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Nba: Curry ne fa 50, ma Golden State va ko. Sconfitti anche i Grizzlies

Non basta un super-Steph ai Warriors, vincono i Clippers. Memphis ko a Miami, ok Boston e Philadelphia. Clamorosa sconfitta dei Lakers a Houston, contro l'ultima della Western Conference

16 Mar 2023 - 08:48
 © Getty Images

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Curry non riesce a trascinare i Golden State Warriors nella notte-Nba. I suoi 50 punti non bastano per evitare la sconfitta contro i Clippers, che vincono 134-126. Bruciante sconfitta anche per i Grizzlies, privi di un Morant che sarà squalificato per otto partite e ko a Miami (138-119). Vittorie esterne per Boston e per i 76ers, sorridono anche Dallas e i Sacramento Kings, ora secondi a Ovest. Lakers ko a Houston, ora i play-in sono a rischio.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-BOSTON CELTICS 102-104
Prosegue la marcia dei Boston Celtics, che con la terza vittoria in quattro gare consolidano il secondo posto a Est (48-22). I Celtics tirano al 40% di squadra, ma sanno resistere alla buona gara di Minnesota e rispondere colpo su colpo, resistendo al rientro dei rivali nell'ultimo periodo. Per loro fortuna, Anthony Edwards sbaglia la tripla del sorpasso a 32 secondi dalla fine e blinda di fatto la vittoria avversaria. Il trascinatore dei Celtics è Jaylen Brown, che con 35 punti e 10 rimbalzi si carica sulle spalle la squadra. Tatum (22 punti) fatica infatti al tiro, chiudendo con 4/16 dal campo, ma compensa con 14 tiri liberi e 12 rimbalzi, mentre Brogdon si ferma a 12. Un bottino scarno che consente però a Boston di vincere contro i T'Wolves, che hanno in Edwards (28) il loro top-scorer e vedono Rudy Gobert chiude a quota 15, così come Anderson e Naz Reid. Il ko mantiene Minnesota al settimo posto, con 35 vittorie e 35 ko, alla pari di Dallas. 

LOS ANGELES CLIPPERS-GOLDEN STATE WARRIORS 134-126
Il big match della notte va ai Los Angeles Clippers, che infliggono la nona sconfitta consecutiva in trasferta ai Golden State Warriors. Agli ospiti, sotto in ogni quarto, non basta uno strepitoso Steph Curry: la stella dell'Nba e dei Warriors chiude con la bellezza di 50 punti, 20/28 al tiro e 8/14 dall'arco. Numeri-monstre, visto che è la sua 12a volta in carriera da 50 o più punti, che non servono ad evitare una sconfitta mai in discussione. I Clippers, infatti, con un parziale da 14-0 portano il vantaggio in doppia cifra e devono solo gestirsi nell'ultimo quarto. I trascinatori, per Los Angeles, sono Kawhi Leonard (30) e Paul George (24), con l'ottimo apporto di Zubac (19 punti, 16 rimbalzi) e Westbrook (15). Curry, invece, ha come unico supporto Poole (19). E così, nonostante un'ottima percentuale al tiro (55.7% dal campo), Golden State viene sconfitta alla Crypto.com Arena. Un risultato che fa scivolare i Warriors al sesto posto a Ovest (36-34), scavalcati proprio dai Clippers (37-33). 

MIAMI HEAT-MEMPHIS GRIZZLIES 138-119
Nel giorno in cui conosce la durata della squalifica di Ja Morant, sospeso per ulteriori otto gare mentre prosegue nel suo percorso riabilitativo dopo i problemi extra-campo, Memphis va nuovamente ko. Sono gli Heat a trionfare, in una sfida ampiamente senza storia: Miami chiude sul +12 all'intervallo lungo e dilaga nella ripresa fino al +28 del terzo quarto, parzialmente ridotto nell'ultimo periodo dai Grizzlies. Piove sul bagnato per la formazione ospite, che si vede espellere Desmond Bane per un colpo basso ai danni di Kevin Love e ha un unico realizzatore di livello: Jaren Jackson Jr. chiude con 25 punti, ma il resto della squadra non lo supporta a dovere. Fa tutt'altro, invece, Miami che tira al 60% e ha i suoi migliori giocatori oltre quota venti punti: ne fa 26 Bam Adebayo, con Herro a quota 24 e Butler a 23. La sconfitta mette a rischio il secondo posto dei Grizzlies, agganciati da Sacramento nella Western Conferencecon 41 vittorie e 27 ko. Restano settimi a Est, invece, gli Heat (38-33). 

CLEVELAND CAVALIERS-PHILADELPHIA 76ERS 109-118
Ottengono la sesta vittoria consecutiva i 76ers, grazie anche ad un challenge video richiesto da Doc Rivers, che cancella l'espulsione di Embiid per il limite dei falli. La stella di Philadelphia resta così in campo e trascina i suoi ad una vittoria che matura nell'ultimo quarto, con lo scatto decisivo contro i Cleveland Cavaliers. I padroni di casa, che avevano chiuso sul +5 a metà partita, vengono così sconfitti vanificando i 24 punti di LeVert e i 21 di Mitchell. Il miglior realizzatore della sfida è proprio il già menzionato Embiid, con una prestazione-monstre da 36 punti e 18 rimbalzi, a cui si aggiungono i 28 di Harden (12 assist) e i 23 di Maxey per la netta vittoria dei 76ers. Philadelphia difende così il suo piazzamento dal possibile assalto dei Cavs, restando terza a Est e portandosi a due vittorie dal secondo posto: 46 vittorie e 22 ko per i Sixers, 44 successi e 28 sconfitte per Cleveland che è quarta nell'Eastern Conference. 

CHICAGO BULLS-SACRAMENTO KINGS 114-117
Sorridono ancora i Sacramento Kings, che vincono un'altra partita tiratissima e scalano la classifica nella Western Conference, agganciando Memphis al secondo posto (41-27). La tripla che spezza la parità porta la firma di De'Aaron Fox, che firma la vittoria dei Kings a soli sette decimi dalla fine, confermandosi decisamente ispirato: 32 punti per lui, supportato bene da Monk (19), Barnes (17) e Huerter (15). Ne realizza solo 14 Domantas Sabonis, ma fa girare la squadra con 17 rimbalzi e 10 assist nell'ennesima tripla doppia stagionale. Ai Chicago Bulls, sempre più incostanti, non bastano i 33 punti di DeRozan e i 25 di LaVine, con Vucevic a quota 20 con 14 rimbalzi. Le tre star della squadra girano, i compagni faticano e arriva un'altra sconfitta per i Bulls, ora a una vittoria e mezza dai play-in: per loro l'11° posto a Est con 31 vittorie e 37 ko. 

SAN ANTONIO SPURS-DALLAS MAVERICKS 128-137
Mancano ancora gli infortunati Doncic e Irving, ma Dallas mette insieme una grande prestazione di squadra, sconfiggendo San Antonio in un overtime senza storia: dopo il 121-121 di fine partita, i Mavericks lo vincono col punteggio di 16-7 e si assicurano la vittoria. Il trascinatore è Christian Wood, con 27 punti e 13 rimbalzi, ma tutta la squadra gira: Powell e Hardy ne fanno 22, Josh Green 21, Bullock 20. Agli Spurs non bastano i 27 punti di Keldon Johnson, ben supportato da un convincente Branham (20), per evitare l'ennesima sconfitta stagionale: San Antonio resta penultima nella Western Conference, con 18 vittorie e 51 ko. I Mavs, invece, ripartono dopo tre ko consecutivi e agganciano Minnesota al settimo posto (35-35). 

HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES LAKERS 114-110
La sorpresa in negativo della notte Nba arriva da Houston, dove cadono a sorpresa i Lakers. Gara inizialmente senza storia, quella vinta dai Rockets, che chiudono sul +14 a metà partita e poi devono limitarsi a controllare i rivali, non senza brividi: i Lakers rimontano infatti quasi tutto lo svantaggio, sfiorando la rimonta. Il miglior realizzatore è Kevin Porter Jr., che coi suoi 27 punti firma buona parte della vittoria dei Rockets: lo assistono Jabari Smith (18) e Kenyon Martin (16), con ben sette giocatori in doppia cifra per Houston. Ai Lakers non bastano i 24 punti di Reaves e i 18 di D'Angelo Russell per evitare una sconfitta che potrebbe mettere a rischio i play-in: Los Angeles è decima con 34 vittorie e 36 ko, le rivali sono a una sola vittoria di distanza. Houston, invece, resta ultima nella Western Conference con 17 vittorie e 52 ko. 

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