IN GIAPPONE

Mondiale rugby, Italia-Namibia 47-22

Gli azzurri vincono all'esordio, ma non giocano una gran partita lasciando tre mete agli africani

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L'Italia fa il compito: Namibia battuta 47 a 22 all'esordio del Mondiale di rugby. Gara mai in discussione contro un avversario che conferma tutti i suoi limiti ma che marca comunque tre mete. Azzurri che però non giocano bene, che lasciano parecchi dubbi e che commettono davvero tanti errori. Giovedì il match con il Canada.

A Higashiosaka partita che parte su ritmi lenti impostati dalla Namibia, azzurri un po' troppo morbidi e che capitolano al primo affondo vero degli avversari: al 6' rimessa laterale sbagliata dell'Italia a metà campo, gli africani sviluppano l'azione sulla fascia destra, Fabiani manca un placcaggio e Stevens si invola in meta. Loubser trasforma, al 7' Namibia avanti 7 a 0. Azzurri che però reagiscono subito e al 10' trovano il pareggio con una meta tecnica sugli sviluppi di una rolling maul.

Italia che non smette di spingere e che con prova a sfondare subito dopo lungo l'out sinistro ma Benvenuti perde un pallone permettendo agli avversari di riorganizzarsi. Al 17' azzurri che arrivano a un nulla dalla seconda marcatura grazie a uno sfondamento di Benvenuti che innesca Allan, il cui passaggio per Hayward è troppo basso e l'azione si perde quando la meta sembrava fatta.

Al 21' Parisse schiaccia la palla oltre la linea bianca ma l'arbitro fischia un fallo namibiano un attimo prima, anche se avrebbe tranquillamente concedere il vantaggio. Italia che si piazza in maniera continua nella metà campo avversaria ma non riesce a marcare punti anche per via dei tanti errori di handling dei suoi giocatori. Meta che comunque è nell'aria e che arriva al 26' con Allan che schiaccia sotto i pali e poi trasforma per il 14 a 7.

I ragazzi di O'Shea continuano a spingere ma sono davvero tanti gli errori commessi contro una squadra che mette in mostra tutti i suoi limiti, il match rimane perciò in equilibrio, quantomeno nel risultato. Al 38' Pasquali deve lasciare il campo per un infortunio alla spalla, al suo posto Riccioni. Nei minuti di recupero del primo tempo arriva la terza meta italiana con Tebaldi che sfrutta al meglio un passaggio no-look di Ruzza. Allan trasforma e si va al riposo sul 21 a 7. Prima frazione di gioco in cui c'è da salvare il risultato, ma non il gioco troppo lento e compassato, malissimo la touche e l'ormai (purtroppo) solito problema sui punti d'incontro. Tanti gli errori evitabili.

Secondo tempo che si apre sotto la pioggia battente e con una meta azzurra al 43' con Bellini lesto a raccogliere un calcetto di Benvenuti a smarcarlo: marcatura importante perché ci dà il punto di bonus. La pioggia si trasforma in un vero e proprio diluvio di qualche minuto e al 46' arriva la quinta marcatura azzurra con Canna, che poi mette anche il pallone tra i pali da posizione dove era impossibile sbagliare: 35 a 7. Al 50' una punizione di Loubser consente alla Namibia di segnare tre punti. Avversari che poi al 56' trovano la loro seconda meta con Greyling che sfrutta un buco enorme lasciato dalla difesa azzurra: 35 a 15.

Partita che non ha più nulla di dire, se non le marcature: al 70' è Polledri ad andare in meta, il calcio di trasformazione di Canna è sbilenco e rimaniamo sul 40 a 15. Al 76' spunto di Minozzi che schiaccia il pallone oltre la linea bianca: risultato che si allarga ma che non cambia le impressioni lasciate nel corso del match. Tanto che al 78' arriva anche la terza meta namibiana con Plato: si chiude sul 47 a 22. Italia che doveva vincere e portare a casa i 5 punti: obiettivo raggiunto ma le ombre non mancano. Primo tempo davvero brutto degli azzurri e tanti errori, seconda frazione un po' molle e lenta, e con la nostra formazione che concede troppo a una Namibia volenterosa ma che ha mostrato tutti i suoi limiti tecnici e di organizzazione. Le tante mete marcate sono importanti ma non devono distogliere l'attenzione dai tanti problemi. Troppe le tre marcature subite. Giovedì, alle ore 9 e 45 italiane, il secondo impegno degli azzurri contro il Canada.

Italia-Namibia 47-22 
Italia:
15 Jayden Hayward, 14 Edoardo Padovani, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Luca Morisi, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi 8 Sergio Parisse (c), 7 Maxime Mbandà, 6 Braam Steyn, 5 Federico Ruzza, 4 David Sisi 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio. A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Simone Ferrari, 18 Marco Riccioni, 19 Dean Budd, 20 Jake Polledri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Carlo Canna, 23 Matteo Minozzi
Marcatori: meta tecnica (10'), Allan (26'), Tebaldi (40'), Bellini (43'), Canna (46'), Polledri (70'), Minozzi (76')
Namibia: 15 Johan Tromp, 14 Chad Plato, 13 Justin Newman, 12 Darryl De La Harpe, 11 JC Greyling, 10 Cliven Loubser, 9 Damian Stevens, 8 Janco Venter, 7 Wian Conradie, 6 Rohan Kitshoff, 5 Tjiuee Uanivi (c), 4 PJ Van Lill, 3 Johannes Coetzee, 2 Torsten George Van Jaarsveld, 1 Andre Rademeyer A disposizione: 16 Louis van der Westhuizen, 17 AJ De Klerk, 18 Nelius Theron, 19 Johan Retief, 20 Max Katjijeko, 21 Eugene Jantjies, 22 Helarius Axasman Kisting, 23 Lesley Klim
Marcatori: Stevens (6'), Loubser (50'), Plato (78')​

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