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Nba: Atlanta forza 7, battuta anche Okc. LeBron trascina i Lakers, Utah ko a Washington

Gli Hawks vincono 116-93 e allungano la serie positiva: 8 punti per Gallinari. James (37) guida i gialloviola al successo sugli Hornets che vale l’avvicinamento ai Jazz

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Non si ferma la corsa di Atlanta, che nella notte Nba conquista il settimo successo consecutivo battendo 116-93 i Thunder: 23 punti per Young e Bogdanovic, 8 per Gallinari. Serata positiva per i Lakers: con 37 di James, Charlotte va ko 116-105 e i gialloviola accorciano in classifica su Utah, battuta a Washington 131-122 (Beal 43). Phoenix cade a sorpresa contro Minnesota (119-123, 42 di Edwards), Blazers e Knicks battono Pelicans e Magic.

ATLANTA HAWKS-OKLAHOMA CITY THUNDER 116-93

Prosegue senza soluzione di continuità la serie positiva degli Hawks, che vincono piuttosto agevolmente la sfida contro i Thunder e conquistano così il settimo successo consecutivo, un’eventualità che non si verificava da oltre quattro anni. Alla squadra di Nate McMillan non servono cifre incredibili per avere la meglio su una squadra che non va oltre il 36% dal campo e che ha come miglior marcatore Shai Gilgeous-Alexander, autore di 19 punti (15 dei quali, curiosamente, nel terzo periodo): i migliori realizzatori della serata sono Trae Young e Bogdan Bogdanovic con 23 punti, mentre Danilo Gallinari, partito dalla panchina, viaggia sotto media ma contribuisce a cancellare ogni possibile ambizione di rimonta della sua ex squadra segnando 8 punti e raccogliendo 9 rimbalzi. Atlanta sale così al quinto posto nella Eastern Conference, approfittando del ko di un paio d’ore più tardi degli Hornets in casa dei Lakers.

LOS ANGELES LAKERS-CHARLOTTE HORNETS 116-105

Pesando la qualità dell’avversario, Charlotte aveva da affrontare una partita molto più difficile di quella di Atlanta, e il ko allo Staples Center non è di quelli che toglieranno il sonno alla franchigia della North Carolina. Anche perché è difficilissimo per tutti battere i Lakers quando LeBron James è in serata: il Re gioca al massimo delle sue possibilità realizzando 37 punti e aggiungendo 8 rimbalzi e 6 assist a tabellino, e trascina i suoi al successo anche grazie al contributo di Dennis Schröder, autore di 22 punti. Gli Hornets hanno il merito di restare in partita per tre quarti e mezzo, grazie a 26 punti di un LaMelo Ball profeta in patria (è nato a Chino Hills, a mezz’ora di macchina dallo Staples Center) e a 20 di un buon Terry Rozier. Non è sufficiente, però, per restare in partita contro LeBron e compagni, che vincono 33-26 l’ultimo quarto e conquistano un successo importante, che consente ai gialloviola di accorciare le distanze da Utah in vetta alla Western Conference: i Jazz sono ora avanti solo di una partita e mezzo.

WASHINGTON WIZARDS-UTAH JAZZ 131-122

Il distacco fra Lakers e Jazz in classifica si riduce proprio a causa della sconfitta di questi ultimi, che proseguono a corrente alternata la loro serie di partite in trasferta (finora una vinta e due perse, e mancano ancora due partite prima di tornare alla Energy Solutions Arena). Nella capitale è serata magica per il duo degli Wizards composto da Bradley Beal e Russell Westbrook: il primo mette a segno ben 43 punti, il secondo aggiunge una tripla-doppia ‘d’annata’ con 35 punti, 15 rimbalzi e 13 assist. È grazie alle loro rispettive prestazioni che Washington esce da una serie di cinque sconfitte consecutive, provando così a rilanciarsi ad Est: il decimo posto che vale l’ingresso nel play-in tournament dista due martite e mezzo. A Utah non bastano 42 punti di Donovan Mitchell e 32 di Joe Ingles, che prova a ricucire lo strappo venutosi a creare già nelle prime battute con una serie di triple nel secondo tempo: arriva la sconfitta numero 11 in stagione, la quinta nella ultime otto: parlare di crisi forse è ingeneroso, ma il momento è tutt’altro che positivo.

PHOENIX SUNS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 119-123

Chi esce anche peggio dalla notte Nba, rispetto a Utah, sono i Suns, sconfitti a sorpresa dalla squadra con il peggior record della Lega, i T-Wolves: dopo aver controllato piuttosto agevolmente i primi tre quarti, arrivando all’ultimo mini-intervallo in vantaggio di 8 punti, Phoenix crolla negli ultimi 12 minuti effettivi, subendo un parziale di 40-28 illuminato in cui confermano la loro grande serata Karl-Anthony Towns ed Anthony Edwards. Spaventose le prestazioni complessive dei due: Towns a segno 41 punti, aggiungendo 10 rimbalzi e 8 assist, Edwards si produce in una prestazione storica da 42 punti (career-high), che lo rendono il terzo giocatore più giovane a realizzare un ‘quarantello’, dopo LeBron James nel 2004 e Kevin Durant nel 2008. Alla squadra di casa non sono sufficienti 35 punti di Devin Booker per evitare un ko che sorprende sì, anche se fino ad un certo punto: nonostante per Minnesota sia solo la decima vittoria stagionale (a fronte di 31 sconfitte), è anche la numero tre nelle ultime cinque partite giocate.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-NEW ORLEANS PELICANS 101-93

Secondo scontro diretto consecutivo e seconda vittoria per i Blazers, stavolta con un margine più ampio rispetto al +1 di due giorni prima. Quasi superfluo segnalare come Damian Lillard sia il miglior marcatore di serata: non arrivano i 50 della prima sfida, ma ‘Dame-time’ ne segna 36 comunque fondamentali pre creare il divario decisivo fra le due squadre. Oltre al numero 0, si segnalano per Portland anche le doppie-doppie di Enes Kanter (16 punti e 13 rimbalzi) e Robert Covington (10+10), mentre Carmelo Anthony firma 15 punti in 24 minuti, partendo dalla panchina. Inutili, dall’altra parte, i 26 punti di Zion Williamson, che aggiunge anche 10 rimbalzi: New Orleans (con Nicolò Melli ancora relegato in panchina per l’intera durata del match) è alla settima sconfitta nelle ultime dieci, e vede il decimo posto distante tre partite.

NEW YORK KNICKS-ORLANDO MAGIC 94-93

Vittoria muscolare per i Knicks, che resistono all’assalto finale di Orlando e ritrovano il successo dopo due ko di fila. Tre i protagonisti prncipali per la squadra della Grande Mela: Alec Burks, top scorer dei suoi con 21 punti, Julius Randle, che firma una tripla-doppia da 18 punti, 10 rimbalzi e ben 17 assist (career-high in quest’ultima voce), e Reggie Bullock, che segna 20 punti ma soprattutto si produce nella rubata su Evan Fournier negli ultimissimi secondi che mette il sigillo su una vittoria conquistata, nella fase immediatamente precedente, grazie a un parziale di 10-0 con il quale New York rimonta dal -5. Per i Magic è la nona sconfitta consecutiva, che arriva nonostante 23 punti di Fournier e 17 di Aaron Gordon e Nikola Vucevic, con quest’ultimo che raccoglie anche 16 rimbalzi.

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