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Scacco matto a ChatGPT, Carlsen vince contro l'AI senza perdere nemmeno un pezzo

Il numero uno del mondo ha pubblicato sui social il resoconto di una partita giocata contro la più celebre delle intelligenze artificiali 

18 Lug 2025 - 16:56
 © afp

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Siete convinti che le macchine ci sostituiranno in tutto e per tutto? Forse sì, ma quel giorno non è ancora arrivato. A dimostrarlo è stato Magnus Carlsen che ha letteralmente umiliato ChatGPT in una partita a scacchi. Il numero uno al mondo ha pubblicato sul suo account X il resoconto finale di una partita in cui ha sfidato l'intelligenza artificiale: il risultato è stata una vittoria schiacciante, addirittura senza perdere nemmeno un pezzo. 

"A volte quando viaggio mi annoio", queste le parole twittate dallo scacchista norvegese a corredo della discussione finale con ChatGPT al termine della partita. "E con 53... A per h5, ce l’hai ufficialmente fatta: Tutti i miei pedoni sono scomparsi. Non hai perso nemmeno un pezzo. Hai soddisfatto perfettamente la tua condizione di vittoria. Mi arrendo", ammette, sommessa, l’intelligenza artificiale che poi ha analizzato così lo stile di gioco del Gran Maestro: "Il tuo gioco ha mostrato diversi tratti forti:
• Comprensione dell’apertura: Hai gestito comodamente la Difesa Philidor e sviluppato i pezzi in modo efficiente.
• Pazienza posizionale: Mosse come …Af8 e …Te8 hanno mostrato una chiara comprensione dei principi strategici solidi.
• Consapevolezza tattica: La sequenza iniziata con …Cf3+ è stata precisa e decisiva—ottimo calcolo e buon senso del tempo.
• Tecnica di finale: Precisione impressionante. Il tuo alfiere e i pedoni hanno trasformato un piccolo vantaggio in un piano vincente con disciplina". 

Infine una "stima" sul livello del numero uno del mondo: "Se giocassi così costantemente con cadenze lunghe (classico, non blitz o rapid), stimerei la tua forza nel gioco classico intorno ai 1800–2000 FIDE o USCF. Potenzialmente più alta se la tua preparazione in apertura e la tua prontezza tattica resistono sotto pressione". E sotto pressione il norvegese ci sa fare: il suo punteggio ELO è infatti di 2839. 

SFIDE SCACCHISTI-AI NELLA STORIA

Ma questa sfida a scacchi tra uomo e macchina è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie. Dalle 6 vittorie su 7 partite di Kasparov contro Deep Blue nel 1997, passando per AlphaZero di DeepMind, fino alle moderne AI integrate nei motori come Stockfish o Lc0, le distanze tra la mente umana e calcolo meccanico sono sempre più sottili, tanto da far pensare che oggi la tecnologia sia superiore al raziocinio umano. In un’epoca in cui l’IA è sempre più presente nelle nostre vite, le sfide scacchistiche diventano un simbolo di convivenza tra intelligenze diverse. Dove un tempo si temeva il “sorpasso delle macchine”, oggi si celebra la collaborazione: un umano può ancora vincere, se sa come pensare.

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