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Nba: show di Embiid, i Sixers travolgono i Lakers. Vincono Fontecchio e il Gallo  

L'Mvp della scorsa stagione va in tripla doppia nel roboante successo sui Lakers. Sorride Denver senza Jokic, vittorie per Utah e i Wizards

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Nba: show di Embiid, i Sixers travolgono i Lakers. Vincono Fontecchio e il Gallo<br />
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© Getty Images

La notte Nba è scandita dalla grande prestazione dei Philadelphia 76ers: la seconda forza dell'Eastern Conference si conferma tale con le prove da sogno di Maxey (31) ed Embiid, che va in tripla doppia con 30 punti, 11 rimbalzi e 11 assist nel 138-94 sui Lakers. Vincono i Nuggets senza Jokic ed esultano anche gli italiani: 14 punti per Fontecchio (in quintetto) nel successo di Utah sui Pelicans, 16 per Gallinari nei Wizards che battono Detroit. 

PHILADELPHIA 76ERS-LOS ANGELES LAKERS 138-94
I Philadelphia 76ers si confermano la seconda forza dell'Eastern Conference (12-5, coi Magic e i Bucks) e una delle migliori squadre dell'Nba con una prestazione sontuosa, nella quale passeggiano letteralmente sui Los Angeles Lakers. Non c'è mai storia nella sfida, coi Sixers che volano sul +13 nel primo quarto e veleggiano intorno ai venti punti di margine fino all'ultimo e disequilibrante quarto: il parziale da 40-14 sancisce il punteggio finale, 138-94 per Phila. Bastano tre quarti a Joel Embiid per mettere a segno una prestazione d'autore: 30 punti, 11 rimbalzi e 11 assist che valgono la tripla doppia nel larghissimo trionfo casalingo. Il top-scorer dei Sixers, che portano in doppia cifra anche l'ex Beverley e Batum, è però un altro: Tyrese Maxey, che chiude con 31 punti, 3 rimbalzi e 8 assist. Nei Lakers, che tirano al 25% da tre e non entrano mai in gara, si salvano solo LeBron (18) e Anthony Davis, che chiude con 17 punti e 11 rimbalzi. Numeri che non bastano per evitare l'umiliazione in trasferta, per una LA che è ottava a Ovest (10-8). I 76ers restano invece sempre in scia dei Celtics, leader a Est con 13 vittorie e 4 ko. 

LOS ANGELES CLIPPERS-DENVER NUGGETS 104-113
Le assenze si sprecano per i Denver Nuggets: out Jokic per un problema alla schiena, così come Aaron Gordon e Jamal Murray. Nonostante questo, sono i campioni in carica ad aver meglio in una gara sofferta contro i Los Angeles Clippers, ottenendo un grande successo in rimonta. Un terzo quarto da 32-19 per i Clippers vale infatti il +11 al termine del periodo (88-77), che viene ribaltato con un sontuoso ultimo tempo: il 36-16 a favore della formazione ospite vale il 113-104 finale per Denver, che ottiene la 12a vittoria stagionale (con sei ko) e risale al terzo posto nella Western Conference. Il trascinatore dei Nuggets è un ex: Reggie Jackson chiude con 35 punti e 13 assist, molti dei quali per un DeAndre Jordan che parte in quintetto e firma 21 punti con 13 rimbalzi. Alla formazione losangelina, ora 11a a Ovest (7-9), non bastano i 31 punti di Kawhi Leonard e i 23 di Zubac (con 14 rimbalzi), così come la buona prova di Westbrook con 14 punti e 11 rimbalzi. Pesano come un macigno gli errori di Paul George, con un 2/13 al tiro che ben esemplifica la serata storta dei sempre altalenanti Clippers. 

UTAH JAZZ-NEW ORLEANS PELICANS 114-112
Una partita combattutissima, con 16 cambiamenti di fronte e un ultimo minuto in cui nessuna squadra riesce a segnare, premia i padroni di casa. Sono gli Utah Jazz ad uscire vincenti, seppur di misura, dalla battaglia contro i New Orleans Pelicans: il 114-112 consente loro di risalire la classifica e portarsi al 12° posto a ovest (6-11), infliggendo il secondo ko consecutivo alla nona forza della Western Conference (9-9). Il migliore dei Jazz è il rookie Keyonte George, che parte tra i titolari e chiude con 19 punti, precedendo un Clarkson da 16 punti e 10 assist. Ma soprattutto nel quintetto di Utah, che porta sette giocatori (su dieci) in doppia cifra, c'è un Simone Fontecchio ancora incisivo: l'azzurro gioca 28 minuti e mette a referto un bottino da 14 punti, quattro rimbalzi e due assist, risultando efficace anche in difesa. Numeri che bastano per sconfiggere i Pelicans: questa volta non bastano le grandi prove di Zion Williamson (26) e Brandon Ingram (25) per salvare New Orleans.  

DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 107-126
Il confronto tra le due formazioni più deboli dell'Eastern Conference vede vittoriosi i Washington Wizards, che interrompono la loro striscia di nove sconfitte consecutive con un'ottima ripresa e una preziosa vittoria in trasferta. Dopo due quarti equilibrati, che vedono Washington chiuder sul +3 (57-54), i Pistons infatti affondano nel terzo e nel quarto periodo, venendo sconfitti 126-107 e incassando la 14a sconfitta consecutiva. Un numero che rafforza il loro ultimo posto a Est (2-15), alle spalle proprio dei Wizards (3-14), trascinati da una grande prestazione individuale. Kyle Kuzma mette infatti a referto 32 punti e sfiora la tripla doppia, completando la sua prova con 12 rimbalzi e 8 assist. Alle sue spalle Deni Avdija (16) e Danilo Gallinari, che è incisivo dalla panchina: 16 punti, due rimbalzi e due assist in 19' con un ragguardevole 5/8 dal campo. Non c'è pace invece per Detroit, che tira al 21% da tre e ha un solo giocatore all'altezza della situazione: è ancora Cade Cunningham, che chiude con 26 punti nell'ennesima sconfitta dei suoi.  

INDIANA PACERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 110-114
Sorprendente sconfitta last-minute per gli Indiana Pacers, che cadono nei secondi finali dopo un match estremamente equilibrato contro i Portland Trail Blazers, che li aveva visti chiudere sul -5 a metà gara (65-60) e tornare in gioco nel terzo quarto, pareggiando i conti coi Blazers (83-83). La vittoria di questi ultimi matura grazie alla freddezza del veterano ed ex Malcolm Brogdon, che realizza il tiro decisivo per indirizzare la sfida nel finale in volata. Il successo è così di Portland, che consolida il suo 13° posto a Ovest (5-12) e festeggia un'ottima prestazione del suo pacchetto offensivo. Il top-scorer è Jerami Grant con 34 punti, precedendo il già menzionato Brogdon (24) ed Ayton (22), che mette a referto anche 13 rimbalzi. Sono 13 i punti della seconda scelta del draft, Scoot Henderson, mentre ai Pacers non basta un grande Haliburton da 33 punti e 9 assist. La sua prestazione non viene supportata dai compagni e Indiana scivola indietro in classifica: ora è sesta, in tandem coi Knicks (9-7). 

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