Nuoto, il Tribunale antidoping d'appello conferma 4 anni a Magnini. Assolto Santucci

Confermata la squalifica del primo grado nei confronto dell'ex campione del mondo dei 100 sl per tentato uso di sostanze dopanti, assolto il suo compagno di squadra

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Il Tribunale Nazionale Antidoping 2 (ovvero di appello), presieduto da Luigi Fumagalli, ha confermato la squalifica di 4 anni comminata in primo grado all'ex campione del mondo di nuoto, Filippo Magnini, per tentato uso di sostanze dopanti. Assolto invece il suo compagno di squadra, Michele Santucci. Passa da 4 a 5 anni lo stop per il fisioterapista Emiliano Farnetani. L'appello sulla vicenda Magnini dà quindi ragione alle tesi della Procura di Nado Italia. Magnini era stato scagionato nell'ambito dell'inchiesta penale che vede sotto processo il nutrizionista Guido Porcellini.

Il due volte campione del mondo era stato condannato perché riconosciuto colpevole di aver violato l'articolo 2.2 del codice Wada (uso o tentato uso di sostanze dopanti). La stessa pena era stata inflitta a Santucci. La Seconda Sezione del Tna, si legge nel comunicato, "respinge il ricorso proposto dalla Procura Nazionale Antidoping il 20 febbraio 2019, avverso la decisione pronunciata dalla Prima Sezione del Tna il 6 novembre 2018, depositata con la motivazione il 4 febbraio 2019, nel procedimento a carico dell'atleta Filippo Magnini; respinge il ricorso proposto" da Magnini "il 20 febbraio 2019, avverso la decisione pronunciata dalla Prima Sezione del Tna il 6 novembre 2018, depositata con la motivazione il 4 febbraio 2019, nel procedimento a suo carico e, per l'effetto, conferma la decisione impugnata". È stato invece accolto "il ricorso proposto dall'atleta Michele Santucci il 20 febbraio 2019 avverso la decisione pronunciata dalla Prima Sezione del Tna il 6 novembre 2018, depositata con la motivazione il 6 febbraio 2019 e, per l'effetto annulla la decisione impugnata".

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