Dopo due anni di digiuno, la rappresentativa a stelle e strisce si impone 161-144 su Team World nel segno di un super Kyle Kuzma
La Nba si ferma: è tempo di All-Star Weekend. La tre giorni all'insegna del divertimento e dello spettacolo si apre con il successo di Team USA che, dopo due anni di digiuno, torna a trionfare nel Rising Stars contro Team World: 161-144 il punteggio finale. Gli occhi di tutti erano puntati su Luka Doncic, ma a rubargli la scena è Kyle Kuzma, MVP della partita. 13 i punti dello sloveno, che sognava di scendere in campo domenica notte con i 'grandi'.
Due anni senza vittoria sono tanti per una nazione abituata a dominare a tutti i livelli e a tutte le età quando si parla di pallacanestro. Nel Rising Stars Challenge, che apre la tre giorni dell'All-Star Weekend, Team USA ristabilisce le gerarchie, superando Team World 161-144. Quella che contrappone i migliori talenti al primo e al secondo anno della Nba è, come sempre accade, poco più di una esibizione. L'occasione per staccare la spina, divertirsi e regalare qualche giocata spettacolare, senza pensare troppo a schemi e difese. Il punteggio è lì a testimoniarlo, così come il numero di falli fischiati dagli arbitri: solo 14. Non proprio l'intensità e il clima che si respirano in una gara 7 di playoff, per intenderci.
Team USA dimostra di avere un futuro roseo davanti a sé, mettendo in risalto talenti sopraffini, il più brillante dei quali è Kyle Kuzma, che si porta a casa il titolo di MVP. Il numero 0 dei Los Angeles Lakers, uno che non ha paura di prendersi tiri nemmeno quando in squadra c'è un certo LeBron James, chiude con 35 punti (23 dei quali nel corso del primo quarto), che lo incoronano come il miglior giocatore del Rising Stars Challenge. Kuzma parte fortissimo e poi rallenta per lasciare spazio ai compagni, non prima, però, di essere volato letteralmente sopra al ferro con una schiacciata in Windmill che fa esplodere lo Spectrum Center di Charlotte. Anche John Collins, attesissimo primo attore nella gara delle schiacciate in programma sabato notte, regala un piccolo assaggio di ciò che potrebbe accadere: non resta che attendere e preparare un thermos di caffé. Oltre al già citato Kuzma, altri protagonisti del successo a stelle e strisce sono Jayson Tatum e Trae Young. L'esterno dei Boston Celtics chiude con 30 punti, mentre la giovane stellina degli Atlanta Hawks sfiora la tripla doppia con una prestazione da 25 punti, 7 rimbalzi e 10 assist che, per poco, non rischiava di valergli il riconoscimento di miglior giocatore. Da sottolineare anche la prova da 20 punti di Donovan Mitchell e i 16 assist di un generosissimo De'Aaron Fox.
Per quanto riguarda Team World, invece, le telecamere e gli occhi di tifosi e addetti ai lavori erano puntati su Luka Doncic, in lizza fino all'ultimo secondo per una convocazione nella partita dei 'grandi', in programma domenica notte. Lo sloveno, che alla sirena finale si è detto entusiasta del clima che si respira in occasione di questi eventi, stecca l'appuntamento, chiudendo con appena 13 punti e qualche difficoltà di troppo al tiro (5/12 dal campo, 3/9 da tre). Forse l'assenza di una difesa vera ha destabilizzato il classe '99, abituato, fin dai tempi di Madrid, a dover lottare per conquistarsi qualsiasi punto. Il migliore tra i 'Resto del mondo' è Ben Simmons, che chiude con una prova sontuosa da 28 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, a cui si aggiungono i 21 del finlandese Lauri Markkanen. Ad eccezione di Cedi Osman (2 punti per il turco dei Cavaliers), tutti gli International chiudono in doppia cifra, con DeAndre Ayton che si ferma a 15 punti con 8 rimbalzi. Proprio il bahamense è protagonista, suo malgrado, di una delle giocate più spettacolari della partita: un tunnel subito dall'amico/nemico Trae Young, che manda in visibilio il pubblico dello Spectrum. Questo era solo l'antipasto; ora non resta che mettersi comodi e attendere le due portate principali: lo spettacolo, di certo, non mancherà.