COLPO A SORPRESA

Belinelli torna a casa: lascia l'Nba dopo 13 anni e firma con la Virtus Bologna 

A 34 anni il nativo di San Giovanni in Persiceto sceglie di riabbracciare il basket italiano proprio nella città dove tutto è cominciato

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Un ritorno alle origini. Dopo 13 stagioni Marco Belinelli lascia l'Nba e sceglie di firmare con la Virtus Bologna, la società dove ebbe inizio la sua storia d'amore con la pallacanestro, dalle giovanili fino agli allenamenti con la prima squadra al fianco di Manu Ginobili e con Ettore Messina in panchina. Il "Beli" nelle ultime settimane ha vagliato tutte le offerte arrivate dalle squadre Nba, nessuna delle quali ritenuta soddisfacente. Un momento di riflessione e poi la scelta clamorosa, un altro grande ritorno nel nostro basket che non può far altro che giovare all'intero movimento, oltre che al roster delle V nere.

Un'avventura americana che la guardia azzurra termina senza rimpianti. Impossibile non ricordare la vittoria nell'Nba three-point Shootout nel 2014, ma soprattutto la conquista dell'anello Nba, avvenuta sempre nello stesso anno con la maglia dei San Antonio Spurs. Quella con i texani è stata la storia più bella e intensa vissuta da Belinelli in Nba, agli ordini di un coach leggendario come Gregg Popovich e dei compagni di squadra del calibro di Tim Duncan, Tony Parker e il ritrovato Manu Ginobili. 

Ma le casacche che hanno accompagnato la sua avventura negli States sono state diverse, fin da quando, nel draft del 2007, i Golden State Warriors lo scelsero con la 18ª chiamata del draft. Un inizio difficile, un rapporto con coach Don Nelson mai decollato con la conseguente difficoltà nel trovare minuti e una dimensione tattica che gli permettessero di far emergere le proprie qualità. Dopo l'addio alla California un'altra esperienza in chiaroscuro a Toronto, prima dell'approdo agli Hornets, all'epoca ancora a New Orleans, dove ispirato anche da un play come Chris Paul comincia a mostrare il suo vero valore, chiudendo per la prima volta una stagione con una media punti in doppia cifra. 

Prima di approdare nel Texas anche una parentesi coi Chicago Bulls allenati da Tom Thibodeau, allenatore rinomato sia per l'organizzazione difensiva che per l'utilizzo degli spazi in attacco. Un sistema nel quale Belinelli si trova alla perfezione, riuscendo a emergere come uno dei protagonisti nei playoff del 2013, diventando tra i protagonisti assoluti di una serie memorabile contro i Brooklyn Nets. Sacramento Kings, Atlanta Hawks e Philadelphia 76ers le altre maglie che ha indossato, prima di un ultimo ritorno nella "sua" San Antonio. 

La parola "ritorno" accompagna questa fase della sua carriera, adesso ne è arrivato un altro che in tanti, a Bologna (dove ha già vinto uno scudetto in maglia Fortitudo), e non solo, attendevano da tempo. Weems, Abass, Markovic, Pajola e Teodosic solo per citare alcuni dei nuovi compagni di squadra del "Beli". Ora la Virtus può davvero sognare. 

 

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