Nella serata di ieri, Gianluca Della Rosa (capitano Estra Pistoia) è intervenuto durante le trasmissioni di TV Prato, canale ufficiale dei biancorossi: "Pensavamo di essere abbastanza preparati mentalmente alla retrocessione dopo una stagione disastrosa. Ci è successo di tutto ma siamo arrivati a lottarci la salvezza a due giornate dalla fine. Mi ero promesso di non piangere perché non sono il tipo che fa queste scene ma quando il coach mi ha chiamato in panchina insieme a Saccaggi sono scoppiato in lacrime. Quando siamo rientrati nello spogliatoio c’era un silenzio tombale. Nemmeno io, Gabri [Benetti] e Lore [Saccaggi] che siamo qua da tanto siamo riusciti a parlare perché il dolore e la delusione era davvero grande. Al di là di tutto in campo ci andiamo noi e quindi questa retrocessione pesa tanto su di noi. Voglio chiedere davvero scusa a tutti i tifosi per questo risultato ma siamo pistoiesi e troveremo il modo di rialzarci. Quando Ron Rowan lo scorso anno si è presentato al PalaCarrara le prime volte non mi aveva fatto un’ottima impressione, perché non salutava nessuno. Tutto quello che è successo in estate è qualcosa di unico: pensare di fare una squadra senza allenatore e senza consultare il direttore sportivo è una roba che non si era mai vista. In estate mi sono sentito ogni giorno con Sambugaro e io e Saccaggi abbiamo scelto di rimanere per lui perché era giusto che fossimo noi a portare avanti la “vecchia guardia”. Da lì in poi abbiamo assistito a un disastro dietro l’altro. Quando siamo arrivati al PalaRadi di Cremona la situazione era già fuori controllo. La cosa si è acuita ancora di più perché per dei giocatori non è bello assistere a certe scene. Mi ricordo che nonostante la vittoria nel pullman al ritorno c’era un silenzio assordante, sembrava avessimo perso di 50. Non voglio fare nomi ma quest’anno diverse persone mi hanno deluso e sinceramente da alcune di loro non me lo aspettavo proprio. Però va bene così, fa parte della vita e dello sport. Se guardo indietro le cose a cui ripenso col sorriso sono le vittorie a Napoli e Venezia, le 500 persone che ci hanno atteso in strada tornando dal capoluogo campano, la vittoria contro Reggio in casa. Col sorriso guardo anche Lorenzo Saccaggi e Gabriele Benetti perché, pur non essendo pistoiesi di nascita come me, hanno dimostrato di avere veramente a cuore questa maglia e questa città e credo si sia visto che hanno dato il massimo per provare fino alla fine a raddrizzare la barra".