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Nba: Jazz e Lakers non deludono, Philadelphia ko 

Superate Atlanta e Denver, i Sixers perdono dopo quattro vittorie consecutive. Bene Warriors e Rockets

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Rispetta i pronostici della vigilia Utah, che passa comodamente ad Atlanta e consolida la propria leadership nella Western Conference. Restano in scia ai Jazz i Los Angeles Lakers, capaci di travolgere in casa Denver grazie a un super LeBron. Ottima anche la prestazione di Golden State, che s’impone sul campo dei Mavericks. Delusione invece per Philadelphia, costretta contro Portland allo stop dopo quattro vittorie di fila. Houston passa a Memphis.

ATLANTA HAWKS-UTAH JAZZ 91-112
Utah conserva il miglior record dell’intera Nba (17-5) dopo avere superato senza enormi problemi Atlanta. Merito di un Jordan Clarkson autore di 23 punti e cinque triple in uscita dalla panchina. Ai suoi canestri, si aggiungono i 21 punti di Bojan Bogdanovic e i 18 di Donovan Mitchell. Gli Hawks, invece, sono costretti a fare a meno di Trae Youngl, alle prese con un dolore al polpaccio destro e rimasto a riposo nella seconda notte di partite consecutive: il migliore realizzatore a fine gara è John Collins con i suoi 17 punti e 7 rimbalzi, a cui si aggiungono i 16 di Kevin Huerter. Non eccelsa la prestazione di Danilo Gallinari, reduce meno di 24 ore fa dalla sua miglior partita a livello realizzativo (19 punti in 21 minuti): questa volta, invece, sono soltanto 5 i punti a referto, raccolti tirando 1/6 dal campo senza trovare il fondo della retina dalla lunga distanza.

LOS ANGELES LAKERS-DENVER NUGGETS 114-93
I Nuggets sognano l’impresa allo Staples Center, avanti anche in doppia cifra all’intervallo lungo, ma devono fare i conti con LeBron James, quando quest’ultimo decide di fare tutto da solo e di vincerla nel giro di una decina di minuti. Il terzo quarto dice 37-17 (condito con un parziale da 19-0); l’ultimo 31-18. I Lakers si dimostrano così ancora superiori a Denver. LeBron è il protagonista assoluto, con una partita da 27 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, con 12/19 al tiro. Superato Wilt Chamberlain per numero di canestri totali realizzati in carriera dal campo in Nba, diventando così il terzo all-time di questa particolare classifica, che vede davanti a lui soltanto Kareem Adbul-Jabbar e Karl Malone. Denver non va oltre i 20 punti di Jamal Murray con 7/17 al tiro, a cui si aggiungono i 13 con 10 rimbalzi e 6 assist di un Nikola Jokic alquanto modesto questa notte.

PHILADELPHIA 76ERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 105-121
Nonostante l’assenza dei tanti infortunati di lungo corso per Portland, a cui si è aggiunto anche Damian Lillard, i Blazers trovano meritatamente la vittoria contro i Sixers. Decisivo il parziale da 40-19 nel terzo quarto, che permette agli ospiti di fuggire e di non voltarsi più indietro. I protagonisti (insoliti) sono Gary Trent Jr., che chiude con 24 punti e 4/9 dall’arco, Carmelo Anthony (22) ed Enes Kanter (17 con 18 rimbalzi). Non basta a Philadelphia, fermata dopo quattro successi consecutivi, un Joel Embiid che mette a referto ben 25 punti nel solo secondo quarto (unico assieme a Bradley Beal a segnare così tanto in una singola frazione); alla sirena finale sono 37 con 14/21 al tiro, un tentativo sbagliato con i piedi oltre l’arco e un eloquente -23 di plus/minus.

DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 116-147
Non capitava dal 1991 che Golden State mettesse a segno almeno 35 punti in ogni quarto di gioco. Gli Warriors ritrovano così ritmo in attacco grazie a uno strepitoso Draymond Green, che chiude con 15 assist a referto. Dallas regge due quarti e crolla dopo l’intervallo lungo. Kelly Oubre Jr. ritocca a rialzo il suo massimo in carriera e gioca la sua migliore partita in carriera in Nba: per l’ex Suns sono 40 punti con 14/21 al tiro, 7/10 dall’arco e 8 rimbalzi. A questa eccezionale prestazione si accompagna un quintetto tutto in doppia cifra e uno Steph Curry da 28 punti, 6 assist e 4 triple a bersaglio. Per i Mavericks si tratta dell’ennesima pesante battuta d’arresto: Luka Doncic chiude con 27 punti a referto, conditi con 6 assist ma raccolti tirando soltanto con il 40% dal campo. Kristaps Porzingis ne aggiunge 25, ma non serve ai Mavericks.

MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 103-115
Dopo la sconfitta di 17 punti rimediata contro OKC, gli Houston Rockets tornano al successo guidati dai 22 punti di John Wall, dai 20 di Eric Gordon e dai 19 di Jae’Sean Tate. In un match in cui i Rockets hanno fatto a meno di Victor Oladipo (dato ufficialmente per infortunato), la brutta notizia per Houston è l’infortunio di Christian Wood, che ha girato la caviglia destra al termine di una penetrazione a canestro nel terzo quarto. Si fermano così nuovamente i Grizzlies, nonostante i 15 punti di Ja Morant, a cui si aggiungono i 16 in uscita dalla panchina di Desmond Bane, sempre più affidabile con i piedi oltre l’arco; anche in un match non semplice dalla lunga distanza per i padroni di casa, chiuso con 12/35 al tiro.

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