NBA

Nba: Giannis manda ko Atlanta e Gallinari, Leonard trascina i Clippers

Senza Young e Capela, gli Hawks perdono a Milwaukee. Kawhi stende Okc con 34 punti, Lillard e Hayward decisivi per Blazers e Hornets. Brown da record a Boston

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Grazie a 27 punti e 14 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo, Milwaukee batte 129-115 gli Hawks, privi di Young e Capela (17 per Gallinari). Nella notte Nba brillano anche Kawhi Leonard, 34 punti nel 108-100 dei Clippers sui Thunder, oltre a Damian Lillard e Gordon Hayward, 39 ciascuno nelle vittorie di Portland (116-113 su New York) e Charlotte (107-104 a Orlando). Brown da record (33 in meno di 20’) per Boston, sorridono anche Pacers e Spurs.

MILWAUKEE BUCKS-ATLANTA HAWKS 129-115
Il calendario serrato costringe coach Lloyd Pierce a rinunciare a Trae Young (dolore alla schiena) e Clint Capela (problema alla mano) e l’assenza dei due migliori giocatori di Atlanta per quel che riguarda questo inizio di stagione ha un inevitabile impatto nella sfida del Fiserv Forum contro Giannis Antetokounmpo e compagni. Proprio il greco è il migliore in campo, grazie a una prestazione da 27 punti, 14 rimbalzi e 8 assist, con Bobby Portis che aggiunge dalla panchina, alla causa dei Bucks, 21 punti e 6 rimbalzi. Agli Hawks non bastano il career-high di De’Andre Hunter, che mette a referto 33 punti, né il ‘trentello’ di John Collins per creare preoccupazioni alla squadra di casa. Buona prestazione, ancorché inutile per il risultato finale, anche per Danilo Gallinari, che segna 17 punti in poco meno di 19 minuti sul parquet, con 3/6 dalla distanza.

LOS ANGELES CLIPPERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 108-100
Settima vittoria consecutiva per i Clippers, che sconfiggono Okc per la seconda volta nel giro di quarantott’ore e operano il nuovo riaggancio al Lakers in vetta alla Western Conference. Il protagonista principale dell’incontro giocato allo Staples Center è Kawhi Leonard, che mette a referto 34 punti, 9 rimbalzi e 8 assist. ‘The Claw’ è decisivo ogniqualvolta i Thunder provino a riprendere il contatto nel punteggio dopo un brutto primo tempo, con canestri da due e da tre che frustrano le ambizioni di rimonta degli avversari, guidati dall’ex di serata Shai Gilgeous-Alexander (23 punti) e dal veterano George Hill (22). Merita inoltre menzione, fra i giocatori di L.A., anche un buon Ivica Zubac, che parte dalla panchina e realizza una doppia-doppia da 11 punti e 10 rimbalzi. Passa in secondo piano la serata poco ispirata di Paul George: solo 11 punti, con 4/13 dal campo, per l’altro ex della partita.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-NEW YORK KNICKS 116-113
L’assenza di C.J. McCollum continua a pesare dal punto di vista della continuità dei risultati, ma almeno stanotte Damian Lillard riesce a prendere in mano la squadra dell’Oregon, portandola a una bella vittoria contro i New York Knicks. 39 i punti del numero 0, che tra l’altro segna 6 triple su 10 tentativi e supera nella classifica marcatori assoluta dei cecchini dalla distanza un mostro sacro come Chauncey Bullups, portandosi ora al 16° posto (1831 i tiri da tre realizzati in carriera da Dame). Portland arriva anche ad avere un vantaggio di 25 punti ma soffre più del previsto in un finale che vede brillare in casa Knicks la giovane stella di Immanuel Quickley, giovane rookie da Kentucky University, che con 31 punti in 24 minuti dalla panchina guida il tentativo di rimonta di New York: i Blazers, però, resistono e conquistano il successo per soli tre punti.

ORLANDO MAGIC-CHARLOTTE HORNETS 104-107
Ottava sconfitta nelle ultime nove partite giocate per i Magic, che si arrendono praticamente alla sirena dopo aver trascorso la maggior parte del tempo in vantaggio in doppia cifra contro un’altra squadra in crisi d’identità come gli Hornets. Dopo quattro ko consecutivi, però, Charlotte torna alla vittoria in Florida grazie alla grande prestazione di Gordon Hayward: l’ex Utah e Boston segna 39 punti complessivi, gli ultimi due decisivi con il layup vincente a 7 decimi dallo scadere dell’ultimo quarto. Risalgono, oltre a quelle di un ottimo Hayward, anche le quotazioni di Miles Bridges e LaMelo Ball, che danno entrambi un importante contributo dalla panchina: 18 punti per il prodotto di Michigan State, 11 con 8 rimbalzi per il più piccolo dei figli di Lavar. Dall’altra parte non sono sufficienti la doppia-doppia da 22 punti e 13 rimbalzi di Nikola Vucevic, né i 21 di Evan Fournier, per mettere un freno alla crisi.

BOSTON CELTICS-CLEVELAND CAVALIERS 141-103
È un ritorno sulla terra piuttosto traumatico quello dei Cavs, che dopo le vittorie contro le newyorchesi (le ultime due contro i Nets) è costretta a un -38 senza appello contro Boston. Già la stoppata magistrale di Daniel Theis su Jarrett Allen nelle primissime battute fa capire che per Cleveland sarà una serata difficile, e lo è ancor di più quando si attiva un incredibile Jaylen Brown, che con 33 punti a tabellino in 19’14” sul parquet è il giocatore con il più alto punteggio nella storia della Nba in meno di venti minuti giocati. Accanto a lui brillano anche Kemba Walker, che segna 21 punti, e lo stesso Theis, che ne aggiunge 17. Davvero troppo per Cleveland, che approfitta di un garbage time decisamente esteso per dare fiato a Collin Sexton (solo 17 minuti sul parquet, per 13 punti complessivi), ma è costretta a tornare a ‘quota 500’ in una classifica comunque positiva, che vede la squadra dell’Ohio rimanere fra le prime otto ad Est.

INDIANA PACERS-TORONTO RAPTORS 102-107
Prosegue la risalita in classifica dei Toronto Raptors, che alla Bankers Life Fieldhouse battono i Pacers grazie a un brillante primo tempo e a una rocciosa difesa nei secondi finali. Il protagonista principale della vittoria è OG Anunoby, che mette a referto 30 punti e ben 5 palle rubate, queste ultime tutte nella prima metà di gioco. Accanto a lui, nella metà campo offensiva, brillano Fred VanVleet, che segna 21 punti, e Norman Powell, che ne aggiunge 20, ma non basta buona parte del match con la doppia cifra di vantaggio per liberarsi facilmente di Indiana, che rimonta dopo l’intervallo grazie soprattutto a un Myles Turner da 25 punti complessivi e alla doppia doppia da 10 punti e 19 rimbalzi di Domantas Sabonis. L’incontro si decide negli ultimi secondi: Toronto difende con coraggio un vantaggio risicato con le giocate difensive di VanVleet e Stanley Johnson, e porta a casa un successo importante, il quinto nelle ultime sei partite.

SAN ANTONIO SPURS-WASHINGTON WIZARDS 121-101
Dopo ben 13 giorni di assenza dal parquet a causa del focolaio Covid nel gruppo squadra, tornano i campo i Washington Wizards, ma lo fanno con una sconfitta piuttosto pesante in casa degli Spurs. Agli ospiti non bastano i 31 punti di Bradley Beal per compensare la serataccia di Russell Westbrook (solo 9 punti, con 3/11 al tiro, per l’ex Thunder e Rockets). Dall’altra parte sono sette gli uomini in doppia cifra per la squadra di coach Gregg Popovich, con Patty Mills miglior realizzatore, pur partendo dalla panchina, grazie ai 21 punti messi a segno in altrettanti minuti. Resta così viva più che mai la maledizione neroargento per Washington: la squadra della capitale americana, infatti, non vince in trasferta a San Antonio dal 1999.

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