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Nba, ancora DeRozan: i Bulls sono primi. Warriors ok con Utah

Chicago vince con un altro buzzer beater ed è primo a est, anche per la sconfitta di Brooklyn. Curry guida Golden State

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© Getty Images

DeMar DeRozan ci ha preso gusto. La guardia firma il secondo buzzer beater consecutivo e regala ai suoi Chicago Bulls la vittoria contro Washington e il primo posto a est, dato che Brooklyn perde contro i Clippers nonostante un ottimo Harden. Curry ne fa 28 e guida Golden State al successo contro Utah, Antetokounmpo va in tripla doppia nel dominio Bucks con New Orleans. Ok anche Denver su Houston e Detroit sugli Spurs, ai supplementari.

MILWAUKEE BUCKS – NEW ORLEANS PELICANS 136-113
Tutto facile per Milwaukee, che fa valere la maggiore qualità su New Orleans per conquistare un netto 136-113. I campioni in carica fanno affidamento sul solito Giannis Antetokounmpo, che bagna la sua prima partita nel 2022 con una tripla doppia da 35 punti, 16 rimbalzi e 10 assist, con 12/18 dal campo. Insieme al greco, sugli scudi Nwora (23 punti con 9/11 dal campo) e Holiday (21 punti con 6 assist e 4 rimbalzi), a conferma di un supporting cast pienamente all’altezza del compito di lottare per il bis. I Pelicans, ancora in attesa di Williamson, non vanno oltre i 23 punti di Hayes e confermano una preoccupante fragilità difensiva, accentuata dall’assenza di un leader in campo.

DETROIT PISTONS – SAN ANTONIO SPURS 117-116 d.t.s.
I Pistons riassaggiano il sapore della vittoria, di cui avevano ormai dimenticato il gusto. Detroit ritrova il successo nel finale del primo tempo supplementare contro San Antonio, 117-116, e migliora una striscia che l’aveva vista perdere 18 degli ultimi 19 match. Eppure gli Spurs, al terzo ko consecutivo, sembrano avere l’incontro in mano quando a metà del secondo quarto guidano con 17 punti di margine dando l’impressione di una netta superiorità di gioco. I Pistons però non mollano, rientrano, portano la sfida ai supplementari e festeggiano con la tripla all’angolo di Saddiq Bey a neanche due secondi dallo scadere. Mattatore della serata è Diallo, 34 punti e 14 rimbalzi, in doppia doppia come Bey, 21 punti e 17 rimbalzi.

WASHINGTON WIZARDS – CHICAGO BULLS 119-120
DeMar DeRozan flirta ancora con la sirena e regala ai Bulls il secondo successo consecutivo con un buzzer beater. Chicago si impone a Washington 120-119 e allunga a sette la striscia di vittorie, portandosi in prima posizione solitaria nella East Conference. Il merito è ancora dell’ex Spurs, che il giorno dopo il tiro decisivo contro Indiana si ripete, ancora allo scadere, ancora dietro l’arco, stavolta dall’angolo. Con 28 punti e 9 rimbalzi, DeRozan si conferma riferimento fondamentale per l’attacco dei suoi, così come Zach LaVine, 35 punti con 7/12 da tre. I Wizards, che erano passati avanti a 3”3 dalla fine con Kuzma (29 punti e 12 rimbalzi per lui), restano ottavi a est con un record di 18 vittorie e 18 sconfitte.

BROOKLYN NETS – LOS ANGELES CLIPPERS 116-120
La tripla doppia di James Harden non basta ai Brooklyn Nets per avere ragione dei rimaneggiati Clippers, i quali espugnano il Barclays Center 120-116. I newyorkesi vengono schiacciati nell’ultimo quarto e sono costretti a cedere il primo posto a est, travolti dai 27 punti di Bledsoe, supportato dai 19 a testa di Mann e Jackson. Per i losangelini, ancora senza Paul George, arriva un successo fondamentale per proteggere la sesta posizione, valida per l’accesso diretto ai play-off. Oltre al Barba, top scorer con i 34 punti conditi da 12 rimbalzi e 13 assist, i Nets si godono i 29 punti (con 9 rimbalzi) di Durant ma pagano la scarsa precisione dall’arco delle due stelle, che insieme infilano 5 dei 17 tentativi combinati.

HOUSTON ROCKETS – DENVER NUGGETS 111-124
Non serve neanche un Nikola Jokic strepitoso a Denver per annichilire Houston con un eloquente 124-111. I Nuggets esagerano nel secondo quarto, in cui mettono a referto 47 punti, e poi mettono la modalità pilota automatico, tanto da segnarne 27 nell’intero secondo tempo e da permettere ai texani di avvicinarsi, ricucendo dai 30 punti di margine di inizio ultimo periodo ai 13 finali. Se il serbo “si limita” a una doppia doppia da 24 punti e 11 rimbalzi, l’attacco di Denver viene perfettamente mosso da Facundo Campazzo, 22 punti (carreer high) e 12 assist con 7/11 al tiro. Houston, sempre più ultimo a ovest, sorride solo per i 29 punti di Jalen Green.

UTAH JAZZ – GOLDEN STATE WARRIORS 116-123
Golden State dilaga in avvio, soffre in difesa senza Draymond Green ma poi rialza la testa ed espugna il difficile campo di Salt Lake City, battendo Utah 123-116. Serata a diverse facce per i Warriors, avanti di 14 all’intervallo lungo prima di un terzo quarto da incubo (parziale di 41-22 per Utah). Nel momento decisivo però esce la potenza di fuoco degli uomini di Steve Kerr, che trovano subito un 7-0 per riequilibrare la partita e sorpassano nel finale, fino a prendersi la vittoria e certificare il primo posto a ovest. Il top scorer, neanche a dirlo, è Steph Curry con 28 punti (più 9 assist e 6 rimbalzi), ma anche Wiggins (25 punti con 4/6 da tre) contribuisce alla causa. A Utah non basta la doppia dopp

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