BASKET

Nba: Milwaukee mette la quarta, i 76ers annullano Doncic. Brooklyn non si ferma

I Bucks allungano la serie positiva battendo 129-125 New Orleans, Philadelphia non lascia scampo ai Mavs. +37 dei Nets su Orlando, ottava vittoria consecutiva

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La sfida fra Giannis Antetokounmpo e Zion Williamson illumina la notte Nba: alla fine il greco segna 38 punti e i Bucks battono 129-125 i Pelicans, ottenendo la quarta vittoria di fila. Luka Doncic non replica a Philadelphia l’impresa contro i Celtics: i Sixers battono Dallas 111-97, lo sloveno è poco ispirato. I Nets schiantano Orlando 129-92: è l’ottavo successo consecutivo. Memphis affonda i Clippers 122-94, sorridono Wizards e Knicks.

MILWAUKEE BUCKS-NEW ORLEANS PELICANS 129-125
Al Fiserv Forum è splendida la sfida fra due degli atleti più impressionanti dell’intera Nba, Giannis Antetokounmpo e Zion Williamson. A vincere per un soffio, sia a livello di cifre individuali sia a livello di successo di squadra, è il greco, che in 38 minuti sul parquet segna altrettanti punti, con 14/27 dal campo e persino due triple a segno (non esattamente la specialità della casa), integrando il tabellino con 10 rimbalzi e 4 assist. L’ex Duke, invece, ‘si ferma’ a 34 punti in poco più di 37 minuti di gioco, con 8 rimbalzi e 6 assist. Con le cifre dei due fenomeni leggermente a favore del due volte Mvp della regular season, fanno un po’ meno la differenza ma sono ugualmente importanti i rispettivi compagni di squadra: per Milwaukee (al quarto successo consecutivo) ci sono 31 punti di Khris Middleton e 24, con 9 assist e 7 rimbalzi, di un sorprendente Donte DiVincenzo, mentre a New Orleans non bastano 23 punti di Brandon Ingram e 20 di Lonzo Ball. Ancora panchina per Nicolò Melli: i 17 minuti in campo domenica scorsa contro Boston avevano illuso, l’azzurro non ha rivisto il parquet nelle due partite successive.

PHILADELPHIA 76ERS-DALLAS MAVERICKS 111-97
Quarta vittoria nelle ultime cinque per i Sixers, che non hanno problemi a sbarazzarsi nella notte di una Dallas evidentemente a corto di energie dopo la sfida tirata fino all’ultimissimo istante contro Boston. Tutt’altro che ispirati, infatti, Luka Doncic e compagni: lo sloveno, pur confermandosi top scorer della squadra, non va oltre quota 19 punti con 6/13 dal campo e Philadelphia ha gioco facile nel maturare un ampio vantaggio già nel primo tempo, in cui si segnala un parziale di 19-2 che spezza, di fatto, la partita. Grazie all’ampio garbage time finale coach Doc Rivers può limitare il minutaggio dei big e anche se Joel Embiid tira malissimo (5/20) diventa comunque il miglior marcatore di serata con 23 punti, frutto soprattutto dell’11/12 dalla lunetta. Bene anche Seth Curry e Ben Simmons, autori entrambi di 15 punti, mentre nei minuti finali si segnala Dwight Howard, che lavora per evitare il rientro dei Mavs segnando 14 punti. Brutto segnale per la squadra di Rick Carlisle, attesa fra due giorni dal complicatissimo impegno in casa dei Nets.

BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 129-92
Per Dallas sarà molto difficile vincere la prossima partita anche perché la serie positiva dei loro prossimi avversari, in quel di Brooklyn, continua senza sosta: l’ultima sconfitta dei Nets risale al 10 febbraio, e dopo lo scivolone di Detroit la squadra di Steve Nash ha vinto le otto partite successive, compresa quella di questa notte contro i Magic, sconfitti con una facilità disarmante. La vittoria che certifica la serie di successi più lunga della franchigia dal 2006 (allora si parlava di New Jersey Nets) arriva grazie a sei uomini in doppia cifra, guidati dai 27 punti di Kyrie Irving, che mette a referto anche 9 assist, e ai 20 di James Harden, che flirta con la tripla-doppia registrando 9 rimbalzi e 7 passaggi decisivi. Dalla panchina ci sono anche 19 punti di Landry Shamet (5/9 dalla distanza) e per Orlando non c’è scampo: non possono bastare i 28 punti e i 12 rimbalzi di Nikola Vucevic, soprattutto in una serata in cui il secondo terminale offensivo della franchigia della Florida, Evan Fournier, realizza soltanto 8 punti.

MEMPHIS GRIZZLIES-LOS ANGELES CLIPPERS 122-94
Tremendo e inatteso passaggio a vuoto per i Clippers al FedExForum: i californiani durano solo un quarto, chiuso in vantaggio sul 27-24, prima di capitolare nei restanti 36 minuti effettivi, schiacciati non tanto da prestazioni individuali da ricordare quanto da una solidità di squadra a tutto tondo, tanto in attacco quanto in difesa. E così l’eroe del match è l’uomo che non ti aspetti, Tyus Jones: il lungo alla sesta stagione da Duke, mai oltre i 7.4 punti di media nei suoi primi cinque anni da professionista in Nba, ne realizza 20 nella notte, con 7/8 da due punti e 2/3 dalla distanza, diventando così il top scorer della serata. Accanto a lui meritano menzione i 16 punti di Ja Morant e Jonas Valanciunas, con il lituano che aggiunge al suo tabellino anche 15 rimbalzi. In ombra gli All Star di casa Clippers: Kawhi Leonard segna 17 punti con 6/14 al tiro, Paul George tira addirittura 3/12 per 13 punti complessivi. È la terza volta consecutiva che, dopo una vittoria, L.A. perde la partita successiva: un campanello d’allarme non da poco, anche se il tempo per analizzarne i motivi, giocando ogni quarantott’ore, praticamente non c’è.

DENVER NUGGETS-WASHINGTON WIZARDS 110-112
Proprio contro i Clippers avevano perso, due giorni fa, gli Wizards di coach Scott Brooks, che però riescono a rialzarsi in maniera brillante contro una delle squadre più discontinue di questa prima parte di stagione, i Nuggets. A Denver non bastano 34 punti di Jamal Murray e le doppie-doppie di Nikola Jokic (24 punti e 11 rimbalzi) e Michael Porter jr (18+10): dall’altra parte, infatti, c’è un Bradley Beal da 33 punti con 10/19 al tiro, ben aiutato da Rui Hachimura, autore di 20 punti, e da Russell Westbrook, che registra una tripla-doppia da 16 punti, 10 rimbalzi e altrettanti assist. La partita si decide in un finale tiratissimo, con l’ultimo canestro messo a segno addiritura a 75 secondi dalla fine (schiacciata di Porter jr per il -2): dopodiché Washington non riesce a chiudere il match e Denver si ritrova con la palla della vittoria sulla sirena, ma la tripla Facundo Campazzo è fuori bersaglio ed è la squadra della capitale ad esultare, riavvicinandosi alla zona playoff.

NEW YORK KNICKS-SACRAMENTO KINGS 140-121
A bussare alla porta della postseason, quest’anno, ci sono anche i Knicks: la squadra allenata da Tom Thibodeau sembra proprio aver trovato una sua dimensione e nonostante qualche passaggio a vuoto di troppo sta meritando appieno la quinta posizione ad Est, in condivisione con i Toronto Raptors. Un altro squillo importante arriva nella notte contro Sacramento: sono addirittura 140 i punti segnati da New York, trascinata dai 25 del rookie Immanuel Quickley, dai 24 di Alec Burks e dai 21 del solito Julius Randle, che raccoglie anche 14 rimbalzi ed è sempre più leader di una squadra capace di mescolare freschezza ed esperienza. In tal senso, è notevole anche la prova di Derrick Rose, che segna 18 punti con 7/11 dal campo. I Kings, dall’altra parte, non sono mai in partita nonostante 29 punti di De’Aaron Fox e 22 di Harrison Barnes. Sono nove i ko consecutivi: l’impressione è che, a meno di miracoli, anche quest’anno bisognerà riporre le speranze della franchigia nel Draft di fine stagione.

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