BASKET

Nba: Gallinari decisivo contro i Lakers, che perdono per infortunio LeBron

Ottava vittoria consecutiva per Atlanta, con i 18 punti dell’azzurro. Successi per Clippers, Sixers e Bucks, ko i Warriors

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Serataccia per i Los Angeles Lakers. Non solo arriva la sconfitta casalinga contro gli Atlanta Hawks, sotto i colpi decisivi di Danilo Gallinari (18 punti per lui), ma c’è anche la distorsione alla caviglia di LeBron James a preoccupare i campioni in carica. Gialloviola ora tallonati a Ovest dai Clippers, vincenti contro Charlotte. Golden State finisce ko a Memphis, mentre a Est ci sono gli importanti successi per Philadelphia e Milwaukee.

LOS ANGELES LAKERS-ATLANTA HAWKS 94-99
L’infortunio nel secondo quarto di LeBron James (distorsione alla caviglia) agevola la vittoria degli Atlanta Hawks allo Staples Center (è la loro ottava di fila). Il Re è uscito dal campo tenendosi la caviglia e rotolandosi per terra, è riuscito ad arrivare in panchina sulle sue gambe e alla ripresa delle operazioni è rimasto in campo segnando da tre, raggiungendo la doppia cifra per tenere intatta la sua infinita striscia di 1.036 partite, ma è subito tornato negli spogliatoi colpendo una sedia per la frustrazione. La sua partita è finita là; così come quella dei gialloviola, dominati nel secondo tempo dagli ospiti, che hanno visto un eccellente John Collins da 27 punti e 16 rimbalzi e un decisivo Danilo Gallinari con 18 e 4 triple in uscita dalla panchina. Ai campioni in carica non bastano i 23+11 di un tenace Montrezl Harrell.

LOS ANGELES CLIPPERS-CHARLOTTE HORNETS 125-98
Tutto facile invece per l’altra squadra di Los Angeles: i Clippers travolgono gli Hornets in una partita mai realmente contesa. Merito dei sette giocatori in doppia cifra nel roster di L.A. guidato dai 21 punti con 8/14 dal campo di Paul George, a cui si aggiungono i 17 di Kawhi Leonard e i 15 realizzati da Lou Williams in uscita dalla panchina. Per i Clippers è la terza vittoria nelle ultime cinque, il modo migliore per provare a lasciarsi alle spalle il periodo più complicato della regular season. Per gli Hornets, Miles Bridges è il migliore realizzatore dei suoi con 21 punti, 7/11 al tiro e 5/9 dall’arco, a cui si aggiungono i 17 con 8 rimbalzi di Gordon Hayward e i 13 con 4/12 dal campo in 22 minuti di utilizzo per LaMelo Ball, che esce in maniera deludente dalle sue prime due partite in carriera allo Staples Center.

PHILADELPHIA 76ERS-SACRAMENTO KINGS 129-105
Nonostante le importanti assenze di Joel Embiid, Ben Simmons e Seth Curry, Philadelphia si sbarazza senza troppi problemi di Sacramento, travolti dal 42-21 di parziale che, dopo il primo quarto, indirizza la partita a favore dei Sixers. Il migliore realizzatore dei padroni di casa è Tobias Harris, autore di 29 punti (23 dei quali arrivati nel primo tempo) con 12/18 al tiro, 11 rimbalzi e 8 assist fondamentali per la conferma in testa a Est dei Sixers. I Kings, reduci dal sorprendente successo di 24 ore prima a Boston, non riescono a gestire lo sforzo in back-to-back in trasferta. Tutto il quintetto è in doppia cifra ed è guidato dai 25 punti di Buddy Hield con 7/13 dalla lunga distanza e 5 rimbalzi; mentre sono 16 con 6 assist per De’Aaron Fox.

MILWAUKEE BUCKS-SAN ANTONIO SPURS 120-113
I Bucks ottengono la sesta vittoria consecutiva, dimostrando di avere trovato continuità di risultati in questa seconda parte di regular season. Milwaukee è abile a ribaltare il vantaggio Spurs di 14 lunghezze accumulato nel primo tempo e alla sirena finale sono 26 punti e 15 assist per Giannis Antetokounmpo (massimo in carriera eguagliato) che sfiora la tripla doppia con i suoi 8 rimbalzi, a cui si aggiungono i 23 punti realizzati da Khris Middleton. Niente da fare per San Antonio: massimo in carriera per Lonnie Walker IV, autore di 31 punti con 13/21 al tiro, 5/9 dall’arco, 6 rimbalzi e un paio di recuperi in 33 minuti d’utilizzo. DeMar DeRozan invece parte forte e termina la sfida con 22 punti e ben 13 assist, sempre più coinvolto nel ruolo di gestione dei possessi degli Spurs.

MEMPHIS GRIZZLIES-GOLDEN STATE WARRIORS 111-103
I Golden State Warriors devono ancora fare a meno dell’infortunato Steph Curry e sono costretti ad arrendersi nel secondo episodio della doppia sfida nel giro di 24 ore contro Memphis. A decidere il match, con gli ospiti sopra di un punto a 160 secondi dalla sirena, è il parziale da 8-0 con cui Ja Morant e compagni chiudono definitivamente i conti. I Grizzlies hanno sei i giocatori in doppia cifra: 19 punti e 15 rimbalzi per Jonas Valanciunas, 16 Brandon Clarke in uscita dalla panchina. Ai loro canestri si aggiungono quelli di un Ja Morant da 14 punti con 8 assist. Sul fronte opposto, Nico Mannion chiude in 13 minuti con 9 punti a referto, 3/6 dal campo e un paio di rimbalzi che confermano la propria crescita e l’essere entrato ormai in pianta stabile all’interno della rotazione degli Warriors.

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