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INTERVISTA ESCLUSIVA

La gioia di Messina: "Vincere 3 scudetti di fila è durissima"

Il coach stremato a fine gara: "Mirotic? Serve una grande solidità di squadra per permettere ai grandi giocatori di potersi esprimere"

di Enrico De Santis
14 Giu 2024 - 09:00

Intorno a lui ci sono 12mila persone in festa. Ettore Messina l'ha fatto ancora, Milano è campione d'Italia per la 31esima volta nella sua storia, la terza consecutiva. È delirio biancorosso al Forum. Il coach dell'EA7 ha ancora l'adrenalina della gara addosso e rende merito agli avversari. 

"Ero molto preoccupato per stasera. Gli allenatori temono sempre qualcosa di imponderabile. Loro sono una squadra che può sempre tornare in partita, anche sotto di 15-20 punti. I ragazzi hanno avuto in momento in cui hanno avuto paura di vincere, abbiamo buttato via alcuni palloni, poi per fortuna l’abbiamo portata a casa come credo meritassimo".

C'è voluto un Nikola Mirotic extralusso per indirizzare, anzi mantenere, lo scudetto a Milano: "La squadra lo ha aiutato. In questi playoff una volta è stato Mirotic, una Shields, una Melli. Bisogna avere una solidità di squadra che permetta di volta in volta a un solista, a un grande giocatore, di potersi esprimere. Abbiamo trovato durante i playoff una buona solidità, durante la stagione l’abbiamo avuta a sprazzi, vincendo grandi partite e perdendone altre che ci hanno lasciato profondo amaro in bocca. In questo periodo abbiamo trovato grande continuità di rendimento ed è merito dei ragazzi".

In una stagione molto complicata, con tante critiche ricevute, che gusto ha questo successo? "E’ una grande gioia. Vincere 3 scudetti di fila è durissima, nessuno ti vuole vedere vincere 3 volte consecutive e tutti moltiplicano gli sforzi contro di te. Ho letto una dichiarazione di un collega, Andrea Trinchieri, che dopo una finale scudetto persa di poco (nel campionato lituano col suo Zalgiris Kaunas, ndr) ha detto: non posso permettere che una serie o una singola partita ti definiscano. Purtroppo noi viviamo in un mondo in cui il risultato ti definisce, non c’è molta pazienza. Quindi mi tengo stretto questo terzo scudetto e condivido questa gioia con la squadra e con il club".

© IPA

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