BASKET NBA

Nba: Gallinari e Atlanta stendono Milwaukee, Golden State ko. Vincono Lakers e Nets

L'azzurro realizza 10 punti nel 120-100 degli Hawks ai campioni, Warriors battuti da Charlotte. I gialloviola e Brooklyn superano Spurs e Okc

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Nella notte Nba, Golden State perde 106-102 in casa di Charlotte e incassa il secondo ko stagionale. Crollano anche i campioni in carica: Atlanta stende Milwaukee 120-100 grazie ad un super Young (42 punti, 10 per Gallinari). Sorridono, invece, Lakers, Nets e Suns: i gialloviola battono 114-106 San Antonio, Brooklyn passa 120-96 contro Okc, mentre Phoenix si impone 115-89 su Houston. Si ferma la corsa dei Clippers: Chicago vince 100-90.

Getty Images

CHARLOTTE HORNETS-GOLDEN STATE WARRIORS 106-102
Ci pensa la rivelazione Charlotte a fermare Golden State, che perde dopo sette vittorie di fila e incassa il secondo ko stagionale, conservando comunque la vetta della Western Conference. Gli Hornets giocano una gran partita e sbloccano un match equilibratissimo soltanto nel finale: all'intervallo lungo, infatti, il punteggio è in perfetta parità (57-57), mentre prima degli ultimi 12 minuti gli Warriors sono avanti di un punto (88-87). Il 19-14 dell'ultimo quarto sorride allora ai padroni di casa, che centrano il terzo successo consecutivo. La formazione di Kerr crolla nonostante i 28 punti di Wiggings e i 24 di Steph Curry, in doppia doppia con 10 rimbalzi ma protagonista di una serata non eccellente al tiro (7/22 con 3/13 dall'arco). Charlotte, invece, si gode i sei giocatori in doppia cifra, di cui tre con almeno 20 punti: Bridges (22), LaMelo Ball (21) e Rozier (20). Gli Hornets si confermano in zona play-in, mentre lo score degli Warriors è ora di 11-2.

ATLANTA HAWKS-MILWAUKEE BUCKS 120-100
Grazie ad un super Trae Young e con un ottimo contributo di Danilo Gallinari, Atlanta risorge e dopo sei ko consecutivi batte 120-100 i campioni in carica: per Milwaukee arriva l'ottava sconfitta in queste prime quattordici partite di regular season. Gli Hawks mettono le cose in chiaro già nel primo tempo, al termine del quale il tabellone recita un ottimo 58-44 in favore dei padroni di casa. I Bucks, che riaccolgono nel quintetto titolare Giannis Antetokounmpo dopo l'assenza nel ko all'overtime contro Boston, provano a rientrare in gara, ma il 31-23 dell'ultimo parziale spegne i sogni di rimonta della formazione di Budenholzer. Danilo Gallinari contribuisce con 10 punti, 3 rimbalzi e un ottimo 50% al tiro (4/8 con 2 triple su 5), ma il dominatore assoluto è Trae Young: realizza una doppia doppia con 42 punti e 10 assist, va a due rimbalzi dalla tripla doppia e mette a segno ben 8 tiri da 3 sui 13 tentati. Una prestazione incredibile per stendere i campioni in carica, che si aggrappano, ma inutilmente, ad Antetokounmpo (26 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, ma 9/21 al tiro). Atlanta si rilancia ad Est (quinta vittoria in 14 partite) e si avvicina proprio a Milwaukee.

LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 114-106
Terza vittoria nelle ultime quattro partite per i Lakers, che superano 114-106 gli Spurs e restano ad un solo successo di distanza dalla zona playoff. I gialloviola, ancora senza LeBron, possono godersi un super Anthony Davis, che realizza una doppia doppia con 34 punti (di cui 19 soltanto nel primo quarto), 15 rimbalzi e 6 assist con un ottimo 14/24 al tiro. Numeri che aiutano, tra la fine del primo periodo e l'inizio del secondo, a trovare un parziale di 15-0 che, sommato all'ottimo avvio di terzo periodo (30-24 il punteggio), consente a Los Angeles di resistere al tentativo di aggancio di San Antonio. La formazione di Popovich ci prova fino alla fine, spinta da un Dejounte Murray capace di raggiungere la tripla doppia (22 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) e da un Johnson a quota 24 con 6/9 dall'arco e un perfetto 50% (9/18) al tiro. I Lakers accorciano così le distanze dal sesto posto e si avvicinano ai Clippers, prossimi avversari proprio di San Antonio, al nono ko in tredici incontri e terzultima ad Ovest.

HOUSTON ROCKETS-PHOENIX SUNS 89-115
Phoenix è inarrestabile: in casa di Houston arriva l'ottavo successo consecutivo, che permette ai detentori della Western Conference di accorciare sul primo posto di Golden State. Contro i Rockets non c'è storia: se i padroni di casa sono ancora a contatto con i vicecampioni in carica dopo i primi 24 minuti (51-44 a metà gara), nella ripresa gli ospiti dilagano. I Suns mettono subito 17 punti di distanza (29-19 il parziale del terzo quarto) e allungano ulteriormente nel finale, portando a casa una comoda vittoria. Tutto grazie ai 26 punti con 5 rimbalzi e 6 assist di Devin Booker, nonostante un non ottimale 9/23 al tiro. A dare un grande contributo è anche McGee con 19 punti e 14 rimbalzi, mentre Chris Paul ne mette a referto 15 con 4 assist: inutili, invece, i 17 con 7/12 al tiro di Christian Wood. Houston crolla ancora: dodicesima sconfitta in tredici partite, i Rockets sono ora ultimi ad Ovest.

OKLAHOMA CITY THUNDER-BROOKLYN NETS 96-120
Continua la scalata di Brooklyn ad Est: i Nets ottengono la decima vittoria in quattordici partite grazie al 120-96 in casa dei Thunder, che si fermano dopo quattro successi di fila. La formazione di Nash si aggiudica ogni parziale di gara e scappa già a metà partita (61-48 il punteggio dopo 24 minuti), poi tiene definitivamente a distanza Okc con il 30-22 dell'ultimo periodo. Top scorer della partita è ovviamente Kevin Durant, che con un ottimo 9/17 al tiro e un 2/6 all'arco realizza 33 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. Bene anche il resto del quintetto: l'australiano Mills trova addirittura 29 punti con 9 triple su 12, mentre Harden va in doppia doppia con 16 punti e 13 assist e LaMarcus Aldridge ne realizza 15. I Thunder, invece, si aggrappano alla coppia canadese composta da Gilgeous-Alexander (23) e Dort (20), senza però evitare il settimo ko stagionale, che permette comunque a Okc di restare in zona play-in ad Ovest. Solo Washington, invece, ha fatto meglio di Brooklyn nella Eastern Conference.

LOS ANGELES CLIPPERS-CHICAGO BULLS 90-100
Come per Golden State, si ferma a sette la striscia di vittorie consecutive dei Clippers, che perdono 100-90 in casa contro Chicago. I Bulls trovano un grande avvio di gara (30-17), ma Los Angeles annulla il vantaggio e si ritrova addirittura a gestire la gara (78-77) prima di un parziale di 9-0 che rimette definitivamente avanti gli ospiti, trascinati dalla solita coppia composta da DeMar DeRozan (35 punti con 7 rimbalzi e 5 assist, 12/16 al tiro e 10/11 nei liberi) e da Zach LaVine (29 punti con 8 rimbalzi e 6 triple su 13). Tra le fila dei Clippers, il solito Paul George, in doppia doppia con 27 punti e 11 rimbalzi (oltre ad un perfetto 11/11 a cronometro fermo), prova ad evitare la sconfitta, ma paga l'imprecisione al tiro (7/25). I Clippers restano in zona playoff ad Ovest, Chicago si riprende il terzo posto della Eastern Conference.

DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 124-95
Denver schianta Portland e trova il quinto successo di fila, conservando il terzo posto della Western Conference. Nel 124-95 sui Blazers c'è inevitabilmente la fila di Nikola Jokic: l'Mvp della scorsa regular season mette a referto 28 punti e va ad un rimbalzo ed un assist dalla tripla doppia, dimostrandosi preciso al tiro (11/17) e perfetto sia dall'arco (3/3) che in lunetta (3/3). Numeri che aiutano i Nuggets a prenotare il successo già nel primo quarto (33-18), poi è l'ultimo periodo (33-16) a vedere dilagare i padroni di casa. Nel roster di Denver, sono in sette ad andare in doppia cifra, con Hyland a 18 e Monte Morris a 15. Tra le fila di Portland, al terzo ko nelle ultime quattro partite (e l'ottavo complessivo su quattordici), l'ultimo ad arrendersi è McCollum, che realizza 21 punti con 5 triple (sulle 10 tentate) e un discreto 7/17 al tiro.

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