BASKET NBA

Nba: successo per Clippers, Gallinari decisivo contro i Bulls

Quarta vittoria consecutiva per LA, l’azzurro segna 15 punti nell’ultimo quarto per fare esultare Atlanta

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Importante vittoria nell’ultima notte di Nba per i Los Angeles Clippers. La squadra di Los Angeles s’impone in casa contro Houston e ottiene il suo quarto successo consecutivo. Bella rimonta anche per Atlanta, che batte Chicago grazie a un Danilo Gallinari decisivo nell’ultimo quarto dove mette a segno 15 dei suoi 20 punti. Super Jokic nel trionfo di Denver. Philadelphia e Milwaukee sono ko. Tatum è il più giovane Celtic di sempre a segnare 53 punti. 

LOS ANGELES CLIPPERS-HOUSTON ROCKETS 126-109
Quarto successo consecutivo per i Clippers, che prende forma nel secondo quarto, quando L.A. umilia Houston con un 41-10 di parziale, dopo essere stati sotto anche di 10 nel primo. Senza Paul George, il solito Leonard fa gli straordinari: si accende nel secondo periodo (11 dei 41 di squadra sono suoi, quando i Clippers piazzano il break decisivo) e poi ne aggiunge altri 8 sia nel terzo che nel quarto, chiudendo una prestazione da 31 punti con 8 assist e buonissime percentuali al tiro (11/20 dal campo con 3/6 da tre punti). Ma le notizie positive arrivano soprattutto da Reggie Jackson, che chiude a quota 26 con 10/14 al tiro e 6 triple a segno. Dopo il sorprendente successo su Dallas, riprende a perdere Houston, al sesto ko nelle ultime sette gare (perse 8 delle ultime 10).

ATLANTA HAWKS-CHICAGO BULLS 120-108
“Vincere partite come questa ci dà fiducia per le prossime: ora sappiamo cosa serve per portare a casa gare di questo tipo e quali tiri dobbiamo prenderci. La chimica sta migliorando”. Così parla Danilo Gallinari al termine della rimonta di Atlanta contro Chicago, dove l’azzurro fa la differenza segnando 15 dei suoi 20 punti nell’ultimo quarto con tre delle sue quattro triple di serata tutte pesantissime, giocando l’intero periodo finale senza mai uscire. Per lui alla fine 6/16 al tiro e anche 6 rimbalzi. Gli Hawks si aggrappano anche un Trae Young in serata decisamente ispirata con 42 punti, 8 rimbalzi e 9 assist pur segnando una sola tripla. S’interrompe a tre la striscia di successi dei Bulls, nonostante un primo tempo sensazionale di Zach LaVine da 39 punti li avesse mandati all’intervallo sopra di 13 lunghezze.

DENVER NUGGETS-SAN ANTONIO SPURS 121-119
La marcia dei Nuggets non si arresta: conquistato l’ottavo successo di fila (il settimo da quando c’è Aaron Gordon) battendo di nuovo San Antonio in casa per la seconda volta in tre giorni. Sopra anche di 18 lunghezze nel primo tempo, i Nuggets tremano però fino alla fine quando gli sforzi di Derrick White (25 punti) e DeMar DeRozan (24 e 12 assist) riportano gli Spurs a contatto, avendo anche tre tiri per pareggiarla. Nikola Jokic aggiunge un’altra prestazione scintillante alla sua candidatura per il premio di MVP: 26 punti, 13 rimbalzi e 14 assist per la 54esima tripla doppia in carriera, seguito dai 22+10 di Michael Porter Jr. e i 21 di Monte Morris per far fronte all’assenza di Jamal Murray (terza gara saltata per un ginocchio destro dolorante). Quinto ko consecutivo per San Antonio.

NEW ORLEANS PELICANS-PHILADELPHIA 76ERS 101-94
Zion Williamson si dimostra difficile da arginare, trovando la via del canestro per ricacciare indietro gli avversari dopo ogni tentativo di rimonta, segnando 14 dei suoi 37 punti finali nel quarto periodo. Lo provano a proprie spese i Sixers che, nonostante siano al completo, vengono tenuti al minimo stagionale con 94 punti, complice il brutto 5/16 per 14 punti di Joel Embiid e l’11/31 di squadra da tre. Williamson segna 14 dei suoi 37 punti finali nel quarto periodo. Al 15/28 dal campo aggiunge anche 15 rimbalzi e 8 assist, sopperendo anche alla serata da 5/21 al tiro di Brandon Ingram al rientro dopo cinque partite di assenza. New Orleans è ora a una gara di distanza dal decimo posto occupato da Golden State per agganciare il torneo play-in. Philadelphia sempre seconda a Est.

MILWAUKEE BUCKS-CHARLOTTE HORNETS 119-127
Il successo di Charlotte a Milwaukee vale un record di 27-24, salendo tre partite sopra il 50% di vittorie per la prima volta dal gennaio 2017. Il massimo stagionale da 26 punti di Miles Bridges basta per avere la meglio dei Bucks a dir poco rimaneggiati, visto che era assente tutto il quintetto titolare e il miglior realizzatore è stato Jordan Nwora con 24 punti. La lista degli infortunati dei Bucks è lunghissima: Holiday fuori per una contusione al ginocchio sinistro, DiVincenzo per l’anca, Lopez per la schiena, Middleton per il ginocchio e Tucker per il polpaccio. A cui ovviamente si aggiunge Giannis Antetokounmpo fuori per la quarta partita consecutiva per un ginocchio sinistro che continua a dare problemi. Per Milwaukee sono tre le sconfitte di fila.

NEW YORK KNICKS-MEMPHIS GRIZZLIES 133-129 OT
I Knicks ottengono un’importante vittoria con le unghie e con i denti al termine di una gara di sofferenza in cui sono stati sotto per tutta la partita e di 13 lunghezze a metà ultimo quarto. Un gioco da tre punti di Julius Randle e un paio di giocate di RJ Barrett pareggiano i conti nei regolamentari, con Ja Morant che sbaglia il tiro della possibile vittoria lasciando campo aperto agli avversari. A fare la differenza nel supplementare sono stati 9 dei 19 punti di Alec Burks, ma tanti Knicks hanno dato il loro contributo. Immanuel Quickley e Barrett sono i migliori con 20 punti, a cui si aggiungono anche i 19 di Derrick Rose e soprattutto la tripla doppia di Randle, che pur tirando male (4/12 al tiro e zero punti nel primo tempo) chiude con 15-10-11.

BOSTON CELTICS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 145-136 OT
Boston si deve sudare la quarta vittoria nelle ultime cinque partite fino all’overtime. Per di più rimontando 17 punti di svantaggio nel terzo quarto, ma poi ci pensa uno straordinario Jayson Tatum a firmare la vittoria. Il 23enne diventa il più giovane nella storia dei Celtics a segnare 53 punti in una partita, superando il record di Larry Bird. Per farlo ha avuto bisogno di 18 punti tra quarto periodo e supplementare, stracciando il suo precedente massimo in carriera da 41 punti con uno spettacolare 16/25 al tiro (di cui 6/10 da tre) e 15/16 dalla lunetta. Per i Timberwolves, Karl-Anthony Towns è il migliore dei suoi con 30 punti e 12 rimbalzi, seguito dai 24 di Anthony Edwards e i 26 di D’Angelo Russell.

GOLDEN STATE WARRIORS-WASHINGTON WIZARDS 107-110
Sopra di tre a meno di 20 secondi dalla fine e dopo un errore di Russell Westbrook, Golden State subisce incredibilmente un tiro da tre punti e commette un fallo, trovando una sconfitta davvero pesante contro Washington. Nel finale di gara rocambolesco l’eroe di Washington è Bradley Beal, che dopo una partita decisamente sottotono per i suoi standard (7/16 per 20 punti alla fine) è il più veloce di tutti ad avventarsi sul rimbalzo d’attacco, mettendo i piedi dietro l’arco per segnare la tripla della parità a 6.1 secondi dalla fine, trovando anche il fallo di Andrew Wiggins per il libero del sorpasso. Niente da fare nuovamente per Steph Curry, che deve di nuovo masticare amaro al termine di una partita che sembrava decisamente nelle mani di Golden State a pochi secondi dalla fine. I suoi 32 punti con 11/25 al tiro non sono bastati nemmeno nell’ultima stanotte.

ORLANDO MAGIC-INDIANA PACERS 106-111
Il rientro di Domantas Sabonis con 16 punti e 15 rimbalzi aiuta Indiana a conquistare la vittoria a Orlando (la seconda consecutiva dopo quella ottenuta contro Minnesota), dove il protagonista è soprattutto Aaron Holiday che bissa i 22 contro i Timberwolves mettendone altri 20 contro i Magic, salendo a 13/19 dalla lunga distanza nelle ultime partite. Terrence Ross ci prova fino alla fine segnando 10 dei suoi 24 punti nel quarto finale, ma senza riuscire a evitare la quarta sconfitta consecutiva ai suoi compagni di squadra. Per i Magic, buone anche le prestazioni di Bamba e di Ennis, che terminano il match entrambi a quota 14 punti.

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