Anche il destino della stagione NBA sembra essere in serio pericolo. Secondo i media americani i vertici della Lega hanno proposto alla NBPA (il sindacato giocatori) una decurtazione degli stipendi del 50% a partire dal 15 aprile, per far fronte alle crescenti difficoltà economiche legate allo stop del campionato. I giocatori, dal canto loro, propongono un taglio del 25% a partire da metà maggio, con i negoziati che proseguono su posizioni piuttosto distanti. Le modalità di questa lunga trattativa, secondo gli osservatori d'oltreoceano, fanno presagire uno stop definitivo al campionato, vista anche la difficile situazione che gli USA stanno vivendo dal punto di vista sanitario.
Gli Stati Uniti sono ormai di gran lunga il paese più colpito dalla pandemia di Covid-19 e anche per questo i dialoghi tra NBA e sindacato giocatori si stanno concentrando quasi esclusivamente sulle questioni economiche. Di ripartenza, al momento, non se ne parla proprio e anche l'entità della richiesta di decurtazione lascia presagire che i vertici del campionato più seguito al mondo si stiano preparando a quello che in America chiamano il "worst case scenario", ossia la situazione peggiore possibile, quella nella quale sarà impossibile riprendere a giocare.
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