Mondiali pallanuoto, Italia campione: battuta la Spagna 10-5

Settebello travolgente a Gwangju: gli azzurri conquistano per la quarta volta il titolo iridato

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Il Settebello è di nuovo sul tetto del mondo. L'Italia della pallanuoto è campione del mondo per la quarta volta della sua storia, con il 10-5 rifilato alla Spagna. A Gwangju non c'è partita: gli azzurri di Sandro Campagna dominano sin dal primo minuto, non andando mai sotto nel punteggio e dilagando dalla seconda frazione. L'Italia torna al successo mondiale dopo otto anni.

La piscina di Gwangju sembra quasi impreziosita dalla danza del Settebello, che in finale tiene fede al suo nome e conferma il crescendo rossiniano nel Mondiale sudcoreano. La nazionale maschile di pallanuoto è di nuovo in cima al mondo. Italia-Spagna è il fuoco nell'acqua, rimanda a sfide accesissime. L'ultima, la semifinale degli Europei 2018, è andata agli iberici. L'Italia si rifà con gli interessi, conquistando il quarto titolo mondiale della sua storia, otto anni dopo il successo di Shanghai. C'è partita solo nella prima frazione, conclusa sul 2-2.

L'Italia va avanti prima con Luongo e poi con Echenique, ma viene ripresa per due volte, da quel Felipe Perrone che è l'unico a prendersi sulle spalle gli spagnoli. Fa scena muta Alvaro Granados, capocannoniere del torneo, ben bloccato da un Marco Del Lungo a tratti prodigioso. Il portiere dell'AN Brescia para anche un rigore ad Alberto Barroso: il penalty poteva portare la Spagna in vantaggio e cambiare volto al match. È il momento più difficile per gli azzurri: li tira fuori dalla paura capitan Pietro Figlioli con una bordata dal perimetro. A stretto giro di posta arrivano le reti dei due Vincenzo: Dolce e Renzuto portano l'Italia sul 5-2 sfruttando alla perfezione la superiorità numerica, fondamentale in cui gli azzurri eccellono nel primo tempo (4/5 sfruttate, contro le 2/8 degli avversari). La Spagna accorcia con un altro rigore, stavolta realizzato da Alberto Munarriz, ma l'Italia allunga nella ripresa e ammazza la partita con Aicardi, Dolce e Di Fulvio, che in controfuga spezza la difesa iberica e sigla l'8-3 che scioglie coach Sandro Campagna. Si può finalmente esultare. Le reti conclusive portano la firma di Blai Mallarach, Stefano Luongo e Michael Bodegas. Italia-Spagna 10-5, esattamente come nella finale di Roma 1994. Allora, Sandro Campagna era in acqua. Stavolta è alla guida di un gruppo straordinario che in Asia non vuole smettere di essere protagonista. Perché nel mirino c'è già Tokyo 2020.

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