NBA

Basket, Nba: i Jazz tornano a vincere, Clippers ko

Utah di nuovo in testa a Ovest, ‘Big Three' implacabili contro Los Angeles. Vincono in trasferta Celtics e Raptors

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Ottima la reazione dei Jazz che, dopo il ko di Denver che aveva messo fine alla propria striscia positiva, ritrovano il successo contro i Pistons e tornano in vetta a Ovest. In questo vengono favoriti anche dalla sconfitta dei Clippers sul campo dei Nets sotto i colpi dei ‘Big Three’. I Celtics battono in trasferta gli Warriors, mentre i Pacers riescono a interrompere le sette vittorie consecutive dei Grizzlies. Prosegue il momentaccio dei Magic.

afp

UTAH JAZZ-DETROIT PISTONS 117-105
Dopo il brusco ko sul campo dei Nuggets, Utah riprende il proprio ruolino di marcia imponendo il suo nono successo casalingo consecutivo. I Jazz, grazie anche al ko dei Clippers, si riprendono pure la vetta in Western Conference. La partita sembra decidersi in fretta, perché i Pistons vanno sotto anche di 28 nel primo tempo; tuttavia Detroit riapre il match con un parziale di 10-1 nell’ultimo quarto, che porta lo svantaggio sul -4. Utah però è brava a chiudere la sfida grazie alle due triple di Bojan Bogdanovic, tra i migliori per coach Snyder. Per il croato ci sono 18 punti, 3 rimbalzi e 3 assist. In ogni caso chi realizza più canestri è il solito Donovan Mitchell (32 punti), seguito da Mike Conley (20). Per i Pistons, sono ottime le prestazioni di Grant (27 punti) e di Jackson (22).

BROOKLYN NETS-LOS ANGELES CLIPPERS 124-120
Con 90 punti su 124 messi a segno dai ‘Big Three’ (39 per Kyrie Irving, 28 per Durant, 23 con tripla doppia per Harden) i Brooklyn Nets impongono uno stop alla corsa della miglior squadra Nba, arrivata alla sfida con 10 vittorie nelle ultime 11 gare disputate. E il parziale decisivo (13-0 nell’ultimo quarto) porta tutto la firma del terzetto delle meraviglie di Brooklyn. Harden aggiunge 14 assist e 11 rimbalzi: per lui si tratta della quarta tripla doppia nelle prime nove partite in maglia Nets. È solo il secondo giocatore dopo Jason Kidd nella storia di Brooklyn/New Jersey a far registrare 4 o più triple doppie in una stagione. Il ko costa ai Clippers il migliore record di lega, ma LA ha comunque segnali positivi dalle proprie superstar: ai 33 punti di Kawhi Leonard ne aggiunge altri 26 anche Paul George, oltre ai 21 del neoarrivato Nicolas Batum.

GOLDEN STATE WARRIORS-BOSTON CELTICS 107-111
Riesce a spuntarla solamente nel finale di match Boston sul campo degli Warriors di uno scatenato Steph Curry. Ci vogliono infatti i 27 punti con 4/10 da tre di Jayson Tatum per avere la meglio sul campo di Golden State. A questi, però, vanno aggiunti anche i 19 di Kemba Walker e la doppia doppia di Jaylen Brown, a quota 18 più 10 rimbalzi, in una gara dominata a rimbalzo (51-36, con 12 rimbalzi offensivi), ma con soli 16 assist su 39 canestri segnati (sono 30 invece le assistenze dei californiani). Prezioso per Boston pure il contributo di Grant Williams dalla panchina: 4/4 al tiro con 3/3 da tre e 15 punti per lui. Per i padroni di casa, appunto, il migliore è Curry, autore di 38 punti, 11 rimbalzi e 8 assist.

INDIANA PACERS-MEMPHIS GRIZZLIES 134-116
Dopo sette successi di fila si arresta la corsa dei Grizzlies, arrivati nell’Indiana con l’obiettivo di scalare ulteriormente la classifica a Ovest. Una partita dominata dagli uomini di coach Nate Bjorkgren, strepitosi nelle percentuali al tiro (60% complessivo sfiorato, 55% dall’arco con 16 triple) e nello sviluppare la propria pallacanestro, dimostrando una disarmante continuità. Non c’è solo la firma di Domantas Sabonis, che è sempre più una superstar di questa lega, nel successo dei Pacers. I padroni di casa collezionano infatti 23 punti con 9/16 al tiro da parte di Malcolm Brogdon e 22 conditi da 11 rimbalzi (e un ottimo 8/11 dal campo) da Myles Turner. Memphis si ferma ai 25 punti di Brooks.

WASHINGTON WIZARDS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 121-132
Nonostante le assenze di CJ McCollum, Jusuf Turkic, Derrick Jones Jr. e Nassir Little, i Blazers trovano comunque un modo per battere la peggior franchigia Nba. C’è il solito Damian Lillard oltre quota 30 punti, ma anche un Gary Trent Jr. da 26 con ben 7 triple a segno, un Carmelo Anthony da 21 (che passa Dominique Wilkins e diventa il 13esimo miglior marcatore nella storia Nba) e un Enes Kanter in doppia doppia a quota 14 punti e 15 rimbalzi. È dai tempi di Michael Jordan (nella stagione 1988-89) che un giocatore non segnava almeno 25 punti nelle prime 16 gare stagionali. Ora accanto al nome di MJ c’è quello di Bradley Beal, che contro Portland ne mette 37 ma deve assistere all’ennesima sconfitta dei suoi, nonostante 6 triple a segno e un ottimo 14/24 al tiro complessivo.

ORLANDO MAGIC-TORONTO RAPTORS 108-123
Prosegue la crisi degli Orlando Magic, arrivati alla sconfitta numero 12 nelle ultime 14 partite disputate. Serata magica di Fred VanVleet (54 punti), che stabilisce il suo massimo in carriera e quello della franchigia canadese, strappandolo a DeMar DeRozan. I Toronto Raptors vincono così 7 delle ultime 11 sfide disputate. Toronto poi è la bestia nera di Orlando, che nelle ultime tre stagioni contro i Raptors è sempre uscita sconfitta. Per i Magic, parte forte Evan Fournier, che segna 12 dei suoi 21 punti nel primo quarto; un totale pareggiato dal solito Nikola Vucevic, il migliore per i Magic con 21 punti e 18 rimbalzi. Fa bene ancora la matricola Cole Anthony, autore di 16 punti e 7 rimbalzi.

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