Gli Azzurri tengono testa ai campioni del Mondo, ma fatali sono un’autorete e soprattutto un “gol fantasma”.
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Ai Mondiali di Novara l’Argentina batte 5-4 l’Italia e raggiunge la finale per l’ottava volta negli ultimi dieci anni. Per farlo la squadra di Paez ha dovuto superare la migliore Italia dell’ultimo quarto di secolo, sfruttando una clamorosa svista degli arbitri, che a 7’ dalla fine non hanno visto un gol di Malagoli, con la pallina che viene smanacciata fuori da Acevedo. Una beffa, perché la squadra di Bertolucci ha mostrato 50 minuti di grande hockey, votato principalmente all’attacco e allo spettacolo.
Pronti via e dopo una manciata di secondi Alessandro Verona firma l’immediato vantaggio, mettendo subito in partita i 3.600 spettatori del PalaIgor, per la prima volta completamente sold out.
L’Argentina, campione del Mondo in carica, deve rinunciare al Nolito Romero e il C.T. Paez reintegra nei dieci un talento come Matias Platero, che alla vigilia ha annunciato che la gara di domani sarà la sua ultima con l’Albiceleste.
I sudamericani sfruttano una sfortunata autorete di Banini e un tiro diretto di Ordonez per blu Cocco per compiere il primo sorpasso. L’Italia non fa una piega e in 1 minuto e 45” ribalta il punteggio grazie a Cocco e Ipinazar. La gara è bellissima, veloce e tecnica e per superare la difesa italiana l’Argentina si affida nuovamente ad un colpo di suerte, con la sfera che ha un rimbalzo particolare nell’angolo, beffa Verona e consente Mena di servire Navarro su secondo palo per il 3-3 di fine primo tempo.
L’Albiceleste fa sua la partita nel secondo tempo, con le reti di Ordonez dalla media distanza e con Martinez. Malagoli a 5’32” riapre la contesa, firmando la rete che sarebbe stata il pareggio se la coppia arbitrale Fernandez - Gonzalez non avesse lasciato correre sulla rete di Malagoli, con la pallina, danza sotto la traversa, prima che maldestramente Acevedo la spedisca fuori. Per tutti, ma non per gli arbitri è gol. Nel mezzo tantissima Italia, sfortunata in molte conclusioni, ma capace di scaldare i cuori dell’intero pubblico.
L’Argentina vola in finale, gli Azzurri si leccano le ferite per una finale che avrebbero meritato e che si sogneranno a lungo. Domani alle 15.30 la sfida per un bronzo tra la vincente di Spagna - Portogallo, una partita che vale tantissimo, per un’Italia che non raggiunge il podio da Oliveira de Azemeis 2003.