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Nba: i Lakers passano all’overtime contro Utah, Jazz e Bucks ko

Serata storta per le squadre al vertice della Western Conference, sesta vittoria consecutiva per Boston

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Utah, capolista della Western Conference, viene superata al supplementare dai Lakers, che confermano la striscia di risultati altalenanti degli ultimi 20 giorni. Sconfitte casalinghe sorprendenti per Phoenix e Milwaukee, rispettivamente contro San Antonio e Memphis. Steph Curry segna 47 punti con 11 triple, ma Boston vince grazie ai 44 di Jayson Tatum e il canestro decisivo di Kemba Walker. Chicago ritrova il successo battendo Cleveland.

Getty Images

LOS ANGELES LAKERS-UTAH JAZZ 127-115 OT
La sfida tra i campioni in carica e la squadra con il miglior record della Nba viene un po’ ridimensionata dalle tante assenze in entrambe le squadra, ma ne esce comunque un match combattutissimo e risolto solo dopo un tempo supplementare. I Lakers, infatti, sprecano un vantaggio di 14 lunghezze in apertura di ultimo quarto, salvandosi solo a 3 secondi dalla fine con un canestro di Dennis Schröder per forzare l’overtime, dove poi stravincono 17-5. A spiccare sono i 27 punti con 8 rimbalzi di Andre Drummond e i 25 a testa di Schröder e Kentavious Caldwell-Pope, autore di 5 triple in una serata da 11/33 di squadra per i padroni di casa. Jordan Clarkson, ex di serata, è il migliore dei Jazz con 27 punti, seguito dai 20 di un sorprendente Ersan Ilyasova.

PHOENIX SUNS-SAN ANTONIO SPURS 85-111
Utah non perde comunque terreno in classifica, visto che i Suns crollano rovinosamente in casa contro gli Spurs. Una prova davvero negativa per Chris Paul e compagni, tenuti al minimo stagionale in una serata da 6/27 dalla lunga distanza in cui ci sono stati più giocatori in doppia cifra dalla panchina (Carter con 17 e Payne con 12) che in quintetto (solo 15 per Booker con 6/18). Si interrompe così a 10 la striscia di successi casalinghi per Phoenix. Sono invece sei i giocatori di San Antonio sopra quota 10: guida Rudy Gay con 19 e il massimo in carriera da 18 del rookie Devin Vassell in uscita dalla panchina, a cui si aggiunge la doppia doppia da 13+13 di Devin Eubanks per coach Popovich. San Antonio non poteva, peraltro, contare su DeMar DeRozan, Patty Mills e Jakob Poeltl.

MILWAUKEE BUCKS-MEMPHIS GRIZZLIES 115-128
Un’altra sconfitta sorprendente vede i Bucks soccombere contro i Grizzlies, nonostante gli avversari fossero in back-to-back e i padroni di casa avessero tutti i big a disposizione. Giannis Antetokounmpo chiude con 28 punti, 11 rimbalzi e 8 assist, seguito dai 17 a testa di Brook Lopez e Jrue Holiday e i 16+10 di Khris Middleton, ma Milwaukee non è mai avanti nel punteggio dopo il settimo minuto di gara. Memphis riesce a interrompere la striscia di tre successi consecutivi degli avversari grazie soprattutto a un infuocato Grayson Allen, autore di 26 punti con 7/10 dalla lunga distanza (massimo in carriera). Insieme a lui altri cinque giocatori in doppia cifra tra cui i 21 di Dillon Brooks, i 17 di Jonas Valanciunas, i 16 di Desmond Bane e i 15 del rookie Xavier Tillman; con Ja Morant fermo solo a 13 punti.

BOSTON CELTICS-GOLDEN STATE WARRIORS 119-114
Finale tesissimo e grandi giocate da una parte e dall’altra nella sfida più divertente dell’ultima notte. Alla fine sono i Celtics a vincere la sesta partita consecutiva, interrompendo contemporaneamente la striscia di quattro successi di fila degli avversari grazie alla tripla di Kemba Walker a 24 secondi dalla fine. Jayson Tatum si fa di nuovo carico delle responsabilità offensive chiudendo con 44 punti (seconda migliore prestazione in carriera) e 10 rimbalzi, seguito dai 26 di Walker e dai 16 di Marcus Smart, che segna la tripla del sorpasso a 1:16 dalla fine. Altra prestazione mostruosa di Steph Curry, che chiude con 47 punti con 15/27 al tiro di cui 11/19 da tre, portando a 44 il suo totale di ‘bombe’ nelle ultime 5 partite. Una grandissima serata, che purtroppo per lui non coincide con un successo di Golden State.

CHICAGO BULLS-CLEVELAND CAVALIERS 106-96
I Chicago Bulls tornano a vincere dopo cinque sconfitte consecutive, riuscendo così a resistere al tentativo di sorpasso in classifica da parte degli Washington Wizards. Nikola Vucevic è il migliore dei suoi con 25 punti mentre Lauri Markkanen ne mette 16 uscendo dalla panchina, in una serata in cui le riserve terminano con 45 per sopperire all’assenza di Zach LaVine. Sono 22 a testa invece per Collin Sexton e Darius Garland (anche 12 assist), pagando però il 10-0 di parziale con cui i Bulls chiudono i conti nel finale di gara. Niente da fare quindi per i Cleveland Cavaliers, che giungono al loro secondo ko di fila e vedono allontanarsi la possibilità di entrare nel torneo play-in.

WASHINGTON WIZARDS-DETROIT PISTONS 121-100
Pienamente in corsa per un posto nei play-in lo sono invece sicuramente gli Wizards, al loro quarto successo consecutivo. Il capocannoniere Nba, Bradley Beal, chiude con 37 punti in un’ottima serata al tiro (13/22 di cui 4/6 da tre), aiutando i suoi a controllare il match nonostante gli infortuni a due titolari come Alex Len (caviglia) e Rui Hachimura (gamba sinistra), a cui sopperiscono i 16 punti di Ish Smith e i 15 di Robin Lopez. A tutto il resto ci pensa il solito Russell Westbrook, che firma la tripla doppia numero 171 in carriera (la 25esima stagionale) con 15 punti, 14 rimbalzi e 11 assist. Per Detroit ci sono appena i 19 a testa di Frank Jackson e Isaiah Stewart seguiti dai 17 di Josh Jackson.

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