferson e i 16 di D'Angelo Russell. Nonostante la sconfitta, arrivano segnali incoraggianti per i Nets che, tra le mura amiche del Barclays Center, vogliono provare a difendere il piccolo vantaggio accumulato Pennsylvania.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments