NBA

Nba: Phoenix s’impone sui Lakers, sorpasso al secondo posto a Ovest

Quinta sconfitta nelle ultime sette per i campioni in carica, ora terzi. Perdono anche i Clippers (quarti), Denver passa a Milwaukee

  • A
  • A
  • A

Terzo successo consecutivo in Nba per i Suns, corsari sul campo dei Lakers che ora sono pure scavalcati al secondo posto a Ovest proprio da Phoenix; non bastano i 38 punti di LeBron. Ko anche i Clippers, che scivolano in quarta posizione dopo la sconfitta a Boston. Vittoria per Denver che, con un super Jokic, batte in trasferta Milwaukee. Bene gli Spurs in casa contro i Knicks; la marcia degli Heat è interrotta da Atlanta (8 punti di Gallinari).

LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 104-114
Allo Staples Center arriva il successo numero 15 nelle ultime 18 partite (il terzo di fila) per i Suns, che vale il secondo posto proprio ai danni dei Lakers (quinto ko nelle ultime 7) alle spalle di Utah. Dario Saric segna 10 dei suoi 21 punti (miglior marcatore di squadra) nell’ultimo quarto, spalleggiato da un Mikal Bridges autore di 19 punti. Devin Booker, espulso a metà del terzo periodo, si ferma a 17. Le troppe assenze in casa L.A. hanno pesato fortemente ed era complicato avere la meglio contro Phoenix. I campioni in carica, già senza Anthony Davis e Kyle Kuzma, devono rinunciare prima del match anche a Marc Gasol, promuovendo per la prima volta in quintetto Montrezl Harrell. LeBron James è comunque da 38 punti, con 16/24 al tiro, 6 assist e 5 rimbalzi. Sono 17 i punti di Dennis Schroder (ma con 17 tiri, solo 6 segnati) e 16 quelli in 19 minuti dalla panchina di Talen Horton-Tucker.

BOSTON CELTICS-LOS ANGELES CLIPPERS 117-112
Boston sembra avere ritrovato il ritmo giusto e, dopo avere perso 9 partite su 14, piega i Clippers presentitisi al TD Garden senza Kawhi Leonard, alle prese con dei dolori alla schiena. Kemba Walker mette a referto 25 punti (quarta volta consecutiva che tocca almeno quota 20), con 18 di Jaylen Brown e 39 dalla panchina, guidata Payton Pritchard (14) e Robert Williams (13), entrambi in doppia cifra. Boston vince anche la battaglia in area: 42-32. Senza Leonard, il peso dell’attacco dei Clippers ricade quasi interamente sulle spalle di Paul George. L’ex OKC risponde con 32 punti e 5 triple a segno (ma su 15 tentativi), ma quando viene marcato da Brown o Tatum tira solo 1/11 (per 3 punti). Coach Lue ha 25 punti da Reggie Jackson, inserito in quintetto, ma non molto altro e Los Angeles deve incassare la quinta sconfitta nelle ultime 8 gare.

MILWAUKEE BUCKS-DENVER NUGGETS 97-128
Successo mai in discussione dei Nuggets su un campo difficile come quello di Milwaukee. Nikola Jokic è in formato MVP, autore di 37 punti, 10 rimbalzi e 11 assist con un paio di recuperi e un letale 15/23 dal campo. Per il centro serbo è la nona tripla doppia stagionale; la 50esima in carriera. Ai canestri del centro serbo si aggiungono quelli di un quintetto tutto in doppia cifra, con Jamal Murray a quota 24, Will Barton a 14 mentre P.J. Dozier in uscita dalla panchina ne firma 19 con ben 17 tiri tentati. I Bucks chiudono così malamente una striscia di 5 vittorie consecutive. Giannis Antetokounmpo si ferma a quota 27 punti segnati, mentre Khris Middleton non va oltre i 20 punti in 29 minuti di utilizzo. I Bucks restano così terzi a Est e mancano l’aggancio al secondo posto dei Nets.

SAN ANTONIO SPURS-NEW YORK KNICKS 119-93
I Knicks vengono riportati sulla terra dagli Spurs. Pur senza LaMarcus Aldridge, il miglior marcatore di San Antonio è Trey Lyles con 18 punti. Ne aggiunge 17 Dejounte Murray, ma è la profondità della panchina di coach Popovich (55 punti segnati contro i 44 di quella dei Knicks, che però ne ha 26 solo da Quickley) a essere determinante. Vittoriosi in 7 delle ultime 9, i Knicks incappano in una serata storta. Dei 93 punti segnati, 26 portano la firma dell’ottimo rookie Immanuel Quickley, sempre più convincente, prendendosi ben 21 tiri e mandando a bersaglio 6 triple su 13. In doppia doppia Julius Randle (14 con 11 rimbalzi, meno produttivo del suo solito). New York ha anche 15 punti con 5/9 al tiro da RJ Barrett.

MIAMI HEAT-ATLANTA HAWKS 80-94
La cavalcata trionfale di sei vittorie consecutive di Miami, priva di Butler, viene bruscamente interrotta da Atlanta grazie a un decisivo Trae Young, capace di segnare 13 punti consecutivi (dei suoi 18) nell’ultimo periodo. Tutto il quintetto Hawks è in doppia cifra, con 17 punti di John Collins e 17 rimbalzi (con 10 punti) di Clint Capela, in una rara gara dal punteggio molto basso. Anche con in nuovo allenatore, il ruolo di Danilo Gallinari non cambia, essendo utilizzato sempre in uscita dalla panchina e sempre con minuti abbastanza limitati (25 contro gli Heat). L’azzurro risponde con 8 punti e 4 rimbalzi in una serata in cui non tira bene (2/7 dal campo, tutte conclusioni da tre punti tranne una) ma chiude con il migliore plus/minus dei suoi (+20). Inutili per gli Heat i 14 punti a testa di Duncan Robinson e Goran Dragic.

WASHINGTON WIZARDS-MEMPHIS GRIZZLIES 111-125
Seconda sconfitta consecutiva per gli Wizards, battuti in casa dai Grizzlies che allungano nel primo tempo e controllano nel secondo. Bradley Beal si ferma a quota 23 punti segnati; gli stessi messi a referto da Russell Westbrook che aggiunge sì 15 assist, ma che colleziona anche 8 delle 22 palle perse da Washington. Ja Morant in versione All-Star trascina Memphis al terzo successo nelle ultime quattro: alla sirena finale sono 35 punti e 10 assist, con 5 rimbalzi, 11/18 al tiro, un paio di triple a bersaglio e un +21 di plus/minus nei 33 minuti in cui resta sul parquet. Sono sette i giocatori che i Grizzlies mandano in doppia cifra, con Dillon Brooks che chiude con 20 punti; gli stessi raggiunti in uscita dalla panchina da De’Anthony Melton.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments