Curry-show, vince Golden State

I campioni in carica si impongono 116-94 alla Oracle Arena contro i Portland Trail Blazers grazie ai 36 punti di un incontenibile Steph Curry

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Si aprono con una comoda vittoria le finali di Conference per i Golden State Warriors. I campioni Nba si impongono per 116-94 contro Portland alla Oracle Arena in gara-1 nonostante l'assenza di Durant, ancora out per il problema al polpaccio. A fare il fenomeno ci pensa Curry, che chiude a quota 36 punti nella sfida (stravinta) con il fratello Seth. Ai Blazers, reduci dalle sette fatiche contro Denver, non bastano i 19 di Lillard.

GOLDEN STATE WARRIORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 116-94 (serie 1-0)
Tutto secondo copione. Non c'è Kevin Durant, ancora out per l'infortunio al polpaccio accusato contro Houston, ma i Golden State Warriors dimostrano di essere sempre la squadra da battere. Le finali di Conference contro i Portland Trail Blazers, infatti, si aprono con una comoda vittoria, che permette ai campioni Nba di portarsi sull'1-0 nella serie e di difendere il vantaggio del fattore campo. Alla Oracle Arena, finisce 116-94 per gli Warriors, che scappano via nel corso del secondo quarto e poi allungano definitivamente nel finale, arrivando a toccare anche il +22 nel corso dell'ultima frazione. Decisamente troppo scarichi i Blazers, reduci dalle sette fatiche contro i Denver Nuggets, e mai realmente in partita. Decisiva l'ultima frazione di gioco in cui Golden State realizza la bellezza di 39 punti per chiudere i conti, senza trovare alcuna reazione da parte degli ospiti. Il protagonista indiscusso del match è Steph Curry, ancora caldissimo dopo il secondo tempo da incorniciare di gara-6 contro Houston. Lo Splash Brother chiude con 36 punti e uno straordinario 9/15 dalla lunga distanza, stravincendo il duello in salsa familiare con il fratello Seth, che si ferma a quota 3, con 1/7 al tiro.

A dare manforte al numero 30 ci pensa Klay Thompson, che ne mette 26 nonostante una serata storta al tiro (10/24 dal campo e 3/9 da tre), ai quali si aggiunge anche la doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi (con 5 assist e 2 recuperi) di Draymond Green, l'unico altro giocatore a toccare la doppia cifra per i padroni di casa. Che mandano comunque la bellezza di 10 giocatori a referto, con coach Steve Kerr che dà fondo alle proprie rotazioni, regalando spazio anche a Damian Jones, fuori addirittura dell'inizio del mese di dicembre. Portland paga le sette sfiancanti partite contro Denver e, ancora ebbra per l'emozione della vittoria del Pepsi Center, si fa trovare impreparata al primo atto della serie. I Blazers tirano con percentuali pessime dal campo (36% di squadra e 25% dall'arco) e, soprattutto, perdono ben 21 palloni, che permettono a Golden State di trovare 31 punti dalle palle perse. In difesa, poi, la squadra di Terry Stotts non riesce in alcun modo a individuare le giuste contromisure a un Curry caldissimo, non adattando i propri schemi difensivi e concedendo tiri aperti a uno dei cecchini più mortiferi della lega. In attacco, invece, le cose girano un po' meglio con cinque giocatori in doppia cifra, anche se nessuno di questi riesce a scollinare oltre quota 20 punti. Il top-scorer è Damian Lillard, che chiude con 19 punti, nonostante un pessimo 4/12 dal campo. A questi, si aggiungono i 17 punti di CJ McCollum, trascinatore assoluto contro Denver, i 17 di Maurice Harkless e Rodeny Hood e la doppia doppia da 10 punti e 16 rimbalzi di Enes Kanter. Con il rebus Kevin Durant ancora da risolvere, i Golden State Warriors vorranno provare a ripetersi anche in gara-2 per trasferirsi in Oregon con un comodo vantaggio in vista del rientro di KD35.

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