BASKET NBA

Nba: Milwaukee stende Indiana, Lakers ok all'overtime su Dallas

I campioni senza Antetokounmpo passano 114-99 contro i Pacers, 107-104 per i gialloviola sui Mavs. Atlanta vince ad Orlando, 10 punti per Gallinari

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Nella notte Nba, vincono i campioni in carica di Milwaukee, che nonostante l'assenza di Giannis Antetokounmpo battono 114-99 Indiana. Sorridono all'overtime i Lakers: 107-104 sui Mavs privi di Doncic. Colpo esterno di Atlanta, che passa in casa di Orlando con Gallinari che realizza 10 punti. Cleveland travolge Houston, mentre Utah stende i Clippers. Miami, Memphis e Charlotte si impongono in trasferta su Philadelphia, Portland e San Antonio.

MILWAUKEE BUCKS-INDIANA PACERS 114-99
Milwaukee torna alla vittoria, battendo 114-99 Indiana e dimenticando il ko di Boston e prendendosi il secondo posto con tre partite in più, però, rispetto a Chicago terza e due in più della capolista Brooklyn. I campioni in carica non soffrono particolarmente le assenze di Giannis Antetokounmpo e di Khris Middleton, anche se hanno bisogno di un super ultimo quarto (27-12) dopo l'87-87 dei primi 36 minuti. Ad incidere sensibilmente nel match è un super Jrue Holiday, che mette a referto 26 punti, 14 assist e 4 rimbalzi con 12/18 al tiro: prestazione sontuosa affiancata da quella altrettanto positiva di Connaughton, 20 punti (gli stessi di Portis) con sole due conclusioni sbagliate e un favoloso 4/5 dall'arco. Tra le file dei Pacers, LeVert e Sabonis realizzano 16 punti, con il lituano anche in doppia doppia con 14 rimbalzi, in una serata in cui altri tre vanno in doppia cifra: Turner (13), Brogdon (12) e Duarte (10). Numeri che non bastano: arriva il secondo ko dopo quello con Golden State, che vale il penultimo posto ad Est con lo score di 12-18. 19-11, invece, per i Bucks.

DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES LAKERS 104-107
I Lakers passano 107-104 all'overtime in casa di Dallas, respingendo proprio l'assalto dei Mavericks ancora privi dell'infortunato Luka Doncic e confermandosi in zona playoff nella Western Conference, agganciando inoltre il quinto posto dei rivali cittadini dei Clippers a 16-13 di score. Una sfida equilibrata decisa ad un secondo dalla fine dei 53 minuti, con la parità che persiste già a fine terzo tempo (73-73): il 20-20 dell'ultimo periodo obbliga le due squadre a giocarsi tutto all'overtime. E a decidere la sfida è il giocatore che non ti aspetti: Austin Reaves, il rookie che con 5/6 dall'arco e 15 punti in totali cala la tripla del 107-104 a un secondo dalla sirena. Un successo costruito inevitabilmente dai Big Three, con LeBron James che chiude a 24 punti mentre Russell Westbrook e Anthony Davis che raggiungono la doppia doppia rispettivamente con 23 e 20 punti e 10 e 12 rimbalzi, con l'ex Okc che va ad un assist dalla tripla doppia. Tra le fila di Dallas, il top scorer Brunson (25) e la doppia doppia di Porzingis (23 con 12 rimbalzi) non bastano ad evitare il quattordicesimo ko in Regular Season.

ORLANDO MAGIC-ATLANTA HAWKS 99-111
Tutto facile per Atlanta, che passa 111-99 in casa di Orlando con una vittoria ampiamente acquisita già prima dell'ultimo quarto, nel quale i Magic trovano un inutile 26-18: sul 93-73 dei primi 36 minuti, infatti, la sfida è già irrimediabilmente compromessa per i padroni di casa, sotto di 14 (64-50) all'intervallo lungo. Gli Hawks conservano il nono posto della Eastern Conference grazie ai 28 punti di Trae Young, che tira male dall'arco (1/8) ma chiude col 50% al tiro (11/22), e alla doppia doppia di Collins, a quota 21 punti e 10 rimbalzi. Bene anche Danilo Gallinari, impiegato complessivamente per metà gara e capace di realizzare 10 punti con 3/6 dal campo, 2/4 dall'arco e due liberi. Solo Wagner (19) e Ross (18) riescono invece a tenere il passo degli avversari tra le fila di Orlando, sempre penultima ad ovest con 24 sconfitte in 29 partite. Atlanta, invece, resta in zona play-in con lo stesso score (14-14) di Boston.

CLEVELAND CAVALIERS-HOUSTON ROCKETS 124-89
Non c'è storia in Ohio: Cleveland travolge con un clamoroso primo tempo Houston e conquista la quinta vittoria consecutiva, affermandosi come la squadra con la miglior striscia attiva di tutta l'Nba insieme a Utah (5-0). I primi 24 minuti sono disastrosi per i Rockets: i Cavs, infatti, rischiano di doppiare gli ospiti e all'intervallo lungo è 69-38 in favore dei padroni di casa. La situazione non cambia nella ripresa (55-51) e Cleveland può godersi una vittoria tanto tranquilla quanto importante per restare quarta con il 60% di vittorie: 18-12 lo score di una squadra che manda cinque giocatori in doppia cifra. Il migliore è Garland con 21 punti, 7/11 al tiro e 3 triple, le stesse di un Okoro infallibile dall'arco e capace di sbagliare solo due conclusioni dal campo, un 7/9 che gli vale 20 punti: a completare la festa sono Wade, in doppia doppia con 16 punti e 10 rimbalzi, i 15 di Kevin Love e i 12 di Markkanen. Houston, invece, prova ad aggrapparsi alla doppia doppia del turco Sengun (19 con 11 rimbalzi), ma non basta: diciannovesimo ko nelle ultime 28 gare.

PHILADELPHIA 76ERS MIAMI-HEAT 96-101
Colpo esterno di Miami, che resta a portata di aggancio al quarto posto ad Est battendo e respingendo l'assalto di Philadelphia, ko 101-96 e scivolando al settimo posto dopo il sorpasso di Charlotte. Senza giocatori chiave come Butler e Herro, la formazione di Spoelstra riesce comunque a vincere e a resistere all'assalto dei Sixers che, in svantaggio di 11 punti dopo il terzo quarto (81-70) provano a rientrare e vengono stesi alla fine soltanto dalla tripla di un decisivo Gabe Vincent, che chiude con 26 punti e 7 conclusioni dall'arco a bersaglio sulle 12 tentate, in una serata in cui anche Robinson va in doppia doppia per gli Heat e Lowry si ferma a 14, con P.J. Tucker a 12. Serata da umano, invece, per Joel Embiid tra le fila di Philadelphia: doppia doppia con 17 punti e 14 rimbalzi, ma anche un non positivo 5/13 al tiro per il camerunense, delude Seth Curry con soli 7 punti. A provare a trascinare Philadelphia sono Maxey (27) e Harris (24), ma non bastano: i Sixers scivolano a 15-14 di score, superati dagli Hornets in zona playoff ad Est.

UTAH JAZZ-LOS ANGELES CLIPPERS 124-103
Utah stende 124-103 i Clippers e si conferma la squadra più in forma grazie al nono successo nelle ultime dieci partite, l'ottavo di fila: meglio dei Jazz ad Ovest hanno fatto solo Golden State e Phoenix. La partita si decide nella ripresa: se il +6 (65-59) non è un vantaggio rassicurante all'intervallo lungo, il 59-44 della ripresa regala la ventesima vittoria in 27 partite a Utah, che stacca ulteriormente i Clippers quinti (e agganciati dai Lakers) grazie ai 27 punti di Donovan Mitchell, che sbaglia solo dall'arco (10/15 dal campo e 2/7 dal perimetro) e grazie anche ai 21 di Clarkson vanifica i 24 punti messi a segno, per i Clippers ancora privi di Paul George, da Marcus Morris (24). Solo Bledsoe (21) regge il ritmo dei Jazz, mentre Hartenstein e Jackson non vanno oltre i 15 punti e Kennard raggiunge a fatica la doppia cifra (10 con 4/12 dal campo). Il quinto posto della Western Conference è dunque affare di Los Angeles, con Lakers e Clippers a 16-13.

DENVER NUGGETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 107-124
Colpo esterno di Minnesota, che si impone in casa di Denver nonostante la sesta tripla doppia stagionale di Nikola Jokic. L'Mvp della scorsa regular season realizza 27 punti, 10 rimbalzi e 11 assist con appena 5 errori al tiro (11/16), ma stavolta il serbo non può nulla di fronte ai 70 punti combinati di Edwards e Towns: Ant-Man chiude addirittura con 38 punti e un clamoroso 10/14 dall'arco, numeri incredibili di fronte al miglior giocatore della stagione regolare della scorsa Nba. Una partita inevitabilmente indirizzata già nei primi 36 minuti, con Minnesota avanti di 14 (75-61) già all'intervallo lungo e capace di chiudere il discorso con il +6 (33-37) del terzo quarto. Inutile il tentativo di rientro di Denver, ferma a 14-14 e ad una sola vittoria di vantaggio sul nono posto occupato proprio dai Timberwolves. I Nuggets restano così settimi insieme a Dallas ad Ovest.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-MEMPHIS GRIZZLIES 103-113
Ennesima sconfitta, la decima nelle ultime undici partite, per Portland, che crolla in casa contro Memphis, capace di imporsi 113-103. I Grizzlies passano al Moda Center grazie ad uno strepitoso ultimo quarto: un 33-21 che vale la rimonta sui Blazers, avanti di due punti (82-80) a fine terzo periodo dopo un ottimo 35-25. Powell risulta il miglior marcatore con 26 punti e 4/10 dall'arco, ma anche i 22 di Simons non bastano ad evitare la sconfitta, visto che Memphis chiude con sei giocatori in doppia cifra: il migliore è Bane con 23 punti, ma anche Brooks a 22, Jones a 12 e Anderson e Adams in doppia doppia (13 e 10 con 11 e 14 rimbalzi) contribuiscono all'ennesima vittoria senza Morant per i Grizzlies, sempre più quarti nella Western Conference con 18-11 di score e quattro vittorie consecutive. Portland, invece, resta fuori dalla zona play-in, staccata ulteriormente da Sacramento.

SACRAMENTO KINGS-WASHINGTON WIZARDS 119-105
Sacramento non sbaglia e batte 119-105 Washington confermandosi ancora di più in zona play-in ad Ovest. In una sfida decisa dal 35-16 dell'ultimo quarto (dopo l'89-84 in favore degli Wizards a fine terzo periodo), i Kings si impongono grazie ai 47 punti della coppia composta da De'Aaron Fox (28 punti con 10/16 al tiro) e Harrison Barnes (19 con 6/10 dal campo): numeri che annullano i 30 messi a referto, per Washington, da Bradley Beal, che chiude con 13 conclusioni a segno su 24. Dopo di lui, però, il vuoto: il primo è Avdija con 15 punti, seguito dai 14 di Gafford e Harrell e dai 10 di Caldwell-Pope. Per Washington arriva il sesto ko nelle ultime sette partite, in una striscia che finora ha visto vincere gli Wizards soltanto contro Detroit, e per di più all'overtime.

SAN ANTONIO SPURS-CHARLOTTE HORNETS 115-131
Vittoria fondamentale per Charlotte, che batte 131-115 San Antonio e si prende il sesto posto in solitaria ad Est travolgendo gli Spurs, che solo nel finale riescono a rendere meno amaro il ko. Il +16 finale è rappresentato al meglio dal +15 (46-31) del primo periodo, ma a chiudere definitivamente la sfida è il 37-25 del terzo, con San Antonio che rientra solo parzialmente (33-21) nei 12 minuti finali. La miglior prestazione della notte Nba la offre Hayward tra le fila degli Hornets: ben 41 punti con 5/6 dall'arco e appena 4 errori al tiro (15/19). Da solo, realizza solo 5 punti in meno della coppia Forbes-Johnson (25-21) per San Antonio, che incassa il ko numero 17 in Regular Season e resta dodicesima, seppur potenzialmente alla pari di Sacramento in zona play-in. Charlotte, invece, si gode anche i 21 di Martin e altri quattro giocatori in doppia cifra: Bridges (19), McDaniels (15 e anche 10 rimbalzi), Rozier (13) e Washington (12).

OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW ORLEANS PELICANS 110-113
Le emozioni più intense della notte Nba le offre la partita forse meno attesa: quella tra Okc e i Pelicans, che vincono 113-110 in modo a dir poco rocambolesco. I Thunder chiudono sul +6 (51-45) l'intervallo lungo, poi i Pelicans si portano sul -3 alla fine del terzo quarto. Il botta e risposta va avanti fino ai secondi finali, poi va in scena il duello tra Gilgeous-Alexander e Ingram: il canadese, a 1.4 secondi dalla fine, firma con una strepitosa tripla il 110-110, segnando il suo 33esimo punto (con 10/25 dal campo e 4/8 dall'arco). Ancora meglio, però, fa il giocatore dei Pelicans, che da distanza siderale, e ben dietro la sua metà campo, fa partire la tripla sulla sirena che vale il 113-110 (nonché il trono di top scorer a quota 34) e fa impazzire la panchina di New Orleans, che vince e obbliga Okc a scivolare all'ultimo posto ad Ovest, mentre i Pelicans trovano il sorpasso e salgono al penultimo. Non solo il duello tra Ingram e Gilgeous-Alexander: c'è anche Valanciunas, che realizza una doppia doppia con 19 punti e 16 rimbalzi, in una serata però in cui entrambe le squadre mandano solo quattro giocatori in doppia cifra.

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