NBA

Nba: Denver cala il poker, Giannis sconfigge Miami e Doncic incanta. Harden va ai Clippers

Tripla doppia per Luka nel successo su Memphis: 35 punti, 12 rimbalzi e 12 assist. Antetokounmpo ne mette a referto 33 contro gli Heat, Jokic trascina i campioni

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Nba: Denver cala il poker, Giannis sconfigge Miami e Doncic incanta. Harden va ai Clippers - foto 1
© afp

Prosegue inesorabile la marcia dei Denver Nuggets, che fanno quattro su quattro nell'avvio dell'Nba: sconfitti 110-102 gli Utah Jazz con la tripla doppia di Jokic (27). Lo imita Luka Doncic: 35 punti, 12 rimbalzi e 12 assist nel successo di Dallas sui Grizzlies (125-110), al quarto ko. Boston regola i Wizards di Gallinari (tre punti), Antetokounmpo e i Bucks travolgono Miami (122-114). Successi anche per Golden State, Oklahoma e i Lakers. Intanto, notizia di mercato: James Harden sarà un giocatore dei Los Angeles Clippers, trovato l'accordo con i Philadelphia 76ers.

MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 122-114

Miami rimonta nel finale da -25 a -6, ma viene ugualmente sconfitta dai Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo, nonostante un ultimo quarto da 41-25. Vincono 122-114 i padroni di casa, raggiungendo un vantaggio considerevole e rilassandosi (troppo) nel finale. Il top-scorer è ovviamente Giannis Antetokounmpo, che porta i suoi al secondo posto nell'Eastern Conference (2-1) con 33 punti, 7 rimbalzi e 2 assist. Lo segue Lillard a quota 25, coi Bucks che devono ringraziare l'ottimo impatto di Portis dalla panchina (7/10 al tiro) e una difesa capace di trattenere Jimmy Butler a percentuali che lo rendono ancora irriconoscibile in questo avvio di stagione. La stella di Miami si ferma infatti a 13 punti co un misero 4/11 al tiro, con Herro top-scorer dei suoi e della partita con 35 punti, 8 rimbalzi e 3 assist. Non basta questa super-prestazione a sorpresa per evitare la sconfitta, la terza in quattro gare per una Miami che appare in difficoltà dopo le scelte estive e la rinuncia a Lillard, oggi decisivo. 

DENVER NUGGETS-UTAH JAZZ 110-102

Quarto successo su quattro per i Denver Nuggets, che proseguono la loro marcia inesorabile da campioni in carica, ottenendo una vittoria che può essere riassunta con una semplice parola: sicurezza. Basta infatti rimontare l'unico svantaggio della partita (che dura 16 secondi) per portarsi in testa e non farsi riprendere più, ricacciando Utah a -13 a metà gara e gestendo fino al termine. Nikola Jokic resta il frontman di una squadra capace di vincere tutte e tre le gare giocate negli ultimi quattro giorni senza un'apparente stanchezza: 27 punti, 10 rimbalzi e 11 assist per l'ennesima tripla doppia in carriera. Funziona anche il collettivo di Denver, coi 21 punti di Gordon (10/12 al tiro) e i 18 di Murray con 14 assist. Ai Jazz, che non schierano Fontecchio, non bastano i 27 punti con 14 rimbalzi di Markkanen e i 22 punti (13 rimbalzi) di Kessler, con cinque giocatori in doppia cifra. Nasce così la terza sconfitta in quattro gare nella Western Conference. 

WASHINGTON WIZARDS-BOSTON CELTICS 107-126

Per il secondo anno consecutivo è tre su tre per i Boston Celtics nell'avvio di stagione, che matura in una gara dominata dal primo all'ultimo istante, concedendosi solo un leggerissimo riposo nell'ultimo e inutile (ai fini del risultato) quarto. I Celtics erano infatti volati fino al +33, consentendosi così di poter ruotare la rosa e mettere a referto solo 18 punti nel finale contro i 32 dei rivali. Le stelle di Boston non deludono neanche in quest'occasione, in una serata dal 50% al tiro: Jaylen Brown mette a referto 36 punti, Tatum si ferma a quota 33. Non delude neanche il protagonista più atteso, il grande ex Kristaps Porzingis, che chiude con 15 punti in 24 minuti giocati davanti al suo vecchio pubblico. Per Washington il migliore è Kuzma con 21 punti, mentre Poole si ferma a 11 e Gallinari delude: solo tre punti in 16', con un misero 1/5 al tiro. Per i Wizards, una vittoria e due sconfitte. 

NEW ORLEANS PELICANS-GOLDEN STATE WARRIORS 102-130

Vittoria travolgente per i Golden State Warriors, che spezzano l'equilibrio di metà gara (57-59) con una ripresa semplicemente sontuosa: il 71-45 consente a Curry e compagni di ottenere un roboante 130-102 a New Orleans, frutto di una serata dal 52% al tiro. Steph è ancora il migliore dei suoi, con 42 punti in mezz'ora tirando 15/22 dal campo e 7/13 a tre. Non giocava in questa città da due anni e fornisce una prestazione disequilibrante, spezzando ogni tipo di resistenza dei Pelicans e sopperendo all'assenza di Klay Thompson. Golden State, che ritrova Draymond Green, sale così a tre vittorie in quattro gare e insegue Denver insieme a Okc. Prima sconfitta stagionale invece per New Orleans, a cui non bastano i 19 punti di Williamson e McCollum. Out Ingram, che viene sostituito (e bene) in quintetto dalla matricola Hawkins (13). 

MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 110-125

Notte fonda per i Memphis Grizzlies, che lottano fino a metà partita ma poi vengono travolti dai Dallas Mavericks di un sontuoso Luka Doncic, autore di un avvio di stagione da dominatore e capace di sopperire anche all'assenza di Kyrie Irving. Le assenze di Morant, Adams, Clarke e Aldama continuano a farsi sentire per Memphis, che subisce la quarta sconfitta in altrettante gare nonostante la notevole produzione offensiva di due delle sue stelle e una notevole serata da tre punti: Jaren Jackson e Desmond Bane mettono infatti a referto 30 punti ciascuno, con Smart a quota 23 e pochissimi punti dal resto della squadra. Nulla da fare, però, contro Luka Magic: Doncic vola a 35 punti con 12 rimbalzi e 12 assist, chiudendo ancora in tripla doppia con un lusinghiero 6/12 dalla distanza. Lo seguono a ruota Jones (22) e Hardaway (21), in una Dallas che si mantiene a punteggio pieno con tre vittorie su tre. E insegue Denver (4-0). 

OKLAHOMA CITY THUNDER-DETROIT PISTONS 124-112

Dopo aver perso malamente di trentatrè punti contro Denver, Oklahoma si rialza nella sfida ai Pistons, mantenendo un vantaggio costante per tutta la gara: il +12 viene raggiunto nel secondo quarto e mantenuto fino al termine, rtespingendo ogni tentativo di rientro dei rivali e chiudendo al 53% di squadra al tiro. La stella polare dei Thunder è ancora Shai Gilgeous-Alexander, che chiude con 32 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Il canadese viene ben supportato dai 21 punti di Giddey (17 nella ripresa) e dai 19 di Jalen Williams, mentre Holmgren chiude a quota 13. Ai Detroit Pistons non bastano i 20 punti di Ivey dalla panchina, in una serata che vede Cunningham chiudere a quota 17 e il rookie Ausar Thompson conquistare la prima doppia doppia in carriera: 15 punti e 10 rimbalzi. Okc vola così al terzo posto a Ovest in tandem coi Warriors (3-1), due vittorie e due sconfitte per Detroit. 

LOS ANGELES LAKERS-ORLANDO MAGIC 106-103

Una sfida ad alta tensione si risolve solo nel finale, col mini-allungo dei Lakers che non lascia scampo agli Orlando Magic e un successo per 106-103 che consente alla formazione losangelina di pareggiare il suo score nelle prime quattro gare stagionali (2-2). I Magic sbagliano gli ultimi cinque tiri della loro partita e assistono a una prova estremamente deludente di Paolo Banchero, che mette a referto solo 9 punti con 8 rimbalzi e 4 assist in 37' giocati. Fa molto meglio Gary Harris, che risulta il top-scorer dalla panchina a quota 17 (cinque triple) precedendo Franz Wagner (16), Suggs (15) e Fultz (14). Per i Lakers la prestazione da protagonisti assoluti di D'Angelo Russell (28 punti e 8 assist) e Anthony Davis. Quest'ultimo chiude con 26 punti, 19 rimbalzi e 5 assist, risultando un protagonista anche in difesa con tre stoppate. Una prova a tutto tondo che, sommata ai 19 punti di LeBron, vale la vittoria ai Lakers. Primo ko invece per Orlando, che arriva al match dopo due successi consecutivi. 

CHARLOTTE HORNETS-BROOKLYN NETS 121-133

Primo successo stagionale per i Brooklyn Nets, che scappano in avvio di match contro Charlotte e non si fanno più riavvicinare dai rivali, sbloccandosi dopo due ko consecutivi. Il trascinatore è ancora una volta Cam Thomas, che mette a referto 33 punti con 10/17 al tiro e un mini-record: solo Shaquille O'Neal ha messo a referto per tre volte almeno 30 punti in avvio di stagione a un'età più giovane del talento dei Nets. Alle sue spalle, in una squadra dal 56% al tiro, brillano Bridges (24) e il duo formato da Finney-Smith e Lonney Walker con 19 punti a testa. Un quartetto che non fa sentire le assenze di Claxton e Cam Johnson, firmando una vittoria preziosissima. Agli Hornets, molto fragili difensivamente e tendenti alla concessione dei contropiedi agli avversari, non bastano i 23 punti di Rozier e i 22 di Brandon Miller. Anche per loro uno score di una vittoria e due ko in tre gare. 

INDIANA PACERS-CHICAGO BULLS 105-112

Secondo successo in quattro gare per i Chicago Bulls, che maturano una grande rimonta sugli Indiana Pacers: dal -5 di fine terzo quarto alla vittoria per 112-105, maturata proprio nel finale. Il trascinatore a sorpresa è Nikola Vucevic, che segna nove punti nell'ultimo quarto e chiude con uno score decisamente interessante: 24 punti e 17 rimbalzi. Alle sue spalle incantano anche LaVine (23) e DeRozan (20), stelle polari del progetto dei Bulls, ora a due vittorie e due sconfitte. Primo ko stagionale, invece, per gli Indiana Pacers. Non bastano i 20 punti con 11 rimbalzi di Myles Turner e i 19 punti di Tyrese Haliburton, che va a sua volta in doppia doppia con 13 assist. Arriva un ko bruciante nel finale. 

ATLANTA HAWKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 127-113

Da uno svantaggio di 19 punti nell'intervallo a una rimonta sontuosa, maturata tenendo i rivali a soli 34 punti nella ripresa e 15 punti nell'ultimo quarto. Gli Atlanta Hawks effettuano uno dei comeback più emozionanti di questo avvio di stagione dell'Nba, chiudendo sul 127-113 contro i Minnesota Timberwolves e riportando in parità il loro score (2-2). Il trascinatore è Dejounte Murray, che chiude con 41 punti, 7 rimbalzi e 5 assist in una squadra che diventa spumeggiante in attacco e granitica in difesa negli ultimi due quarti, facendo tirare i rivali sotto il 30%. Alle sue spalle Trae Young (24) e Hunter (16), secondi violini nel successo degli Hawks. A Minnesota non bastano i 31 punti di Anthony Edwards e le grandi serate al rimbalzo di Towns (10) e Gobert (13), che chiudono in doppia doppia con 16 e 14 punti, per evitare il secondo ko in tre gare. 

TORONTO RAPTORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 91-99

Il primo successo stagionale dei Portland Trail Blazers, dopo tre sconfitte consecutive, arriva grazie alla rimonta dal -3 di metà partita e ad una ripresa convincente, che vede la formazione ospite portarsi avanti e gestire fino al 99-91 finale. Sono le scelte estive a trascinare Portland, con Jerami Grant top-scorer a 22 punti e Brogdon autore di 21 punti dalla panchina, ma soprattutto con la grande prova di Ayton: 23 rimbalzi (career-high) e 10 punti. Terzo ko di fila per i Raptors dopo la vittoria che aveva inaugurato la stagione: non bastano i 20 punti di Siakam e Barnes, che va in doppia doppia (come Poltl) con 12 rimbalzi. Delude ancora Schroder, fermo a 10 punti e 8 assist. 

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