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Nba: LeBron James rialza i Lakers, Melli e Gallinari ko

Los Angeles vincente contro gli Utah Jazz con i 32 punti del suo giocatore più rappresentativo. Sconfitte invece per Pelicans (contro Dallas) e Thunder (contro Washington)

26 Ott 2019 - 08:57

I Los Angeles Lakers si rialzano in Nba e ottengono la prima vittoria stagionale nel nome di LeBron James, decisivo contro gli Utah Jazz con i suoi 32 punti e 10 assist (finisce 95-86). Notte difficile invece per gli italiani: i Pelicans vengono travolti dai Mavericks (116-123) di un Luka Doncic in tripla doppia (solo 4 punti per Nicolò Melli), Oklahoma City cade in casa contro Washington (85-97) nonostante i 18 punti di Danilo Gallinari.

BOSTON CELTICS-TORONTO RAPTORS 112-106

Da una parte i campioni in carica della Nba, dall'altra la forza storicamente dominante nell'Est del campionato di basket più prestigioso al mondo. Era ovvio che a Boston non uscisse fuori una partita banale, ma i Celtics fanno di tutto per renderla anche indimenticabile. Merito di Jayson Tatum, che mette a referto 25 punti, ma soprattutto di Jaylen Brown, che ne realizza altrettanti mettendo però la firma con una tripla sul sorpasso definitivo, il 19° di una partita che nessuna delle due squadre vuole perdere. E probabilmente nessuna delle due lo merita, visto che dall'altra parte Toronto presenta un Kyle Lowry da 29 punti e un Pascal Siakam da 33, nonostante lo 0/4 del primo quarto. E alla fine diventano decisivi anche i 22 di Kemba Walker, apparso inizialmente in difficoltà alla sua prima a Boston da eroe di casa ma poi sbloccatosi sulla distanza.

OKLAHOMA CITY THUNDER-WASHINGTON WIZARDS 85-97

Alla prima era arrivata una sconfitta contro i Jazz piuttosto rocambolesca, e Oklahoma City puntava a mettersela alle spalle nel debutto casalingo contro Washington. Alla Chesapeake Energy Arena invece vincono con grande autorevolezza i Wizards, di fatto rimasti in controllo della partita per tre quarti. Dopo un inizio complicato, gli ospiti controllano dal secondo parziale in poi e resistono anche al ritorno dei Thunder, capaci di pareggiare nell'ultimo periodo. In questa fase per quattro minuti abbondanti OKC riesce a non far segnare mai gli avversari, che poi però rialzano la testa e vincono grazie anche alla doppia doppia di Thomas Bryant (21 punti e 11 rimbalzi). Ai Thunder rimane l'ottima prova di Shai Gilgeous-Alexander (top scorer con 28 punti), ma anche i 18 di un Danilo Gallinari già continuo. Per smuovere la classifica ci sarà tempo.

NEW ORLEANS PELICANS-DALLAS MAVERICKS 116-123

Due vittorie su due per i Mavericks, che allo Smoothie King Center inchiodano New Orleans che pure si era resa protagonista di una partenza poderosa, tanto da chiudere il primo quarto sul +14. Il sorpasso arriva ancora prima dell'intervallo lungo, con i texani che poi rimangono sempre davanti. Grande protagonista è manco a dirlo il "solito" Luka Doncic, che non solo chiude una serata da top scorer con 25 punti ma si prende anche la tripla doppia grazie ai suoi 10 assist e 10 rimbalzi. Da sottolineare anche i 24 punti di Porzingis e i 20 di Wright, mentre ai Pelicans non bastano i 25 di Brandon Ingram. Male tra gli altri il nostro Nicolò Melli, ben lontano dalla prova di Toronto e che chiude con soli 4 punti all'attivo.

LOS ANGELES LAKERS-UTAH JAZZ 95-86

Forse la prestazione di squadra è ancora da rivedere, ma il re sembra proprio essere tornato. Così i Lakers dimenticano il ko all'esordio contro i Clippers e si prendono la prima vittoria stagionale aggrappandosi a LeBron James, che contro Utah sfodera una prestazione da 32 punti, 10 assist e 7 rimbalzi fondamentale per sbloccarsi in un inizio di stagione apparso già delicato. I Jazz rimangono ampiamente in partita allo Staples Center, come il tabellino finale suggerisce senza temi di smentita. Ma a poco servono i 24 punti di Donovan Mitchell, senza altri compagni che superino quota 13. Una partita contratta, decisa da un solo uomo: e quando è così, in Nba, è facile che il suo nome sia quello di King LeBron.

BROOKLYN NETS-NEW YORK KNICKS 113-109

Il derby di New York è sempre un evento e, sfortunatamente per chi ha nel cuore gli Knicks, ultimamente la vittoria dei Nets non rappresenta una novità. Soprattutto da quando con i colori di Brooklyn si presenta sul parquet un certo Kyrie Irving: ne aveva picchiati 50 alla prima, e i suoi avevano perso, questa volta gliene bastano 26 per regalare ai Nets una delle vittorie più dolci della stagione, nonostante questa sia appena cominciata. Tra l'altro è proprio lui a firmare la tripla che a 22 secondi dalla fine sancisce il sorpasso dei neri sui cugini del centro, che devono inghiottire un altro boccone amaro dopo aver sognato il sorpasso cittadino (a un certo punto erano a +19) e aver applaudito i 22 punti di Allonzo Trier.

MEMPHIS GRIZZLIES-CHICAGO BULLS 102-110

Serviva una vittoria per cancellare le scorie di un debutto flop e di un passato prossimo decisamente opaco, e i Bulls questa volta riescono a compiere la missione. Lo fanno sul parquet di Memphis, dopo aver sofferto la buona partenza dei Grizzlies e aver rimontato uno svantaggio che a metà tempo era di 13 punti. La nuova speranza di Chicago risponde al nome di Coby White, rookie in grado di piazzare 25 punti di cui 21 nella ripresa, mentre la certezza è Zach LaVine che ne porta a casa 37. La doppia doppia di Jaren Jackson Jr (23+11 rimbalzi) e l'inizio in scioltezza non bastano invece a Memphis, che ora dovrà spiegare a se stessa come sia stato possibile mettere in campo una ripresa da 42-63.

CHARLOTTE HORNETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 99-121

Che sia questa la stagione in cui smettere definitivamente i panni dell'emergente per vestire quelli di realtà consolidata della Nba? Questa la domanda che a Minneapolis tutti si pongono a proposito di Karl-Anthony Towns, che da par suo risponde decidendo l'ennesima partita: a Charlotte è infatti lui a vincere una partita che i Timberwolves avevano approcciato nel modo giusto (portandosi addirittura sul +15 nel corso del primo quarto) e la chiude con una monumentale doppia doppia composta da 15 rimbalzi e soprattutto 37 punti. 

DENVER NUGGETS-PHOENIX SUNS 108-107 OT

Una partenza lentissima davanti al proprio pubblico (appena 15 punti nel primo quarto), ma alla fine è Denver a festeggiare la vittoria. Per farlo deve però attendere l'overtime, perché i Suns reduci da una convincente vittoria all'esordio stagionale vendono carissima la pelle. Lo dimostra anche Kelly Oubre Jr, che chiude la notte del Pepsi Center con 23 punti. I Nuggets, rimasti in svantaggio per ogni singolo secondo dell'intero primo tempo, mettono la freccia nel corso del terzo parziale e si portano addirittura sul +8 nel finale, facendosi incredibilmente recuperare sul pareggio che porta al supplementare. E alla fine il pubblico di casa applaude Jamal Murray, top scorer con 27 punti a referto complessivi, e Nikola Jokic (tripla doppia con 23 punti, 14 rimbalzi e 12 assist).

SACRAMENTO KINGS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 112-122

A Phoenix la prima uscita stagionale si era rivelata un ko senza attenuanti, e i Kings erano attesi al debutto casalingo per dimostrare a se stessi e ai suoi tifosi di non aver cancellato tutte le buone impressioni e le speranze della scorsa stagione. Ebbene, al Golden 1 Center arriva un'altra sconfitta, ma i segnali sembrano di crescita. Dall'altra parte c'è pur sempre un Damian Lillard da 35 punti, perfettamente coadiuvato da Hassan Whiteside che sfiora anche la doppia doppia (22+9 rimbalzi). E Portland sblocca una partita sostanzialmente equilibrata nel terzo quarto, con un tramortente parziale di 11-0 a cui Sacramento non riesce più a portare le giuste contromosse. Ma i buoni segnali, dai 21 punti di Buddy Hield ai 28 dell'emergente De'Aaron Fox, stavolta non mancano.
 

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