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Nba: i Lakers stendono Golden State, Clippers ko a Milwaukee

LeBron vince il duello contro Curry, bene Phoenix. Sesta vittoria consecutiva per Miami

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I Los Angeles Lakers spazzano via gli Warriors dominando un match in cui mettono a segno già 73 punti nel primo tempo (massimo stagionale). L’altra squadra di LA, i Clippers, perde invece contro i Bucks. Booker firma il successo di Phoenix su Minnesota; Houston a picco contro Memphis. A Est, non si fermano più i Knicks, ora quarti, e nemmeno gli Heat (pur senza Butler). Jayson Tatum la decide nel finale con due canestri decisivi per i Celtics.

LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 117-91
I Lakers chiudono il match già nel primo tempo: all’intervallo il punteggio dice 73-44 (massimo stagionale per L.A.). Nella sua gara n°1.300 in regular season, LeBron James ne mette a segno 19 ed è uno dei 7 giocatori in doppia cifra per coach Vogel, tra i quali figura anche Kyle Kuzma, in doppia doppia dalla panchina con 12 punti e 11 rimbalzi. Partita da dimenticare per Golden State, alla prima sconfitta dopo tre successi consecutivi. Il migliore è Eric Paschall dalla panchina, con 18 punti in 22 minuti, mentre Steph Curry viene tenuto a quota 16 con 5/13 al tiro e Draymond Green resta in campo solo 13 minuti prima di uscire per un infortunio alla caviglia.

MILWAUKEE BUCKS-LOS ANGELES CLIPPERS 105-100
I Bucks battono una squadra di livello come i Clippers. Merito di un parziale di 9-0 negli ultimi 4 minuti di partita in cui riescono a rimontare quattro lunghezze di svantaggio affidandosi completamente a un Giannis Antetokounmpo in formato MVP. Il greco segna 17 dei suoi 36 punti nel quarto finale, chiudendo con una poderosa schiacciata la vittoria dei Bucks contro L.A., a cui non bastano i 25 di Kawhi Leonard (che ha sbagliato il tiro del possibile pareggio nel finale). In campo anche Jrue Holiday dopo dieci partite di assenza; per la squadra di coach Budenholzer si tratta della quinta vittoria consecutiva.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHOENIX SUNS 99-118
Phoenix centra il successo numero 14 delle ultime 17 partite e agganciano i Clippers al terzo posto nella Western Conference. Il protagonista assoluto è Devin Booker, che nel terzo quarto prende in mano la gara contro Minnesota: dei 33 punti segnati dai Suns nel parziale, 21 portano la sua firma. Chiude stabilendo il suo nuovo massimo stagionale con 43 punti, frutto di un ottimo 15/26 al tiro. Ma anche le altre superstar del roster di Monty Williams funzionano alla perfezione: doppia doppia sia per DeAndre Ayton (22 punti e 10 rimbalzi con 9/11 al tiro) sia per Chris Paul (5/8 per 11 punti, ma autore di ben 15 assist). Ce ne son 13 dalla panchina per Dario Saric,

HOUSTON ROCKETS-MEMPHIS GRIZZLIES 84-133
È la panchina la grande protagonista del successo dei Grizzlies: 85 punti (record di franchigia) e 5 giocatori in doppia cifra soltanto tra le riserve: a partire da Justise Winslow (top scorer dei suoi con 20 punti in 21 minuti frutto di un ottimo 8/12 al tiro), compreso un Brandon Clarke da 16 punti e 12 rimbalzi in 21 minuti. Il 27.7% al tiro con cui chiude Houston è la peggior prestazione di sempre nella storia della franchigia; dato eloquente della decima sconfitta di fila per i Rockets. È dal 2001 che i Rockets non andavano incontro a una striscia di sconfitte simile. John Wall e Jae’Sean Tate sono i meno peggio con 14 punti a testa.

DETROIT PISTONS-NEW YORK KNICKS 90-109
Ancora una volta è Julius Randle l’uomo copertina dei New York Knicks che, con il successo sui Detroit Pistons, ritornano sopra il 50% di record (17 vinte, 16 perse) per la prima volta dalla stagione 2012-13 e scalano la classifica a Est, arrivano così ora al quarto posto. L’ex Kentucky segna 17 dei suoi 25 punti nel secondo tempo ma non è da solo: RJ Barrett ne aggiunge infatti 21, Derrick Rose (da ex) parte in quintetto e chiude con 14 e 5 assist in una serata da 50/50/80 al tiro per la squadra di coach Thibodeau (13/26 la prestazione dei Knicks da tre punti). Jerami Grant è il migliore di Detroit con 21 punti, ma non basta.

MIAMI HEAT-ATLANTA HAWKS 109-99
Miami ottiene la sesta vittoria consecutiva e lo fa superando gli Hawks anche senza Jimmy Butler, fuori per un’infiammazione al ginocchio destro. Ci pensa allora il solito Kendrick Nunn, top scorer dei suoi con 24 punti, e un Bam Adebayo da 16 punti e 13 rimbalzi. Anche la panchina risponde benissimo con 42 punti: Precious Achiuwa è autore di 14 punti in 12 minuti e Tyler Herro è fondamentale nel break di 10-0 decisivo nel finale. Il migliore in campo degli Hawks è John Collins, con 34 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate. Male Danilo Gallinari, che tira con pessime percentuali. L’azzurro mette a referto solo 6 punti in uscita dalla panchina con 4 rimbalzi, 2 assist e 2 palle rubate in 19 minuti di gioco.

 

BOSTON CELTICS-WASHINGTON WIZARDS 111-110
Per la prima volta da gennaio Boston conquista due vittorie consecutive. Avanti anche di 11 nel terzo quarto, i Celtics subiscono un parziale di 12-2 che costringe Tatum e compagni a doverla risolvere nel finale proprio grazie alle prodezze nel finale del n°0 (31 punti e 8 rimbalzi) con due suoi canestri negli ultimi 15 secondi che s’inventa contro la difesa di Washington. Wizards che erano a 47 secondi dalla fine sopra di 5 punti, ma che si vedono sfuggire il successo per le imprese della superstar biancoverde. Beal è l’ultimo ad arrendersi per la squadra della capitale: chiude con 46 punti, frutto di un ottimo 16/29 dal campo.

SACRAMENTO KINGS-CHARLOTTE HORNETS 126-127
Pazzesca rimonta degli Hornets che, con un 15-5 finale, riescono a uscire vincenti da Sacramento. Nella serata da massimo in carriera di PJ Washington, convince ancora LaMelo Ball, che firma una gara da 24 punti e 12 assist (suo nuovo massimo in carriera per passaggi smarcanti). È di 39-30 il parziale vincente di Charlotte nell’ultimo quarto. PJ Washington chiude con 42 punti (suo career high), frutto di un ottimo 15/23 dal campo con 5/8 dall’arco e 7/7 dalla lunetta. Nella sua partita anche 9 rimbalzi, 2 assist, 2 palle rubate e 2 stoppate in 42 minuti sul parquet. Decima sconfitta nelle ultime 11 gare per i Kings. Inutili i 30 punti di Buddy Hield e i 28 di Harrison Barnes.

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