Rinviata a giudizio l'ex dt della Nazionale di ginnastica ritmica, accusata di maltrattamenti. A livello sportivo aveva patteggiato 3 mesi
Emanuela Maccarani © IPA
È stata rinviata a giudizio Emanuela Maccarani, ex dt della Nazionale di ginnastica ritmica, accusata di maltrattamenti aggravati dalla presenza di minori. Lo ha deciso oggi il Gup di Monza Silvia Pansini. Il dibattimento si aprirà il 10 febbraio prossimo.
MACCARANI: "HO PERSO TUTTO QUELLO CHE AVEVO COSTRUITO IN 40 ANNI"
Una vita e un sistema "in frantumi", è quanto raccontato dalla Maccarani oggi in Tribunale a Monza. "Sono stata licenziata, ho perso tutto ciò che ho acquisito in 40 anni di carriera - ha detto - cariche tecniche, politiche, anche come giudice. Attenderò che termini questo processo e poi volterò pagina". All'inizio del dibattimento la ex dt ha reso noto che "ci saranno tanti testimoni e il dibattito servirà a questo. Il loro supporto, la loro stima e il loro affetto".
Poi ha risposto alle domande dei giornalisti sulla situazione attuale delle ginnaste azzurre. "Il quindicesimo posto del campionato del mondo di Rio è l'attestazione di un sistema che si è sgretolato in brevissimo tempo - ha commentato Maccarani - non è dovuto solo a questo caso. L'atleta, la struttura e tutto il progetto necessitano di anni e anni per essere costruiti, non voglio commentare dal punto di vista sportivo ma è un grande dispiacere come un lavoro minuziosamente creato e costruito è andato in frantumi in pochissimo tempo".
CINQUE FARFALLE IN SUA DIFESA
"Non ci riconosciamo come parti offese, Emanuela Maccarani è stata una persona importante nella nostra vita, sportiva e non". Sono le parole di cinque ginnaste azzurre, Alessia Maurelli, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Martina Santandrea e Laura Paris, contenute in una lettera di ciascuna, depositate oggi al Gup di Monza Silvia Pansini, per l'udienza preliminare a carico dell'ex dt della nazionale di ginnastica ritmica. Le giovani sostengono la loro ex allenatrice, assumendo una posizione opposta a quella di altre ex ginnaste che hanno accusato Maccarani di abusi e comportamenti scorretti durante gli allenamenti.
A LIVELLO SPORTIVO AVEVA PATTEGGIATO
A giugno l'ex allenatrice e dt della ginnastica ritmica azzurra aveva patteggiato tre mesi di squalifica per comportamento anti-sportivo nel cosiddetto processo bis seguito all'emergere dei nuovi fatti dall'inchiesta di Monza sui presunti maltrattamenti e abusi contro alcune ex Farfalle della nazionale. Secondo il dispositivo della Federazione, alla Maccarani era contestata la violazione "dell'art. 2, commi 1 e 3, del Regolamento di Giustizia e Disciplina Fgi, anche in relazione all'art. 2 del Codice di Comportamento Sportivo Coni ed all'art. 7 del Codice Etico Fgi".
"Per come è configurato questo reato ci sono voluti tre anni per rimandare da un Pm a un Gip e ancora avanti questa situazione. Sempre per come è configurato questo reato dal punto di vista giuridico le memorie difensive non sono state prese in considerazione - ha aggiunto Maccarani in un'intervista a LaPresse -. Per cui l'unica soluzione era andare a dibattimento, dove forse (finalmente) queste contraddizioni, che sono largamente state spiegate durante questi procedimenti, verranno prese in considerazione".