Nba, Golden State ko a Chicago

Gli Warriors si inchinano ai Bulls e perdono la seconda partita di fila: non succedeva da aprile 2015. Male gli Hornets di Belinelli

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Sconfitta epocale dei Golden State Warriors che, privi dell'infortunato Kevin Durant, perdono 94-87 sul campo dei Chicago Bulls e rimediano il secondo ko consecutivo: non accadeva da 146 partite, ovvero da aprile 2015. Notte amara anche per gli Hornets di Belinelli, battuti 120-103 a Phoenix dai Suns. Il solito Westbrook (45 punti) non basta ai Thunder che si inchinano ai Portland Trail Blazers (114-109 con 33 di Lillard).

Per Golden State la prima uscita senza Durant coincide con la fine del record: si ferma infatti a 146 la striscia di partite senza subire due sconfitte di fila in regular season. L'ultima volta era accaduto quasi due anni fa, il 5 e 7 aprile 2015, quando gli Warriors persero contro San Antonio e New Orleans. Determinante, nella prova certo non brillante contro i Bulls, l'emblematico 6/30 da tre con Curry che non va oltre un misero 2/11 e Thompson che riesce a fare ancora peggio (1/11). I Bulls, al quinto successo nelle ultime sei gare, fanno festa con i 22 di Butler, implacabile dalla lunetta (10/10).

Cadono i Charlotte Hornets che, nonostante i 26 punti di Walker, rimediano una secca sconfitta alla Talking Stick Resort Arena di Phoenix: opaca la prova di Belinelli che mette a referto 7 punti con 2/7 dal campo e 0/3 dall'arco dei tre punti. L'uomo in più dei Suns è Chriss (17). Niente tripla doppia stavolta ma ben 45 punti (e 15/15 ai liberi) per Russell Westbrook, il cui ennesimo exploit tuttavia non basta agli Oklahoma City Thunder per evitare la sconfitta a Portland: i Trail Blazers, spinti dai 33 punti di Lillard, si impongono 114-109 e ritrovano il sorriso dopo due sconfitte di fila.

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