Basket, finale scudetto: si va a gara-7, Sassari non molla e batte Venezia 87-77

La Dinamo, trascinata da Thomas e Cooley, pareggia la serie e si guadagna l'ultima occasione al Taliercio

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Lo scudetto della Serie A di basket 2019 si assegnerà in gara-7. Sassari infatti vince gara-6 in casa contro Venezia 87-77 e conquista l'opportunità di giocarsi il titolo nell'ultima gara della stagione in programma sul campo della Reyer. Protagonista per la squadra di Pozzecco è la coppia formata da Thomas, 16 punti, e Cooley, 26 e 11 rimbalzi, immarcabili vicino al canestro. A Venezia non bastano i 17 di Watt e i 15 di Bramos.

Non c'è un domani per Sassari, costretta a vincere in casa per allungare la serie scudetto a gara-7. Chi si aspettava però un avvio travolgente della Dinamo si deve ricredere, perché Venezia non si lascia intimidire dal frastuono del pubblico sardo, munito di trombette per l'occasione come accaduto per i veneziani in gara-5 al Taliercio. Haynes e Bramos colpiscono in avvio e Venezia scappa in fretta sul 10-3, con Bramos che arriva subito a quota 8 punti. Thomas però entra in partita per Sassari, tripla del 17-16 Sassari, quota 11 per lui già nel primo quarto e De Raffaele deve fermare la partita. Daye e Polonara non hanno stretto amicizia in questa serie e il duello a colpi di parole e piccole provocazioni continua anche prima di battere due tiri liberi sotto il canestro della Reyer. Venezia però trova un parziale di 9-0 per concludere il periodo, Watt scuote il ferro con il taglio dopo il blocco, Cerella infila una tripla pesante insieme a due ottime difese su Polonara e a fine primo quarto è 25-19 Reyer.
Aumentano intensità e nervosismo, entrambe le squadre cominciano a sentire il peso di questa partita. Da una parte e dall'altra diversi giocatori iniziano a giocare più contro le decisioni arbitrali che non in favore della propria squadra, il culmine arriva quando Pozzecco si prende un tecnico per tutti dopo l'ennesima protesta per un fischio che non arriva in favore di Sassari in attacco. Per la Dinamo, tornando al basket giocato, oltre a Thomas c'è anche Cooley che rispetto all'ultima sfida del Taliercio non incappa in problemi di falli e così può far sentire tutta la propria fisicità sotto canestro. Vidmar arriva presto a 3 falli e anche Daye e Watt, autore di due super stoppate su Thomas e proprio su Cooley, sono costretti a spedire il lungo di Pozzecco in lunetta per evitare appoggi facili da vicino. Venezia in attacco nella parte finale del primo tempo riesce a mettere da parte frenesia e fretta di concludere per eseguire i propri set offensivi: il risultato sono canestri pesanti, come una tripla di Haynes, che consentono alla Reyer di rientrare negli spogliatoi in relativo controllo avanti sul 40-34.
Si torna in campo e Sassari dimostra di essere una grande squadra. La coppia di sospetti è sempre quella dei lunghi, formata da Cooley e Thomas. Proprio un gioco da tre punti completato dal numero 25, dopo il terzo fallo personale di Daye, permette alla Dinamo di andare in vantaggio per la prima volta sul 49-48, prima che Cooley raccolga il tentativo di Smith stoppato, schiacci il 55-52 Sassari e costringa Venezia al time out. Reyer che in attacco sceglie di andare dal suo miglior talento offensivo che nonostante qualche errore in difesa continua ad avere mani morbidissime, il suo nome è Austin Daye. Daye è il talento, Bramos gli attributi: tripla in uscita dai blocchi e punteggio inchiodato sul 55-55. Sassari però diventa leggera in attacco e selvaggia in difesa, Venezia si inceppa e la Dinamo chiude il terzo quarto con un parziale di 8-0, firmato anche da due punti di Polonara che mostra i muscoli a tutto il pubblico, per un totale di 29 punti segnati nel periodo e il tabellone dopo 30 minuti dice 63-57 Banco di Sardegna.
Prosegue l'ondata sassarese all'inizio dell'ultimo quarto, intensità ed entusiasmo per la squadra di Pozzecco che scava un solco profondo 12 punti con l'appoggio facile di Spissu, ignorato dalla difesa di Venezia, e il lavoro vincente in post basso di Cooley che punisce la marcatura di Daye con i suoi chili: De Raffaele prova ad arrestare il flusso sotto 72-60. Spissu però è in trance tecnica, due triple per arrivare a 8 nel solo quarto periodo e mantenere Sassari in vantaggio in doppia cifra, mentre Venezia perde Vidmar per falli e Cooley, dopo aver subito il contatto, si muove con le spalle come a dire che non ha sentito nulla. Il centro di Pozzecco devasta in continuazione la difesa della Reyer e con l'ennesimo appoggio al tabellone arriva a 26 con ancora 3 minuti da giocare e Sassari avanti di 14 punti. La giocata della serie è però di McGee: De Nicolao può solo prendere il numero di targa, Watt si piazza davanti al numero 3 di Sassari che stacca, si porta a casa tutto quello che può, fa 86-70 per la Dinamo e provoca estasi collettiva tra il pubblico sardo. Sassari non trema nel finale, nonostante l'estremo tentativo di rientro di Venezia, ringrazia un super secondo tempo e fa 3-3 nella serie scudetto: per il titolo servirà gara-7 al Taliercio e anche l'ultima volta che si arrivò a questo punto c'era Sassari di mezzo. L'anno era il 2015 e si giocava sul campo di Reggio Emilia. La Dinamo si ricorda molto bene chi vinse e festeggiò in quell'occasione.

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