Riportiamo alcuni passaggi dell'intervista concessa dal presidente della Pallacanestro Trieste a Il Piccolo, specialmente a riguardo dei primi mesi a capo di una realtà professionistica del basket italiano: "Il mio più grande rammarico è non aver realizzato ciò che ci eravamo prefissati: sollevare un trofeo a fine stagione a Trieste. Quell’ambizione non è solo mia, ma dovrebbe essere il richiamo per ogni squadra e società del nostro campionato. Non aver raggiunto il nostro obiettivo finale non sminuisce in alcun modo ciò che abbiamo realizzato, sia dentro che fuori dal campo. Sono orgoglioso e grato per i molteplici aspetti positivi di questa stagione: ogni sorriso sul volto di un nostro tifoso mi riempie di gioia. Il nostro desiderio è mettere in campo un prodotto che sia allo stesso tempo divertente e coinvolgente. E in questa stagione siamo stati all'altezza di questa aspirazione. La crescita e lo stimolo della nostra tifoseria sono il risultato di uno sforzo consapevole, frutto del duro lavoro di molte persone nella nostra organizzazione. Sentiamo il sostegno dei nostri tifosi e loro ci forniscono indubbiamente un netto vantaggio competitivo ogni volta che scendiamo in campo. Giocare in Europa? Un grande privilegio, un obiettivo che desideravamo raggiungere da tempo. La salute e il benessere dei nostri giocatori sono una priorità. Siamo fiduciosi nelle nostre capacità di competere al meglio in più di un campionato e saremo attenti alla gestione del carico di lavoro della nostra squadra durante la stagione. Tuttavia, la mancanza di ulteriori sponsorizzazioni, in particolare ai massimi livelli, è molto preoccupante per la nostra organizzazione e per il futuro delle iniziative cestistiche a Trieste. La scorsa stagione ha dimostrato gli investimenti necessari per competere ai massimi livelli di un campionato in cui la qualità del gioco è aumentata in modo così drastico e dove l'equilibrio competitivo non è mai stato così grande. Pertanto, spero che gli esponenti della comunità imprenditoriale che apprezzano lo splendore della pallacanestro di alto livello qui si facciano avanti, come hanno fatto in altre regioni. A mio avviso, non è giusto che sia la proprietà a continuare a sostenere perdite finanziarie così significative, e la presunzione, qualora esistesse, che continuerà ad accettare un onere così sproporzionato è senz'altro irrealistica".