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Sei Nazioni: l'Italia ci prova, ma l'esordio è da paura contro la Francia

Esordio complicato a Parigi, poi a Roma contro Inghilterra e Scozia prima della sfida al Galles

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© Getty Images

Il Sei Nazioni 2022 è in rampa di lancio e l'Italia lo affronterà con una squadra giovane, che cercherà di acquisire esperienza fra i colossi del rugby, nell'attesa dei Mondiali 2023. Secondo il ct degli azzurri, Kieran Crowley, sarà il torneo "più equilibrato e incerto di tutti i tempi", come confermano i risultati ottenuti dalle rappresentative del Vecchio Continente che, qualche mese fa, hanno battuto corazzate come Sudafrica, Nuova Zelanda o Australia. "La Francia, con l'Inghilterra e l'Irlanda sono le squadre più forti del mondo: una di loro può vincere i Mondiali", aggiunge Crowley. Gli azzurri esordiranno domenica 6 febbraio, a Parigi, contro la Francia, ma è assai complicato prevedere una fine alla sequela di sconfitte che dura da 32 partite (l'ultimo successo a febbraio 2015). 

"Abbiamo svolto un buon lavoro - spiega il ct -. Il ritorno di Sergio Parisse? Siamo in contatto e, dopo l'infortunio, due settimane fa abbiamo deciso di farlo giocare con la propria squadra: lo prenderò in considerazione".

Nel corso della pre-conferenza stampa, è intervenuto il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Le radici del rugby è il torneo Sei Nazioni. Io sono ottimista, ho parlato tante volte con il presidente Innocenti, ho visto dei segnali recenti dalle squadre italiane. C’è grande fiducia nel tecnico Cowley e sono felice che il capitano sia Michele Lamaro, ci sono le condizioni per far bene".

"Siamo qua per cambiare lo status quo del nostro ambito, che in questo momento ci indica come i perdenti; questo è vero fino adesso è successo, ma i ragazzi stanno lavorando per fare il massimo. Michele Lamaro è il nostro capitano, è un grande capitano, gli altri che lo accompagnano sono sulla stessa linea, sono ragazzi giovani, non devono andare a fare un esame, perché ci porteranno ai Mondiali 2023", le parole del presidente della Federugby, Marzio Innocenti.

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