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Nba: Lakers ko a Detroit, i Clippers espugnano Miami. Bene Suns e Rockets

L'assenza di Davis si fa sentire e i gialloviola perdono in casa dei Pistons, mentre i ‘cugini' vincono in Florida senza Leonard e George. Riscatto Phoenix, Houston batte Portland

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Notte Nba in chiaroscuro per le due squadre di Los Angeles: i Lakers perdono contro i Pistons 92-107, pagando l’assenza di Davis (non bastano 22 di James), mentre i Clippers, pur senza Leonard e George, tornano al successo battendo 109-105 Miami. Phoenix si risolleva dopo un periodo difficile superando 114-93 Golden State (per Nico Mannion 0 punti in 6’), Houston sconfigge Portland 104-101 rimontando un deficit di 20 punti.

DETROIT PISTONS-LOS ANGELES LAKERS 107-92
Nell’economia di una stagione compressa e logorante quanche passo falso ci sta, ma i Lakers dovranno essere bravi a non sottovalutare i segnali che arrivano dalla seconda sconfitta consecutiva (prima serie negativa stagionale), contro un avversario tutt’altro che irresistibile. Senza Anthony Davis (contusione al quadricipite) non bastano i 22 punti messi a segno sia da LeBron James sia da Kyle Kuzma (10 assist per il primo, 10 rimbalzi per il secondo) per superare una squadra che prima di stanotte aveva vinto soltanto 4 delle 18 partite giocate. Un parziale di 16-0 nell’ultimo periodo, infatti, è sufficiente a prendere il largo e conquistare un successo in cui brillano soprattutto Blake Griffin, autore di 23 punti con 5/10 da tre, e Wayne Ellington, che ne aggiunge 20 alla causa della squadra di Motown. Dalla panchina solito, efficace impatto di Derrick Rose: 14 punti in 20 minuti per il veterano di mille battaglie.

MIAMI HEAT-LOS ANGELES CLIPPERS 105-109
Ancora senza Kawhi Leonard e Paul George (che dovrebbero saltare almeno altre due partite per il protocollo di sicurezza anti-Covid), i Clippers si presentano in nove a Miami, ma grazie ad una prova di squadra generosa e a una rimonta già prima dell’intervallo dal -18 conquistano un successo che permette loro di rimanere a contatto con gli Utah Jazz, che comandano la Western Conference. Agli Heat non bastano il rientro dall’infortunio di Tyler Herro, top scorer di squadra con 19 punti, né la doppia-doppia da 16 punti e 13 rimbalzi di Bam Adebayo: in casa Clippers, infatti, spicca un Nicolas Batum da 18 punti con 6/9 dalla distanza, mentre dalla panchina non tradiscono Lou Williams e Marcus Morris, che mettono a segno rispettivamente 17 e 16 punti. Ottima prova anche per Serge Ibaka: 10 punti e 13 rimbalzi, ma soprattutto un plus-minus di +16, per l’ex Toronto.

PHOENIX SUNS-GOLDEN STATE WARRIORS 114-93
Le cinque sconfitte nelle ultime sei avevano rischiato di rovinare quanto di buono fatto dai Suns nelle primissime fasi della stagione. Contro Golden State, però, la squadra allenata da Monty Williams torna alla vittoria in modo assai convincente, battendo Steph Curry e compagni con una solida prova di squadra. Ben sette i giocatori in doppia cifra, compreso tutto il quintetto base, per Phoenix, che stavolta soffre meno del previsto l’assenza di Devin Booker (ancora fermo per l’infortunio al flessore della coscia sinistra): il miglior marcatore è Mikal Bridges con 20 punti, mentre Deandre Ayton aggiunge la consueta energica doppia-doppia da 12 punti e 13 rimbalzi. Dalla panchina bene Abdel Nader, che firma 16 punti, e Frank Kaminsky, che mette a tebellino le stesse cifre di Ayton alle voci punti e rimbalzi e in più aggiunge 8 assist. Dall’altra parte, oltre ai 27 di Curry (5/10 dalla distanza) c’è ben poco da segnalare di positivo. Nico Mannion impiegato per 5’38”: per lui nessun punto e 4 rimbalzi.

HOUSTON ROCKETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 104-101
La risalita in classifica dei Rockets passa da una splendida vittoria casalinga contro Portland, che entra nel libro dei record stagionali dalla porta sbagliata: i Blazers, infatti, perdono dopo essere stati in vantaggio di 20 punti, ed è la prima volta che un’eventualità del genere accade nel 2020/21. Il recupero di Houston si concretizza già nel secondo quarto, quando un parziale di 28-11 frustra le ambizioni degli ospiti. Il match, in ogni caso, resta equilibrato per i due periodi successivi, ma a fare la differenza sono i 25 punti di Victor Oladipo, i 22 di Christian Wood (che aggiunge 12 rimbalzi) e i 20 di John Wall. Non bastano, quindi, i 30 punti di Damian Lillard e i 23 di Gary Trent jr perché i Blazers riescano ad evitare il secondo ko di fila: Carmelo Anthony segna soltanto 6 punti contro una ex mai troppo gradita, Anfernee Simons sbaglia la tripla del possibile overtime e alla fine è la squadra texana a spuntarla, ottenendo il quarto successo consecutivo.

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