NBA

Basket, Nba: Dallas ferma la striscia di Milwaukee, per Houston e Oklahoma rimonte epocali

Antetokounmpo realizza 48 punti ma i Mavericks, senza Doncic, vincono 120-116. I Rockets beffano San Antonio dal -25, Okc vince dal -26: per Gallinari 22 punti

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Notte di grandi sorprese e rimonte impossibili in Nba. La striscia di vittorie di Milwaukee si ferma a 18: nonostante i 48 punti di Antetokounmpo, Dallas (senza Doncic) passa 120-116 al Fiserv Forum. Con 59 punti della coppia Westbrook-Harden, Houston risale dal -25 e batte 109-107 San Antonio (zero punti per Belinelli). Oklahoma rimonta Chicago dal -26 e vince 109-106: ottimo Gallinari con 22 punti. Successo facile per Toronto contro Cleveland.

Getty Images

MILWAUKEE BUCKS-DALLAS MAVERICKS 116-120
Se questi Mavericks riescono a fermare la striscia di 18 successi consecutivi di Milwaukee nonostante Luka Doncic sia rimasto in Texas per curarsi la distorsione alla caviglia destra e Giannis Antetokounmpo realizzi 48 punti e 14 rimbalzi, forse Dallas (18-8) è qualcosa in più di una outsider per il titolo. La squadra di Rick Carlisle va sul +16 a inizio secondo quarto ma viene ripresa da un Antetokounmpo in stato di grazia, che non fa prigionieri al ferro. Il greco, però, non riceve aiuti dai compagni: senza Eric Bledsoe, c'è solo un Kyle Korver da 17 punti e caldissimo da tre a farsi notare nel tabellino. Il resto del piatto piange: solo 23 punti dagli altri quattro titolari. I Mavs, che avevano battuto anche i Lakers in trasferta, si prendono la partita con un 13-0 nel terzo quarto e nell'ultima frazione tengono i Bucks (24-3) come minimo a -7: sugli scudi Seth Curry e Kristaps Porzingis, con 26 punti a testa.

HOUSTON ROCKETS-SAN ANTONIO SPURS 109-107
In Houston-San Antonio non ci si annoia mai, evidentemente. Senza andare a ripescare i 13 punti in 35 secondi di Tracy McGrady, miracolo cestistico di cui ricorreva il 15esimo anniversario pochi giorni fa, basta tornare all'ultimo incontro tra le due squadre, quando un canestro regolare di James Harden fu ingiustamente tolto dagli arbitri. Questa volta Houston vince dal -25 compiendo la più grande rimonta della storia della franchigia. I padroni di casa si rialzano dal 63-38 nel secondo quarto e a metà dell'ultimo parziale mettono la freccia con un 11-0 sigillato da Harden (28 punti), Derrick White e LaMarcus Aldridge ricuciono ma nel finale punto a punto prevalgono i Rockets (18-9), anche perché Russell Westbrook (31 punti) prende un rimbalzo difensivo decisivo a 1.7 secondi dal termine. Per San Antonio (10-16) inutili i 19 di Aldridge e i 18 di Bryn Forbes. Marco Belinelli registra zero punti in dieci minuti di impiego.

OKLAHOMA CITY THUNDER-CHICAGO BULLS 109-106
Un'altra rimonta clamorosa, che stavolta premia un italiano. Oklahoma vince dal -26 del primo tempo e Danilo Gallinari realizza 22 punti, di cui 17 prima dell'intervallo lungo. Il “Gallo” tiene a galla i Thunder contro dei Bulls spietati, che convertono in 26 punti 12 palle perse dai padroni di casa. Per l'azzurro anche sei rimbalzi, quattro assist e due rubate, con un 6/16 dal campo di cui un 4/10 da tre. Nel secondo tempo i Thunder (12-14) registrano la difesa (38 punti concessi, uno in più del solo primo quarto), mentre negli ultimi 12 minuti sale in cattedra Chris Paul: cinque triple e 19 punti solo in questo parziale, a mettere il punto esclamativo su una partita da 30 punti, 10 rimbalzi, 8 assist, 9/12 al tiro, 6/8 da tre e la perfezione dalla linea della carità. Chicago (10-19) crolla sotto i colpi di CP3 e viene beffata dai liberi conclusivi di Paul e Steven Adams. Agli ospiti non bastano i 39 punti di Zach LaVine e cinque giocatori in doppia cifra.

TORONTO RAPTORS-CLEVELAND CAVALIERS 133-113
Partita senza grande storia alla Scotiabank Arena, dove Toronto (18-8) supera Cleveland amministrando sin da subito un cospicuo vantaggio. I Raptors, avanti 66-54 all'intervallo, si godono i 33 punti (con cinque triple, record in carriera) di Pascal Siakam, i 20+11 assist di Kyle Lowry e i 26 di Norman Powell. L'ala piccola è al terzo “ventello” consecutivo in carriera: mai così bene, coach Nurse apprezza dalla panchina. I Cavaliers (6-21) perdono la 16esima gara nelle ultime 18 partite: 25 di Collin Sexton, 20 di Darius Garland e 18 di Tristan Thompson non bastano a fronteggiare la potenza dei canadesi, che si scatenano nei fast-break points (29-4) e nei tiri dalla lunga distanza (16 triple segnate su 32).

MEMPHIS GRIZZLIES-MIAMI HEAT 118-111
Quarto successo in cinque partite per Memphis (10-17), che piega Miami anche grazie alle doppie doppie di Ja Morant (20 punti e 10 rimbalzi) e Jonas Valanciunas (21+10). I padroni di casa hanno dunque imparato la lezione dopo il match inaugurale della loro stagione, in cui gli Heat (19-8) rimontarono nell'ultimo quarto. La banda di coach Spoelstra prova a fare un altro scherzetto: Jimmy Butler e Derrick Jones Jr. sono assoluti protagonisti di un 14-0 che dà a Miami il 107-104 a 5.30 dalla sirena, stavolta i Grizzlies rispondono con un controparziale di 12-1 che spegne ogni velleità degli ospiti, ai quali non basta avere i due migliori realizzatori della partita (Butler con 25 e Tyler Herro con 22 in uscita dalla panchina).

DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 119-133
Con percentuali irreali al tiro nel primo e nell'ultimo quarto, Washington (8-17) trova la quarta vittoria in trasferta: 81% la percentuale dei tiri che vanno a canestro nei primi 12 minuti, per un totale di 43 punti. Ed è subito fuga contro dei Pistons privi di Andre Drummond e Blake Griffin. Ma Detroit, passata la buriana, rimane sempre a contatto e cede solo negli ultimi sei minuti, quando va dal -2 al -14 finale. Anche perché nell'ultimo quarto Washington tira con il 78%: impossibile, con queste medie, stare dietro al quinto realizzatore della lega, Bradley Beal (35 punti), e a un Isaiah Thomas da 23 punti. I migliori dei Pistons (11-16) sono Derrick Rose e Markieff Morris con 22 punti a testa.

PHOENIX SUNS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 110-111
In una serata del genere, anche Portland ci tiene a far bella figura, rimontando in trasferta Phoenix dal -16 (49-33) del secondo quarto. I Blazers (11-16) tornano in corsa nella ripresa, guidati da CJ McCollum (30 punti con 11/20 dal campo), Damian Lillard (27) e Carmelo Anthony (23), e favoriti dal calo drastico delle percentuali dei Suns, tenuti nella ripresa al 34% al tiro, con soli 43 punti realizzati. È una tripla di McCollum a portare avanti coach Stotts (82-80). Ne nasce una battaglia punto a punto solo parzialmente terminata da un parziale di 9-0 per i Blazers: i Suns (11-15) mettono il naso avanti con un gioco da quattro punti di Kelly Oubre Jr., decide un canestro con libero aggiuntivo di Lillard a 26” dalla fine. Migliori realizzatori McCollum e Oubre Jr. (24).

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