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Nba: Minnesota ko con Orlando e raggiunta in vetta da Okc. Vince Denver

I Magic battono i Timberwolves, ora primi ma insieme ai Thunder che superano Charlotte. Nuggets ok contro Portland, bene anche i Clippers

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Nba: Minnesota ko con Orlando e raggiunta in vetta da Okc. Vince Denver - foto 1
© Getty Images

Nella notte Nba, crolla la capolista della Western Conference: Minnesota, infatti, perde 108-106 in casa contro Orlando e si fa raggiungere da Okc, che batte Charlotte 126-106. Ne approfittano anche Denver e i Clippers, che stendono rispettivamente Portland (120-108) e Detroit (136-125, 11 punti per Danilo Gallinari). Cade invece Phoenix, battuta 129-120 ad Atlanta, mentre Golden State fa il colpo in trasferta e supera 121-101 Memphis.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-ORLANDO MAGIC 106-108
Doppia delusione per Minnesota, che in un colpo perde partita e primo posto in solitaria ad Ovest: Orlando si impone 108-106 e costringe i Timberwolves a condividere la vetta con i Thunder. Merito del 28-18 dell'ultimo quarto, fondamentale per ribaltare il +8 in favore dei padroni di casa a 12 minuti dalla fine, quando il risultato è sull'88-80. Fondamentale Banchero con i suoi 23 punti, così come Wagner (19) e Carter Jr (18), mentre a Minnesota non bastano i 22 di Edwards e Gobert, che aggiunge anche 16 rimbalzi.

OKLAHOMA CITY THUNDER-CHARLOTTE HORNETS 126-106
Okc scarta il regalo di Orlando e supera 126-106 Charlotte agganciando così Minnesota in vetta ad Ovest. Partita senza storia, visto che a 12 minuti dalla fine i Thunder sono avanti di ben 33 punti (105-72). Gli Hornets riescono soltanto a rendere meno amaro il ko: non bastano i 28 punti di Miller. Ne realizza invece 31 con 9 assist, invece, Shai Gilgeous-Alexander.

DETROIT PISTONS-LOS ANGELES CLIPPERS 125-136
Ad approfittare del ko di Minnesota sono anche i Clippers, che si impongono 136-125 a Detroit contro i Pistons di Danilo Gallinari. Gli 11 punti dell'ex Washington non sono sufficienti di fronte al 74-57 che Los Angeles totalizza nel secondo e terzo periodo, trascinata dai 33 punti di Kawhi Leonard. I Clippers sono ora terzi ad Ovest con 32-15 contro il 34-15 di Minnesota e Okc: potenzialmente, la formazione di Lue è insomma prima insieme ai Timberwolves e ai Thunder. Detroit sempre più ultima ad Est.

DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 120-108
Anche Denver si avvicina al primo posto ad Ovest superando 120-108 Portland in un match in cui è più che evidente la firma di Nikola Jokic. L'Mvp delle scorse Finals realizza una tripla doppia da 27 punti, 22 rimbalzi e 12 assist, contribuendo alla fuga dei campioni in carica che si concretizza nella ripresa dopo il 59-55 del primo tempo. Inutili i 29 di Simons per i Trail Blazers, che tornano sulla terra dopo il 119-116 rifilato a Milwaukee e restano penultimi con 15-34 di record.

WASHINGTON WIZARDS-MIAMI HEAT 102-110
Colpo nella capitale per Miami, che si impone 110-102 a Washington contro i Wizards, che crollano nonostante i 26 punti di Kispert. Fondamentale il 31-15 del terzo periodo dopo il 59-56 in favore dei padroni di casa dopo il primo tempo. Inutile anche il 28-23 degli ultimi 12 minuti, nei quali Washington prova a riavvicinarsi agli Heat. Ad Est, i Wizards sono sempre più penultimi, mentre Miami è al secondo successo di fila: ora il sesto posto dista soltanto mezza partita.

ATLANTA HAWKS-PHOENIX SUNS 129-120
Dopo due successi di fila torna a perdere Phoenix, battuta 129-120 da Atlanta. La super sfida tra Young, uno dei grandi assenti all'All-Star Game che si svolgerà ad Indianapolis, e Kevin Durant va ad "Ice Trae", che mette a referto 32 punti e 15 assist vanificando i 35 con 8 rimbalzi e 8 assist dell'ex Brooklyn e Golden State. A fare la differenza è la ripresa, visto che all'intervallo lungo gli Hawks sono avanti soltanto di un possesso (66-63). La franchigia della Georgia sale così a 21-27 di record: terzo successo di fila che vale il decimo posto e il play-in. I Suns si fanno agganciare in sesta piazza, invece, dai Pelicans.

SAN ANTONIO SPURS-NEW ORLEANS PELICANS 113-114
Proprio New Orleans agguanta il treno playoff grazie al 114-113 di San Antonio firmato da Zion Williamson, che con un canestro a 3 secondi dalla sirena fa esultare i Pelicans. Il tutto al termine di una partita da 33 punti e 8 rimbalzi. Non bastano i 16 con 14 rimbalzi del solito Victor Wembanyama, invece, agli Spurs, che si confermano nei bassifondi della Western Conference. New Orleans, invece, è in piena lotta per la post Season e senza passare dal play-in.

INDIANA PACERS-SACRAMENTO KINGS 122-133
Crolla Indiana, battuta 133-122 in casa da Sacramento. Un match che si decide nella fase centrale di gara, visto che dal +1 per i Pacers (39-38) dopo il primo periodo si passa al +11 (99-88) in favore dei Kings a 12 minuti dalla fine. Un grande contributo lo dà Sabonis, che mette a referto una doppia doppia da 26 punti e 11 rimbalzi (con anche 7 assist), mentre ai padroni di casa non bastano i 31 di Mathurin. Indiana perde e ha ora solo mezza partita di vantaggio sul settimo posto ad Est di Orlando, mentre la franchigia della California conferma il quinto posto con 28-19 di record.

MEMPHIS GRIZZLIES-GOLDEN STATE WARRIORS 101-121
Secondo successo di fila per Golden State, che si impone 121-101 a Memphis. Protagonista assoluto del match con 29 punti e 6 rimbalzi è Jonathan Kuminga, che contribuisce agli allunghi dei Warriors che arrivano prima nel secondo quarto (33-24 per il 57-47 dell'intervallo lungo), poi nel finale (36-28 negli ultimi 12 minuti). Non bastano i 27 di Jaren Jackson Jr ai Grizzlies, che non riescono ad avvicinarsi alla formazione di Kerr. Golden State, invece, riduce le distanze da Utah: è a tre partite di distanza con cinque match in meno.

HOUSTON ROCKETS-TORONTO RAPTORS 135-106
Non c'è gara a Houston: i Rockets partono forte e ipotecano con largo anticipo la sfida con Toronto vinta 135-106. Trascinata da Şengün, autore di 24 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, la franchigia del Texas vola subito sul +14 a fine primo quarto (37-23), mentre a metà gara è sul +19 (66-47). L'allungo definitivo arriva ad inizio ripresa, così gli ultimi 12 minuti si trasformano in un conto alla rovescia per Houston, che è ora alla distanza minima dal decimo posto di Utah. Ad Est, invece, Toronto è dodicesima con 17-31 di record: inutili i 28 punti di Barnes.

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