Il giornalista milanese scava, a vent'anni dalla scomparsa, nella vita del noto volto di Mediaset attraverso il volume pubblicato per Infinito Editori
di Marco Cangelli© IPA
"Se attraverso la mia vita qualcuno sentirà la rinnovata voglia di sperare, avrò assolto il mio impegno". Parola di Ambrogio Fogar che, in un'epoca dove il mondo sembrava ormai non avere più segreti per gli esseri umani, si è trasformato in uno dei più grandi esploratori della storia. Una vicenda emozionante che nel corso degli ultimi anni è stata però pian piano dimenticata dai più giovani e che, a vent'anni di distanza dalla sua scomparsa, Lorenzo Grossi ha voluto ripercorrere.
Grazie all'amore scoppiato da bambino a seguito di un racconto delle sorelle maggiori Laura e Serena dell'incontro con il celebre esploratore, il giornalista milanese ha voluto far rivivere le sue gesta nel nuovo libro "Ambrogio Fogar. Le mille straordinarie vite dell'ultimo grande sognatore", edito per Infinito Edizioni. Un vero e proprio "genio italiano" che ha riscritto la storia della scienza, dello sport e della televisione grazie alle numerose imprese che hanno fatto innamorare il Bel Paese.
Dalla doppia attraversata delle Alpi con gli sci alla Transatlantica in solitaria passando per la circumnavigazione dell'Antartide con sole due zattere dopo l'affondamento dell'imbarcazione e la spedizione al Polo Nord al fianco del fedele cane Armaduk, Fogar ha ammaliato milioni di spettatori diventando negli Anni Ottanta un noto volto televisivo di Mediaset oltre a uno scrittore di successo.
Nel libro Grossi vuol mostrare tutti i lati della personalità di Fogar, visionario e anticipatore di tanti fenomeni che hanno caratterizzato la nostra società nei decenni successivi. Un personaggio ricostruito a trecentosessanta gradi grazie anche ai contributi offerti dalla figlia Francesca e dalle sorelle Maria Grazia e Rita che hanno permesso a Grossi di scavare nel carattere di Ambrogio, mai domo, nemmeno quando un incidente in Turkmenistan durante il Rally Pechino-Mosca-Parigi lo ha paralizzato e costretto ad affrontare gli ultimi anni della sua vita su una sedia a rotelle basculante.
Un viaggio da affrontare tutto d'un fiato per scoprire un personaggio che ha anticipato i tempi e che, a distanza di vent'anni dalla scomparsa, merita di esser riscoperto dai più giovani che ne hanno sentito forse parlare di sfuggita.