Intervistato da La Stampa nell'edizione di sabato 28 giungo del quotidiano, il nuovo playmaker della Bertram Yachts ha descritto come è arrivata la firma coi piemontesi, al termine di un'ottima stagione nel campionato tedesco: "Penso che la convinzione sia arrivata dopo una telefonata con coach Fioretti. Con l'esperienza che ha maturato a Milano, sa cosa serve per vincere e per essere una squadra di alto livello, ho davvero creduto in quello che mi stava dicendo. Poi ha parlato delle nuove strutture a disposizione e di quanto avrebbe aiutato nello sviluppo dei giocatori. Kemba Walker e Kobe Bryant? Sono i miei due giocatori preferiti, aggiungerei anche Nash. Mi sono appassionato alla mentalità di Kobe, alla sua determinazione e alla sua voglia di fare qualsiasi cosa pur di vincere. Vivevo in Connecticut quando Walker vinse il titolo nazionale con UConn, amavo osservare la sua dedizione, quello che faceva dietro le quinte. Nash invece mi colpiva perché era un playmaker davvero intelligente, capiva benissimo il gioco e riusciva a fare la differenza su entrambi i lati del campo. Tutti e tre mi hanno ispirato soprattutto a fare le piccole cose che servono per vincere: tuffarsi per recuperare palloni vaganti, essere il miglior difensore in campo, pressare l'altro playmaker"